Il libro Cuore: diario dai banchi di scuola
di Valerio

Titolo originale
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Sigla



NOTE DI COSTUME

Ricordo ancora il primo giorno a scuola...

Sembra doveroso, prima di procedere con la sommaria sintesi della serie, sottolineare il merito (l'ennesimo) dell'autore che ha firmato una tra le più delicate e indimenticabili sigle di una serie ormai storica: Riccardo Zara, che ne firmò musica e testi. Nel riascoltare quelle note e quei testi, verrà spontaneo ai più sensibili qualche ricordo del proprio primo giorno di scuola.

Un grazie al leader assoluto dei Cavalieri del Re, che avrebbero mostrato tutta la loro grande abilità creativa con tanti pezzi ormai di culto.

Cuore: romanzo e cartone a confronto

L'autore ottocentesco voleva scrivere un romanzo dai contenuti adatti ai ragazzi; un racconto che trasmettesse i valori del rispetto, dell'amicizia, dell'amor patrio. Il suo racconto andò oltre le aspettative dell'autore: girò il mondo grazie allo stile semplice ed immediato; venne tradotto in decine di lingue per i ragazzi di ogni Paese e di ogni epoca. Dal romanzo vennero tratte svariate serie televisive, di cui due cartoni animati (questa e Dagli Appennini alle Ande). Mettiamo a confronto, in maniera assai sintetica, il racconto con la serie in esame:

la serie Tv narra alcuni racconti per bocca del maestro Perboni:

  • Il piccolo patriota padovano, nell'episodio n.5;
  • La piccola vedetta lombarda, nell'episodio n.8;
  • Dagli Appennini alle Ande, negli episodi n.13 e 14;
  • Il piccolo scrivano fiorentino, nell'episodio n.15;
  • L'infermiere di Tata, nell'episodio n.22;
  • Sangue romagnolo, nell'episodio n.25.

    Mancano all'appello dal testo tre racconti: Il tamburino sardo, Valor civile e Naufragio, probabilmente per motivi di sintesi. In entrambi i casi (romanzo e serie), è il maestro che racconta, mentre Enrico vive in prima persona da studente i fatti narrati.


    L'AMBIENTAZIONE

    I luoghi della serie

    Non servono ricerche storiche e geografiche per collocare la serie nello spazio e nel tempo: ce lo svela il suo protagonista, nel 2° episodio: Enrico parla della ferrovia Torino-Genova, come la prima inaugurata nel 1854, 28 anni prima dei fatti raccontati. Per semplice addizione, otteniamo la datazione: 1882. La città italiana sede degli avvenimenti è appunto Torino, anche se la serie si chiude con il trasferimento a Roma della famiglia Bottini.


    LA TRAMA

    Enrico Bottini, figlio del giornalista Alberto Bottini, frequenta la scuola elementare Baretti, sotto la guida del maestro Perboni. Qui narra le vicende scolastiche dei suoi compagni di classe, cui fanno da contorno i racconti a sfondo storico-sociale del maestro, inerenti ai valori umani e all'amor patrio. E' evidente, sullo sfondo, l'intenzione dell'autore stesso di diffondere la cultura dell'unità nazionale tra le giovani generazioni.


    Personaggi

    Come tutte le serie a contenuto didattico, i personaggi fungono da portatori del messaggio che l'autore vuole comunicare ai suoi lettori (nel caso del romanzo): così la lista dei numerosi personaggi che compaiono nella serie, si riduce ad un limitato numero di persone davvero determinanti. Ci limiteremo, dunque, a sottolineare l'importanza dei valori della vicenda, più che alla psicologia del singolo.

    Enrico Bottini
    Il narratore della serie è anche il personaggio trainante della vicenda. Ne conosciamo quindi i valori, le idee, la famiglia. Il compito è tanto immediato, quanto scontato: De Amicis lo rende coscienzioso e pacifico, studioso e sensibile alle realtà umane che lo circondano. Diventa un riferimento nella sua classe, apprezzato da compagni ed insegnanti. Non è il primo della classe, ma è grande amico del più studioso dei compagni: Derossi.

    Il maestro Perboni
    Considerato un severo maestro sin dal principio, in realtà si rivela uno tra i più umani della serie. I suoi racconti riempiono ogni angolo della serie, fino a diventare vere e proprie vicende nella storia principale. Una di esse, Dagli Appennini alle Ande, diventerà addirittura una serie autonoma.

    Il maestro diventa la voce dell'autore: i suoi valori, le sue idee, diventano il motore principale della serie. Non è solo un maestro di scuola, il suo ruolo diventa riferimento per i ragazzi di ogni epoca.

    Derossi
    Il più bravo della classe. Ottiene 100 punti su 100 a fine anno. Il ragazzo ha 10 in ogni disciplina, un risultato del tutto ragguardevole. Eppure il suo ruolo è senz'altro secondario rispetto al suo amico Enrico. Sembra che l'autore prediliga il valore umano ancora prima della cultura scolastica.

    Garrone
    Il più grosso di tutti ed anche il più generoso: l'unico che riesca a fronteggiare le angherie del temibile Franti. Il padre è macchinista e lui sembra voler seguire le impronte paterne.

    Garoffi
    Il ragazzo con il "debole" per il commercio: ovunque si trovi cerca l'affare economico. Ma non è un ragazzo arido, anzi. Quando il suo cospicuo risparmio finisce in beneficienza per errore, non ne fa drammi. La sua vena commerciale gli induce un ottimismo senza uguali.

    Franti
    Non è un semplice alunno "difficile": è un teppista in erba. Il suo è un crescendo di piccole malefatte, che culminano con veri e propri atti di vandalismo scolastico. Chiunque lo punirebbe con l'espulsione, senza riserve. Lo stesso direttore scolastico ne è convinto. Ci pensano i due maestri a "recuperarlo". La serie, infatti, che crede fermamente nel miglioramento umano, lascia sempre spazio alla redenzione spirituale e così fa redimere (forse troppo ottimisticamente) il personaggio con una prevedibile (ed inverosimile) conversione finale.

    Don Ferdinando
    Il parroco della Chiesa locale, con la vocazione dei bambini sfortunati. In questo senso la serie segue lo standard delle altre vicende, inserendo un religioso con tutti i crismi della pura ed ammirevole vocazione all'altruismo. Un episodio, il 23°, lo riguarda da vicino e ci narra il suo passato da cappellano del carcere.

    Elenchiamo per completezza i personaggi che compongono la serie, pur senza poterne delineare un profilo che sia determinante ai fini dell'analisi.

    Gli altri compagni di classe: Coretti, Stardi, Muso di Lepre (il muratorino), hanno ruoli minori, ma riempiono la serie con le loro piccole particolarità.

    La famiglia Bottini con il padre Alberto e sua moglie, la sorella maggiore Silvia e il fratellino Nino. La signorina Delcati, la maestra dell'anno precedente; il piccolo scrivano fiorentino, la vedetta lombarda, Marco che si vedrà anche nella sua serie cercare la madre in Argentina.

    Non possiamo dimenticare, infine, il piccolo Carpino, un cucciolo di marmotta che vivrà inseparabile dal padroncino Nino.


    LA RECENSIONE

    C'era una volta la patria..

    E' lo stesso autore del romanzo che suggerisce come interpretare il suo racconto, attraverso la stessa introduzione. La dedica va ai ragazzi delle scuole elementari. Infatti nel racconto ogni episodio è diretto a divulgare valori quali l'amicizia, la fedeltà, la solidarietà e l'amor patrio. Un racconto del maestro Perboni, la vedetta lombarda, è dedicato ad un ragazzo che si immola in nome della nascente Italia. Il sottofondo storico-sociale è parte integrante dell'affresco narrativo di De Amicis, a tal punto che si fatica a separare nettamente quella che è la vicenda degli allievi, dai fatti storici narrati. L'attesa per la visita del Re a Torino è un emblematico esempio del taglio che il racconto vuole avere.

    Letto con gli occhi del nuovo millennio, con la straripante avanzata della "globalizzazione" si fatica a non considerare datato il romanzo. Eppure gli spunti di riflessione ci sono e sono abbondanti. A cominciare solo dalle palesi differenze sociali che esistono tra compagni di classe, le drammatiche storie di ordinaria povertà che vivono i protagonisti. Il commuovente episodio del piccolo scrivano fiorentino che subisce le critiche dei genitori, ignari del fatto che il figlio si logora per il bene comune, è solo un modo per additare nell'ottica del sacrificio personale l'unica strada per il miglioramento. Parole difficili da pronunciare, che all'uomo contemporaneo stridono come una nota stonata su un pentagramma scritto per allietare l'orecchio dell'uditore.

    Dunque se preferiamo tenerlo in un cassetto in attesa di tempi più adatti, lasciamo che il romanzo rimanga dov'è. In tal caso il piccolo scrivano fiorentino ed altri ammirevoli personaggi rimarrano dei semplici commuoventi ricordi.


    EPISODI

    Serie originale e serie televisiva

    1° episodio: Il nuovo anno scolastico

    Per Enrico Bottini ricomincia un nuovo anno scolastico e la diffidenza iniziale verso il nuovo insegnante viene superata dal suo atteggiamento cordiale e umano. La famiglia di Enrico, tornata dalle vacanze sulle Alpi, ha adottato una piccola marmotta senza madre.

    2° episodio: L'incidente

    Una tranquilla passeggiata con i compagni di scuola si trasforma per Robetti in una tragica avventura per salvare un bambino investito da un cavallo fuori controllo. Dopo lo shock iniziale, il ragazzo si riprende per diventare la celebrità della scuola.

    3° episodio: I compagni di classe

    Il timido Crossi è stato preso di mira dal perfido Franti, che esige da lui di copiare il compito in classe. Le prepotenze del piccolo furfante vengono però scoperte dal maestro, il quale mette in guardia la loro condotta inaccettabile.

    4° episodio: In una soffitta

    Pur di aiutare il compagno Robetti, Enrico torna a casa tardi e riceve il richiamo del maestro per il suo scarso rendimento. Pur di tenere il segreto sul compagno da aiutare, Enrico accetta di andare a trovare in una soffitta dei sobborghi di Torino il compagno Crossi.

    5° episodio: Il ragazzo calabrese

    Il maestro Perboni presenta ai suoi allievi un nuovo compagno, di origini calabresi. Il suo arrivo è visto con grande sorpresa da parte degli altri ragazzi, così il maestro decide di raccontare la vicenda antica di un giovane ai tempi dell'unità d'Italia.

    6° episodio: Il mio amico Garrone

    Approfittando dell'assenza del gigantesco compagno Garrone, Franti prende di mira Nelli costringendolo a comportamenti pericolosi. Enrico si offre per difenderlo, ma presto si accorge che la presenza del generoso compagno si fa sentire. Garrone, al suo rientro, riceve la giusta riconoscenza del maestro.

    7° episodio: Il piccolo spazzacamino

    In assenza dei genitori, in casa di Enrico arriva un ragazzino incaricato di spazzare il camino dell'appartamento. Enrico ed il fratellino decidono di aiutarlo, diventando buoni amici del piccolo lavoratore.

    8° episodio: Il ritorno dal fronte

    La scuola di Enrico saluta i militari durante la parata di rientro dal fronte. E' l'occasione, per il maestro, di rievocare le vicende storiche dellunità del Paese.

    9° episodio: La visita del re

    Il giorno della visita di re Umberto I a Torino riempie di entusiasmo tutti gli allievi della scuola. C'è chi, tra loro, sogna di potergli stringere la mano.

    10° episodio: Il muratorino

    L'umile figlio del muratore della classe dà lezione di buona volontà e supera i propri limiti durante la lezione di educazione fisica.

    11° episodio: Una buona azione

    Collezionare francobolli per poi rivenderli quando diventano d'epoca potrebbe essere un ottimo affare: è l'idea di Garoffi. Per una sfortunata coincidenza il denaro destinato all'investimento va in beneficenza.

    12° episodio: Betti, il figlio del carbonaio

    Il buon Betti è ferito dalle parole offensive che si usano contro il padre, che vende carbone. Solo il padre, in occasione della visita a scuola, riesce a sistemare il brutto incidente.

    13° episodio: Dagli Appennini alle Ande (1° Parte)

    Il maestro Perboni racconta agli alunni la storia di Marco, partito da Genova per cercare sua madre in Argentina. La vicenda si aggancia alla vicenda narrata dalla omonima serie

    14° episodio: Dagli Appennini alle Ande (2° Parte)

    La vicenda di Marco ci conclude felicemente: il maestro sprona i suoi allievi a non perdere mai la speranza.

    15° episodio: Precossi, il figlio del fabbro

    Il signor Precossi, dopo la scomparsa della moglie, si è perso d'animo e crede di aver trovato nell'alcool la via d'uscita. Così, suo malgrado, il figlio deve tollerare le sue intemperanze e lasua brutalità, fin quando ritorna la pace di sempre.

    16° episodio: Il piccolo scrivano fiorentino

    Il maestro Perboni narra ai suoi alunni la vicenda emblematica di Giulio, il piccolo scrivano che aiutava il padre a sua insaputa durante le notti per evitare che perdesse la salute. Un esempio anche per i ragazzi della sua scuola.

    17° episodio: La biblioteca di Stardi

    Il silenzioso Stardi, figlio del farmacista vicino la scuola, in realtà è un laborioso ed ingegnoso lettore. Con il suo lavoro ha formato una invidiabile biblioteca che funziona proprio come una vera raccolta ufficiale di testi. Tra lui ed Enrico nasce una calorosa amicizia.

    18° episodio: Una gita sul Po'

    A fine anno scolastico c'è la consegna delle medaglie per i migliori studenti: De Rossi prende il primo premio. I ragazzi si concedono una gita sul Po, ma l'incosciente Franti si mette nei guai da solo.

    19° episodio: Il maestro di papà

    La famiglia Bottini va in gita sulle Alpi e qui apprende che l'anziano maestro di Alberto Bottini, padre di Enrico, vive nelle vicinanze ed è stato insignito per la sua meritevole carriera di insegnante. L'anziano maestro rivede con piacere l'ex-alunno dopo quarant'anni.

    20° episodio: Il grande segreto

    Con le vacanze estive anche i padri dei ragazzi sono stati invitati a frequentare la scuola serale ed il loro insegnante è proprio il signor Bottini, con grande sorpresa degli alunni più giovani.

    21° episodio: Arriva il circo

    Il magnifico storico circo Sharin rischia di chiudere sconfitto dalla concorrenza schiacciante del circo di Londra. Enrico con le famiglie dei suoi compagni decide di dargli una mano per la sua riapertura.

    22° episodio: L'infermiere di Tata

    Il buon Crossi aspetta con fiducia il padre di rientro dall'America, ma forse le sue speranze sono vane. Per rincuorarlo, il maestro narra la storia del piccolo Ciccillo, il bambino napoletano che si prese cura di un malato anche dopo aver saputo che il padre stava bene.

    23° episodio: Il padre di Crossi

    Il piccolo Crossi ha annunciato il ritorno del padre dall'America, ma Enrico e De Rossi vengono a sapere che l'uomo non è mai partito per lavoro, ma è stato in carcere per uno sfortunato incidente. Così, pur consapevoli della verità, decidono di non dire nulla al ragazzo, felice con il padre.

    24° episodio: La fuga dalla scuola

    Dal ritorno del padre di Crossi, la condotta di Franti peggiora senza limite, fino a quando, per intemperanze con la maestra Delcati, il ragazzo fugge da scuola e diventa introvabile. Dietro la sua scomparsa, si nascondono drammatici problemi di famiglia.

    25° episodio: Le lacrime di Franti

    Il direttore della scuola vuole l'espulsione del ragazzo, ormai troppo difficile da reinserire. Gli unici ad opporsi alla decisione solo il maestro e la signorina Delcati. Il ragazzo, in difficoltà per la sua condizione, decide di rientrare dopo il racconto del maestro sul giovane Ferruccio, morto per difendere la nonna dai malviventi.

    26° episodio: Il picnic e l'addio

    La promozione del signor Bottini a direttore della sede di Roma costringe ad un trasferimento immediato nella capitale. Enrico deve così salutare tutti i suoi compagni e separarsi da loro e da Torino. Ma una promessa fatta a se stesso rimane: quella di scrivere, un giorno, un libro sulla loro amicizia.


    Episodi consigliati

    Una buona azione


    Vale la pena di ricordarlo per la sua trama ben costruita. L'episodio ha spunti di comicità e di grande profondità al tempo stesso. Il buon Garoffi si ritrova involontario benefattore, ma accetta gli eventi come una sfida a migliorare le sue capacità "commerciali".

    Il piccolo scrivano fiorentino


    Il più commuovente e toccante episodio della serie. Per costruzione e tematiche è il più profondo dei racconti del maestro Perboni. Senz'latro vale l'intera serie.

    Il picnic e l'addio


    Come tutti i finali ha tutti i caratteri per rimanere impresso. Addii da trasferimenti, promesse da non dimenticare, oggetti lasciati in memoria di sé e lacrime a volontà. In questo la serie ha l'impronta di una serie che si rispetti.


    Bello ma impossibile

    Anche questa serie, come tutte, presenta alcune contraddizioni, che sintetizziamo:

  • Crossi ha deciso di scriversi sulla maglietta il nome per orientare il padre che non arriverà mai dalla stazione. I disegnatori hanno però scritto Crosi, nonostante i compagni lo pronuncino con la doppia "S";
  • quando vanno al Pò per la scampagnata di fine anno scolastico, Enrico pesca una trota gigante, mentre Nino è meno fortunato imbattendosi in una scarpa vecchia. Gli animatori, tuttavia, fanno muovere l'oggetto nell'acqua come se davvero fosse un pesce che tenta di svincolarsi;