Tutti (ci auguriamo) sanno cosa sia il doppiaggio. Lo sintetizziamo per coloro che ancora non lo sapessero: con il doppiaggio un attore (spesso proveniente dal mondo della recitazione in teatro) presta la propria voce per consentire al pubblico (nel nostro caso italiano) di poter seguire i dialoghi che spesso e volentieri sono in lingua originale. Nel caso dei cartoni tutti sanno che la loro origine giapponese avrebbe impedito allo spettatore italiano di seguirne gli episodi (evitando i sottotitoli): ecco quindi l'esigenza che qualcuno interpretasse il personaggio in modo da dargli "vita".

Detto così sembra cosa da poco. Sembra basti conoscere i dialoghi e il "giochetto" è presto fatto. Errore enorme: chi ha una minima conoscenza di recitazione sa bene che la prima caratteristica per esprimersi al meglio è poter seguire una corretta respirazione. Ora, un personaggio che esiste solo su "carta" ovviamente non respira. Mancano, quindi, i tempi della parola, l'espressività del volto umano, non c'è la gestualità tipica dell'attore in carne ed ossa e, quindi, per dare un volto al personaggio serve un valido doppiatore che sia in grado di sopperire a queste carenze. Salutiamo quindi con grande gratitudine alcuni dei nomi che qui elenchiamo insieme ai loro co-protagonisti che abbiamo tanto amato. L'elenco, alfabetico per serie, come è facile immaginare, non è esaustivo.

Nota di redazione: ci auguriamo di poter ricevere la visita dei professionisti che hanno dato la loro voce ai nostri beniamini "di carta". Saremmo onorati ed orgogliosi, quolora ciò si verificasse, di pubblicare racconti, aneddoti, piccoli e grandi esperienze che hanno vissuto nel doppiare i protagonisti delle serie televisive dell'epoca.

Chi fosse appassionato ad una serie non inclusa nelle lettere già pubblicate, può scrivere a questo indirizzo: valerio72@gmail.com. La richiesta sarà esaudita con l'aggiornamento successivo della sezione.