TRIPOLI '69
(di V.Pallavicini / P.Conte)

  • Anno: 1968
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Patty Pravo

  • HitParade: #4, gennaio 1969
  • Chart annuale: Top 50

  • Altri interpreti: -
  • Nell'edizione di Canzonissima condotta da Mina, Walter Chiari e Paolo Panelli, giunge in finale tra gli altri anche Patty Pravo, grazie alla valanga di cartoline-voto ottenute dai suoi successi "La Bambola" e "Sentimento".

    La formula della finale prevede che i cantanti in gara presentino un brano inedito, e Patty sceglie un brano (scritto da un allora sconosciuto Paolo Conte) insolito per il suo repertorio, almeno dal punto di vista dei contenuti. Non si tratta di una rievocazione di temi bellici: Tripoli è "il primo nome che mi viene in mente se lo immagino lontano", è solo la metafora dell'evasione di un uomo verso sogni d'avventura, forse verso altre donne. Ma, nel testo della canzone, la protagonista saprà aspettare il suo ritorno e rivivere la quotidianità della sua storia d'amore.

    A questo testo un po' antifemminista, quindi in deciso contrasto con il personaggio, fa da contraltare un ritmo trascinante, quasi da marcia, con squilli di tromba e tutta la sezione di fiati in evidenza. Patty si presenta sulla scena con aria sicura e anche un po' aggressiva, le mani sui fianchi e il bacino proteso in avanti, conquistando il quinto posto nella gara televisiva (che viene vinta da "Il giocattolo" di Gianni Morandi"), e un discreto successo di vendite.

    "Tripoli '69" verrà inserita nel secondo album di Patty Pravo, dal titolo "Concerto per Patty"; la facciata B del 45 giri, "Lasciatemi amare chi voglio" non verrà mai pubblicata in album o in CD fino al 1997.

    (Orlando R.)