LINDA CHERUBINI
-'A cianciosa-
di Antonio Sciotti


Linda Cherubini è il nome d'arte di Ermelinda Bernabei. Nasce sull'isola di Procida il 16 luglio del 1900. Ama la musica fin da piccola e non ancora sedicenne, nel 1916, debutta al Teatro Eldorado di Napoli in uno spettacolo di Arte Varie con la divina Anna Fougez. L'esordio è ben notato dai maggiori impresari dell'epoca che si occupano subito di questa ragazza piena di verve, ma soprattutto molto sensuale e sexy. Ella deve, infatti, il suo successo al suo modo di occupare il palcoscenico, ai suoi lenti movimenti sensuali, al suo stile canoro quasi sussurrato.

Linda, in un'epoca in cui la sciantosa mostra con facilità le sue grazie ed in particolare le sue gambe, riesce senza scollature vertiginose o con abiti succinti, a trasmettere al pubblico tutto il suo sex-appeal. La Cherubini si costruisce un repertorio di canzoni in lingua ed in vernacolo napoletano. Nonostante faccia una memorabile interpretazione del motivo "O cunto 'e Mariarosa", la cantante predilige la canzone italiana.

Tra il 1920 ed il 1924, Linda s'impegna a teatro con spettacoli di rivista e con serate concertistiche. Diventa popolare per la sua classe e per la sua eleganza (abiti bellissimi e gioielli molto appariscenti), poi nel 1925 il salto di qualità con la convocazione di Edward Rossi che l'invita a partecipare all'audizione italo-americana della Piedigrotta Rossi-Cerie. Linda riscuote un enorme successo con il motivo in lingua "Tradita" di Bugni-Nicolò che diventa anche il suo maggiore successo della carriera.

Dopo l'audizione, il suo nome compare nei maggiori cartelloni dei teatri napoletani (Trianon, Modernissimo, Bellini, Umberto, Fenice, ecc.) e la sua popolarità cresce. Non è più la donna sexy del Café Chantant, ma la cantante dalla voce fresca e passionale. Nel 1928, in occasione dell'audizione di Piedigrotta Gennarelli, Linda recupera il motivo di Francesco Nelli "Voglio un bebè" che riscuote un grande successo, mentre nel 1930 lancia il motivo di De Mura-Marino "Lodoletta".

La cantante, costruendosi un repertorio sul personaggio di famme fatale, aggiunge ai suoi successi personali le canzoni "Balocchi e profumi", "Amami", "Chi soffre per amor", "Valencia", "Danza come sai danzar tu", "Ginestra", "Il tango delle rondini", oltre numerose canzoni in dialetto napoletano.

La sera del 5 dicembre del 1937, Linda, dopo uno spettacolo di Arte Varia, va a cena con amici e ritornata in albergo prepara, con tanto di sali e candele, un bel bagno caldo. E' trovata morta dal portiere dell'albergo il giorno successivo, ancora immersa nell'acqua profumata. La sua morte ancora oggi è avvolta nel mistero: omicidio, suicidio o una banale fatalità?

ANTONIO SCIOTTI