AMORE BELLO
(di A.Coggio / C.Baglioni)

  • Anno: 1973
  • Altri titoli:
  • Interpreti: Claudio Baglioni

  • HitParade: #5, novembre 1973
  • Chart annuale: Top 20

  • Altri interpreti: Fiorella Mannoia
  • Certo non è facile fare il bis quando il successo che hai alle spalle si chiama Questo piccolo grande amore, ma l'impresa non si rivela impossibile per il ventiduenne Claudio Baglioni, che supera la "sindrome dell'opera seconda" incidendo Gira che ti rigira amore bello.
    Si tratta di un interessantissimo concept album in cui fa un viaggio nei ricordi: le ragazze avute e quelle mai avute, il voyeurismo ingenuo e le virago "insaziabili". Il tutto a tappe, in sella alla sua fedele Camilla, una Due Cavalli che alla fine immolerà nel fuoco insieme all'adolescenza ormai perduta per sempre.
    Il long playing esce in tarda primavera 1973 con una copertina provvisoria, in busta bianca. Poi sarà ristampato con una copertina raffigurante lui sulla Due Cavalli e Roma sullo sfondo, foto tratte da un servizio fotografico concesso da un noto settimanale.
    La trama musicale è un collage. Ci si può trovare un po' di tutto, dall'anima stornellatrice alla Claudio Villa alla ballata acustica tipo Cat Stevens. Insomma, un disco che rischia di piacere al primo ascolto.
    Tutti i brani (tra cui troviamo Io me ne andrei, Viva l'Inghilterra, Ragazza di campagna) hanno vita propria anche fuori dal contesto 33 giri, oltre naturalmente al brano trainante, Amore bello che esce come singolo.

    Meno scontato rispetto al lavoro precedente, Amore bello è un ottimo brano; la costruzione musicale è più sofisticata e matura, anche se l'impatto emotivo è forse minore. Il testo è meno adolescenziale e l'arrangiamento è superbo, con il pianoforte da concerto suonato dallo stesso Baglioni e una grande sezione d'archi alle spalle.
    Il 45 giri avrà un buon esito commerciale e di critica, ma inserito in una sequenza di hits "assoluti" come il già citato Questo piccolo grande amore, E tu e Sabato pomeriggio, Amore bello figurerà come il disco meno fortunato di questa prima serie. In classifica dovrà combattere contro colossi del tipo Pazza idea, Minuetto, La collina dei ciliegi e si fermerà al quinto posto, riuscendo comunque a piazzarsi tra i Top 20 dell'anno.

    (Christian Calabrese)