29 SETTEMBRE
(di L.Battisti - Mogol)

  • Anno: 1967
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Equipe 84

  • HitParade: #1, maggio 1967
  • Chart annuale: Top10

  • Altri interpreti: Lucio Battisti - Mina
  • Con l'esaurirsi della vena beat, anche in Italia i più accorti si rendono conto che, per sopravvivere senza farsi prendere alla sprovvista dai nuovi stili e dalle varie mode, bisogna avere l'occhio lungo.
    Nel 1967 il complesso più all'avanguardia in Italia è l'Equipe 84. Tanto per cominciare, a fianco della loro produzione musicale pongono interessi alternativi. Uno di questi è l'Equipe 84 Bazar s.r.l, in Via Solferino a Milano; lì dove c'era una drogheria ora c'è un negozio di abbigliamento per giovanissimi e questo prima ancora che i Beatles pensassero di fare la stessa cosa con il negozio della Apple, nel 1968.
    L'Equipe 84 lascia l'insegna liberty in oro con su scritto "Drogheria Solferino - liquori e profumi" anche se con fatica perché il Comune pretendeva l'aggiornamento della ragione sociale così come l'organizzazione dei commercianti. Abbastanza bizzarro che un negozio che vende mini pull, mini gonne e pantaloni a vita bassa, rechi la scritta drogheria.
    Ma forse il doppio senso a cui si poteva alludere era ciò che faceva divertire maggiormente Alfio, Victor, Maurizio e Franco.

    L'Equipe 84 musicale ci presenta un singolo che segna la consacrazione della premiata ditta "Mogol & Battisti" e sarà definito in seguito il Sgt. Pepper's della musica italiana: 29 settembre, una data casuale per un successo istantaneo.
    Una storia senza dubbio singolare quella che si racconta nel testo, uno dei pochi davvero riusciti a Mogol, su una musica eccezionale di Lucio Battisti, che qui si fa conoscere da tutti gli addetti ai lavori come nuovo ed interessante autore, e un geniale lavoro di rielaborazione e arrangiamento, che si deve a Maurizio Vandelli.
    La canzone che ben conosciamo è la storia di un tradimento: un uomo è seduto in un bar quando improvvisamente incontra il sorriso di una donna e ancora prima di capire si ritrova sottobraccio a lei mentre la serata si dipana tra un ristorante ed un locale da ballo per poi finire... nello svegliarsi nel proprio letto mentre una voce impietosa scandisce al Giornale Radio il nuovo giorno, 30 settembre. Non era altro che un sogno?
    L'utilizzo di un vero speaker radiofonico (un'intuizione dell'ultimo momento, quando il pezzo era stato già registrato) è certamente un'idea innovativa (anche se c'è un precedente rappresentato da Il treno del sole, canzone folk di Otello Profazio), come una nuova idea è il testo, la ricerca di un sound che trasmetta all'ascoltatore l'atmosfera onirica dell'incontro con "l'altra", la voce di Maurizio, che vocalizza l'angoscia del brusco risveglio alla realtà, ben coadiuvato dagli altri tre. Un brano veramente moderno, ben arrangiato, vicino alla nuova produzione dei Beach Boys o dei Beatles ma senza per questo scimmiottarli o prenderli ad esempio.
    Se Donovan e i Kinks cercano nuove strade in UK, l'italianissima Equipe 84 cerca nuove sonorità a casa propria confermandosi il complesso numero uno, il più preparato, l'unico che possa permettersi certi esperimenti all'infuori del classico pezzo beat chitarra-basso e giro armonico in ciclostile.

    29 settembre viene lanciata a Bandiera Gialla, confermandosi disco giallo per parecchie settimane. Da lì al primo posto nella Hit Parade il passo è breve.
    Il retro si chiama È dall'amore che nasce l'uomo, sullo stile di Auschwitz o di Per fare un uomo (dei Nomadi e della Caselli), dove un'altra volta Vandelli fa sfoggio della sua voce così particolare. E proprio il principe (soprannome di Vandelli) ne è l'autore.

    (Christian Calabrese)