RISPETTO
(di Zucchero)

  • Anno: 1986
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Zucchero

  • HitParade: -
  • Chart annuale: -

  • Altri interpreti: -
  • Dopo le deludenti prove sanremesi di "Nuvola" (1983) e "Donne" (1984), i manager della Polygram cercano un rilancio per Adelmo Fornaciari, e contattano Mogol per affidargli la scrittura dei testi delle sue canzoni, ma fra i due autori non si crea il giusto feeling. Anzi, sembra che Zucchero abbia osato contestare i versi che Mogol aveva composto per "Rispetto" e che, tra una partita e l'altra della Nazionale Cantanti, ci sia stata una clamorosa rottura tra i due al cospetto dei vari colleghi della squadra.

    Tornato a casa, Zucchero decide di scrivere da solo i testi di "Rispetto" e di fare a meno per sempre dell'aiuto del più celebre paroliere d'Italia. Con qualche preoccupazione della casa discografica, che già aveva investito con scarso esito sulle sue costose collaborazioni del disco precedente, nasce uno dei primi brani "funky" all'italiana, coinvolgente, orecchiabile e anche ballabile, il che giova senz'altro dal punto di vista commerciale, visto che in quegli anni la promozione discografica viene fatta anche attraverso le discoteche.

    "Rispetto" darà il titolo a un album di cui resta alla storia anche la copertina, che immortala la seconda figlia del cantante, Irene, con pannolino e acconciatura punk, che urla davanti a un microfono. L'album, registrato ai Tarpah Studios di San Francisco con la partecipazione di strumentisti come David Sancious, Brian Auger, Randy Jackson e Narada Michael Walden, venderà 250 mila copie e sarà il primo successo di Zucchero come interprete.

    (Orlando R.) "Rispetto"! Ci vuole veramente rispetto per questo grande nostro artista diventato ormai una star internazionale. Ed è proprio con questo brano, che da il titolo ad una sua canzone e ad un 33 giri, che iniziò la scalata di Zucchero nelle classifiche.

    Questo suo album, il terzo, venne lanciato in anteprima nella trasmissione televisiva "Discoring". Come dice il titolo stesso, la canzone invita al rispetto per tutto e per l'amore in particolare, e forse il mondo andrebbe meglio.

    Curiosità: nella copertina del disco si vede una bimba che strilla davanti ad un microfono; quella signorinetta è una delle due bambine di Zucchero. Notizia per i collezionisti: è stata stampata di questo disco anche una versione picture-disc in tiratura limitata.

    (Mariangela)