RIMANI
(di E.Riccardi - L.Albertelli)

  • Anno: 1974
  • Altri titoli:
  • Interpreti: Drupi

  • HitParade: #3, Aprile 1974
  • Chart annuale: Top 30

  • Altri interpreti: -
  • Il secondo 45 giri di Drupi non ha bisogno di fare nuovamente il giro del mondo per farsi apprezzare in Italia. L'eco del successo internazionale di un brano passato inosservato a Sanremo aveva messo sull'avviso il pubblico nostrano e Drupi questa volta scala senza grosse difficoltà la Hit Parade, arrivando al secondo posto. E dopo Vado via, un titolo come Rimani sembra anche giusto.
    La voce di Drupi è ormai diventata riconoscibile, la stampa le attribuisce subito l'etichetta di "voce nera", un po' a voler occupare nel cuore dei fans il posto lasciato da Fausto Leali, la cui stella sembra in quegli anni in netto declino. Il suo stile, modellato sui classici del rhythm'n'blues che interpretava nelle serate dal vivo da ragazzo, è finalmente apprezzato anche dai critici che fino a qualche mese prima lo avevano ignorato.
    Così un pezzo di non grande levatura, grazie anche a un indovinato arrangiamento gospel diventa un'altra bomba da classifica, e contemporaneamente viene lanciato anche il primo LP, intitolato semplicemente Drupi.
    Non si tratta di un album d'avanguardia, anzi, alcune canzoni sembrano piuttosto semplici ma vengono valorizzate comunque da quella voce grintosa che il nostro possiede. Drupi non ha la vena creativa di un Battisti (alcuni brani sono scritti da lui stesso) o la dialettica tardo adolescenziale di un Baglioni, ma la genuinità di un cantante di provincia. Si nota già a partire dalla copertina, dove vediamo il cantante appoggiato ad un casolare all'estrema periferia di una città della quale si intravedono le abitazioni da lontano. Probabilmente uno scorcio dell'Oltrepò pavese.
    I pezzi non sono nulla di trascendentale ma si fanno ascoltare con piacere. Naturalmente ci sono i primi due singoli, poi altri capitoli molto simpatici che a tratti ne ricalcano lo stile, come Anna, Maria Laura e Teresa (scritta da Renato Pareti), Capita raramente che ha la firma di Califano e Gola calda e denti bianchi (di Guantini ed Albertelli) nella quale si racconta di un rapporto sessuale al limite della decenza.

    Il terzo singolo, intanto, è in pieno rodaggio: partecipa al Disco per l'Esate 1974, si chiama Piccola e fragile ma non è incluso nel long playing. Cosa che comunque non sarebbe stata possibile perché le canzoni del Disco Per L'Estate devono arrivare ancora vergini al matrimonio via etere col pubblico. Come a Sanremo. Comunque ci sarà una riedizione a maggio del medesimo LP con Piccola e fragile annessa. In modo tale di avere ben tre hit in un solo 33 giri.

    (Christian Calabrese)