Un viaggio nella musica Dance
di Stefano Effe

Gli Anni '70
Il nostro viaggio nel mondo della Disco Music inizia nel 1977, quando non esistevano ancora le discoteche come le conosciamo ora, ma, come erano chiamate una volta, i "Dancing". La musica "dance", se così possiamo chiamarla, era il funky di James Brown, Re indiscusso di quel genere musicale che ha "influenzato" gran parte della Disco Music degli anni 70'.

In questo "viaggio" andremo alla riscoperta degli artisti che sono riusciti a scalare le classifiche di vendita, e che hanno avuto il comune intento di farci ballare, usando ritmi e le melodie di un genere musicale che da vent'anni ci tiene incollati alle Radio e ci fa compagnia al sabato sera: la musica Dance.

Prima di cominciare vorrei che questo "cammino" attraverso gli anni della musica Dance, non sia considerato solo un viaggio nella memoria, per chi li ha vissuti, o un rapporto cronologico di posizioni in classifica, ma un invito a chi è appassionato di musica da discoteca, ad ascoltare tutti i brani "citati" in questa storia, perché tutto questo non vada perduto e si continui ad avere la conoscenza ed il massimo rispetto per chi ha fatto la storia, e ci ha dato la possibilità di godere ancora oggi, di notti da passare ballando tra luci e musica.

1977

Nel panorama Disco Music '70, oltre a James Brown, Barry White, Gloria Gaynor e Aretha Franklin, altri personaggi ci regalano brani Dance di successo, come Donna Summer, che con le sue hit scala le classifiche di vendita di tutto il mondo (nel nostro caso faremo riferimento alle classifiche di vendita in Italia, che potete visionare nell'apposita sezione Chart Annuali Single).

I feel love è il brano più apprezzato di Donna Summer come dimostra il 4° posto raggiunto in classifica. Cerrone e Giorgio curano magistralmente la fusione tra le sonorità tipiche del genere funky con le sonorità elettroniche dei primi strumenti analogici, mentre altri personaggi indimenticabili della Dance anni '70 fanno la loro comparsa, come i Village People, i Gibson Brothers, i Trammps con il loro mitico Disco inferno, i Santa Esmeralda, con Don't let me be misunderstood (9° posto) e i Boney M, con Ma baker (16° posto).

1978

Questo è l'anno magico, l'anno della febbre del sabato sera, un fenomeno tale da coinvolgere tutte le generazioni di giovani dal 1978 in poi. Ancora adesso, nei programmi di Dance Revival, si rende omaggio ad un gruppo storico: i Bee Gees. Con il loro sound hanno scritto a caratteri cubitali il loro nome nella storia della Disco Music. Non si puo' rimanere indifferenti alle note di Stayin' alive, Night fever o More than a woman.

Grazie a loro tutto il mondo conosce e apprezza un genere musicale fino a quel momento conosciuto da pochi appassionati. E' quindi nel '78 che nasce la Disco Music, e i personaggi che facevano parte di quell'ondata musicale ne hanno ricavato tutti i benefici. Uno su tutti John Travolta, protagonista del film "La febbre del sabato sera" (che come colonna sonora aveva appunto "Stayin' alive"), che gestisce magistralmente il suo momento di popolarità, bissando il successo con un'altro film ed un'altra colonna sonora. John Travolta & Olivia Newton John realizzano, così, due brani di successo, (per la colonna del film "Grease"): You're the one that I want e Summer nights.

Altri personaggi sfruttano il buon momento musicale del '78 come Dee D. Jackson (Meteor man), Sheila B Devotion, D.D.Sound, i Fratelli La Bionda, Patrick Juvet, e il primo personaggio che manifesta pubblicamente la sua "ambiguità", il mitico Sylvester, che con You make me feel scrive un capitolo di storia della Disco Music.

1979

Esplode il fenomeno Disco Music. Per citare i protagonisti del '79 non basterebbe lo spazio a disposizione. E' forse l'ultimo anno di gloria dei Bee Gees che con Tragedy, pur rimanendo tra i primi 10 posti nella classifica delle vendite, chiudono un ciclo destinato a rimanere nella storia.

Ultimi colpi di coda anche per Donna Summer che con Hot Stuff si guadagna il 16° posto. Mentre i Fratelli La Bionda e D.D. Sound lasciano ancora il segno rispettivamente con Bandido e Cafè. Ma ecco apparire sul panorama della Disco Music di fine anni '70 molti personaggi destinati a lasciare un gran bel ricordo tra gli appassionati (...i più "anziani").

Andiamo con ordine: su tutti, gli Chic con Le freak e Good times, e gli Earth Wind & Fire che con September e Boogie Wonderland. Continua il successo dell'electro-funk con Gino Soccio (Dancer e The visitors), ma le influenze sul genere funky non arrivano solo dai suoni analogici.

I Kiss aggiungono sonorità rock e il risultato è I was made for lovin you. Degni di nota anche Frankie Valli Grease, Patrick Hernandez Born to be alive, Amii Stewart Knock on wood, Rod Stewart Do ya think I'm sexy, Gloria Gaynor che ritorna alla grande con I will survive, i Blondie con Heart of glass, Patrick Juvet con Ladies night, i Village People che ci riprovano con In the navy, Dominic Troiano con We all need love, le Sister Sledge con We are family per finire con i Gibson Brothers consacrati dalla loro hit Cuba.

Ma attenzione! Il 1979 è un'anno molto importante, perché appare per la prima volta nelle classifiche di vendita, il nome di Michael Jackson . Con Don't stop 'til you get enough inizia la storia musicale della pop-star più famosa del mondo. Beh, non c'è che dire... proprio una bella annata!


Gli Anni '80
1980

Nonostante la Disco music degli anni '70 sia durata in pratica solo due anni, sono stati veramente intensi. All'inizio degli anni '80 purtroppo, pochi artisti seguono la scia del sound funky, mentre prende sempre più campo l'influenza dell'electro-funk. Il 1980 quindi segna una svolta importante, visto che il fenomeno Dance comincia ad interessare artisti di estrazione musicale completamente diversa. Un'esempio lampante sono brani come Another brick in the wall dei Pink Floyd, Another one bites the dust dei Queen e Could you be loved di Bob Marley, tutti brani provenienti dal panorama pop-rock-reggae del 1980, "adottati" dai Dj come brani Dance (una scelta più che azzeccata visto il successo ottenuto). La musica Pop, inoltre, regala ai Dj un'altro successo destinato a diventare il disco più programmato dalle Radio e il più ballato nelle Discoteche, stiamo parlando di Video killed the radio star, indimenticabile brano dei Buggles, che come una meteora, passano e se ne vanno (lasciando pero' una gran bella scia luminosa). Degni di nota sono anche Diana Ross Uspide down, Dan I Monkey chop, Lipps Inc. Funkytown, e i Telex con Moscow discow, ottimo esempio di cosa puo' offrire il sound "electro-funk". Da segnalare un gradito ritorno nelle classifiche dei Blondie con Call me, e dei KC & Sunshine band che dopo I'm your boogieman riscuotono un gran successo con Please don't go. Il 1980 vede protagonista anche un grande musicista, tale George Benson che strizza l'occhio alla Dance Music con un brano raffinatissimo: Give me the night. Per chiudere con il 1980, la Shugarhill Gang (Rappers delight) puo' essere considerata la "Gang" padre dell'odierna musica "Rap".

1981

E' l'anno degli Orchestral Manouvre in the Dark che con Enola gay e Souvenir conquistano i posti più alti delle classifiche di vendita, anche loro fedeli al filone electro-funk, come del resto, quasi tutti gli artisti degli anni '80. Qualcuno pero' rimane legato ancora al funky, e il pubblico apprezza moltissimo, come dimostra il successo ottenuto da due brani che "miscelano" sapientemente buona parte delle Hit di fine anni '70 ("medley"), gli Stars on 45 . Ma non solo, ritornano alla grande gli Abba, Gino Soccio, i Fratelli la Bionda e resiste il funky degli Earth wind & fire. Ma a riempire le posizioni alte delle classifiche di vendita sono, come gia detto, i brani Dance con influenze electro-funk, come Amoureux solitaires di Lio, How long dei Lipps Inc. e Fade to grey dei Visage, per finire con un'altro personaggio ambiguo, Plastic Bertrand, che, assieme a Lio è portabandiera del movimento Dance francese. Da segnalare la prima apparizione di brani Dance italiani: Pino D'Angio supera se stesso con Ma quale idea, ma chi si afferma come vero protagonista è Claudio Cecchetto con Gioca Jouer. Dee jay in discoteca, Dee jay in radio, presentatore in televisone, produttore discografico, e scopritore di talenti, Claudio Cecchetto puo' essere considerato "il padre" del movimento "Dance" italiano. Da qui in avanti, infatti, le produzioni "nostrane" dance sono destinate a crescere enormemente. Un'occhiata veloce alla classifica di vendita e scopriamo la S.O.S. Band, mentre propone ancora la sua musica raffinatissima George Benson (Turn you love around), per finire con Quincy Jones (Ai no corrida).

1982

Un'anno importantissimo, soprattuto per quelli della mia generazione ('67). Quest'anno infatti un gruppo di tre ragazzi di colore, ci regala la magia ed il sound piu bello della Dance anni '80: gli Imagination,. Just an illusion, Music and lights e Body talk, sono tra i pezzi più belli della storia della musica da discoteca. Un'anno importante anche perché la Dance "made in italy" piazza altre due hit: Masterpiece di Gazebo, e il solito Claudio Cecchetto con Ska chou chou. Mentre dalla Francia continua l'exploit di Plastic Bertrand, dal Nord-Europa ci arrivano personaggi come Falco Der kommissar, i Trio con un pezzo demenziale (Da da da), i Secret Service che ci trasportano con le note meravigliose di Flash in the night, per finire con Frida (ex Abba) e la sua I know there's something going on. Non dimentichiamoci degli Human League e della loro Don't you want me, e della Steve Miller Band con Abracadabra. Un gradito ritorno di Olivia Newton John nelle classifiche di vendita con Physical e la consacrazione ufficiale di un gruppo storico, i Village People che con la loro 5'o clock in the morning conquistano il pubblico della Dance anni '80.

1983

Ci siamo... chi predicava contro il fenomeno Dance ha avuto la sua bella dose di "legnate". La classifica di vendite del 1983 detiene forse il record di presenza di brani da discoteca. Con quasi il 50% di posizioni occupate da artisti di tutto il mondo, la classifica di vendite del 1983 vede Irene Cara come Regina, con Flashdance capace di far scatenare le ragazze in discoteca facendo rivivere i momenti più belli del film. Dilaga la dance made in italy con i Righeira, un'estate indimenticabile sulle note di Vamos a la playa, ma anche su quelle di I like Chopin di Gazebo, grande protagonista della dance italiana degli anni '80. Ancora dall'Italia, i Cube spopolano con un brano dal titolo proverbiale, Two heads are better than one, mentre Ryan Paris e P. Lion ci regalano rispettivamente Dolce vita e Happy children, e i Police inventano Every breath you take, siamo "costretti" a comprare l'album più venduto di tutti i tempi: Trhiller di Michael Jackson, di cui vengono apprezzate Billie Jean e Beat it, ma non solo... il buon Michael Jackson riesce a catturare l'attenzione di un'ex Beatles, Paul McCartney ed insieme incidono Say say say. Insomma per Michael Jackson un'anno letteralmente d'oro. Dall'inghilterra spunta Boy George, leader dei Culture Club, che con la sua aria sbarazzina, e ambigua, si conquista il suo spazio tra gli indimenticabili degli anni '80 con Do you reeally want to hurt me (11°) e Karma chameleon (12°). Cerchiamo ora, velocemente, di ricordare anche tutti gli altri, cominciando dai Twins Face to face heart to heart e Not the loving kind, Laid Back con la sua bellissima Sunshine Reggae, i Paris Latino con Bandolero, Nathalie con My love want let you down, e poi Captain Sensible Wot, Greg Kihn Band Jeopardy, Ad Visser & Daniel Sahuleka Giddy up a gogo, i Kajagoogoo Tooshy che ci fanno ammirare la "bianca chioma" di Limahl, i Taers for Fears con Change, gli Yazoo con Don't go, gli Indeep con Last night a Dj saved my life... insomma un'annata davvero incredibile. Non si spiega pero' come mai in Italia i Toto non siano riusciti a sfondare con la lor hit Africa, e anzi, come si siano fatti lasciar "rubare" il posto in classifica da un gruppo destinato a rimanere nella storia solo per aver risuonato e ricantato appunto, Africa: i Key of dreams. Fa la sua apparizione nel movimento Dance anni '80 anche una rock-star del calibro di David Bowie con Let's dance. Chiudo con la mia preferita (e scusate se ne approfitto) Maniac di Micheal Sembello . Oh ! Quasi mi dimenticavo... fanno la loro apparizione i Duran Duran al 77° e al 90° posto, ma è ancora presto (ne riparleremo più avanti), e ci lasciano, purtroppo, gli Imagination che chiudono il loro ciclo con New dimension, Follow me e Looking at midnight... ma non è più come prima.

1984

E ci risiamo. Un'altra annata Doc. Siamo al culmine della Dance anni '80. Questa volta fanno centro i Duran Duran che con The Wild boys e The reflex diventano i fenomeni del momento. Con una popolarità spinta all'inverosimile diventano il punto di riferimento di centinaia di migliaia di ragazzine di tutto il mondo. Per come la vedo io, ma non per gelosia, rappresentano quel mondo "contorto" della Disco Music, pronta ad investire capitali astronomici per un personaggio, sganciarlo come una bomba sui mass-media di tutto il mondo, spremerlo come un limone per tirarne fuori milioni o miliardi, e lasciarlo poi nel dimenticatoio, e tutto questo nel giro di un paio d'anni. Meno male che c'è Sandy Marton che con la sua People from Ibiza rimette in gioco la "palma" del più bello, e ci ricorda che da qualche parte nel mediterraneo c'è un'isoletta da andare assolutamente a visitare. Ma per chi se ne vuol stare in patria, non ha che da scegliere. In tutti i locali impazza la musica Dance nostrana con Raf Self control, Tony Esposito Kalimba de Luna, i Novecento Movin on e The only one, Mike Francis con Survivor, i Creatures direttamente dalla discoteca "L'altro mondo studios" (per quei tempi tecnologicamente all'avanguardia) con Maybe one day, ci riprova Gazebo ma è ormai alla fine del suo cilco con Telephone mama, e i Righeira con No tengo dinero. Carino e ben riuscito l'esperimento di una famosa Radio italiana che fa "rappare" tutti i suoi Dee Jay in un disco Dance (con chiaro riferimento al sound '70): Let's all dance dei Band of jocks. Ma nell'84 sboccia come una rosa Eros Ramazzotti che con Terra promessa riceve il battesimo del nostro pubblico, si, proprio quello delle discoteche. Fa la voce grossa anche la musica Dance di "importazione", i più prolifici sono: Frankie Goes to Hollywood con Relax e Two tribes, i Talk Talk con Such a shame e It's my life, i Bronskie Beat con Smalltown boy e Why?, gli Alphaville che ci regalano Big in Japan e Sounds like a melody, Howard Jones con What is love e Like to get to know you well ed infine gli Yazoo che, avendo avuto una rottura interna, si dividono in Erasure (che vedremo più avanti) e in Alison Moye . La cantante solista esplode con Love resurrection e All cried out. Le influenze rock, come sempre, non mancano, e in discoteca si balla alla grande Radio gaga dei Queen, Jump dei Van Halen, Voices di Russ Ballard, Owner of a lonely heart da parte degli Yes, ma chi sorprende di più è Billy Idol che oltre a far impazzire le ragazze per la sua bellezza, ci regala una brano epico Eyes without a face. Esente da influenze è tutto il resto della Dance del 1984, pezzi unici, da ballare, come All night long di Lionel Richie, Reggae night di Jimmy Cliff, Dance hall days di Wang Chung, Love of the common people - Paul Young, State of the nation Industry, La colegiala Rodolfo Y Su Tipica Girls just want to have fun Cyndi Lauper, Guardian angel Masquerade, Street dance Break Machine, Wouldn't it be good di Nik Kershaw, Precious little diamond dei Fox the Fox, Somebody's watching me Rockwell (che in molti scambiano per la voce di Michael Jackson... sarà stato lui davvero?) e per finire con la bellissima Let the music play di Shannon . Chiudono un ciclo, ma in bellezza i Twins con Ballet dancer e i Culture Club con The war song.

1985

E' l'anno di Madonna, impossibile negarlo, con 6 hit nella classifica dei primi 100 singoli più venduti diventa la "Regina" della Dance anni '80... eccoli in ordine: Into the groove - Gambler - Crazy for you - Dress you up - Like a virgin, e Material girl. Parlare di Madonna è fuori dalla mia portata, ma comunque gli è dovuto il massimo rispetto. Un'artista che negli anni ha fatto moda, spettacolo, animazione, forse in maniera un po' stravagante, ma da sempre ha piazzato il brano giusto al momento giusto, con grinta da vendere non ha avuto tempo per arrendersi di fronte alle critiche, alle reazione negative di qualcuno che considerava la sua immagine un'oltraggio. Una grande carriera che gli ha permesso di creare un piccolo impero economico anche a chi gli ha dato fiducia sin dai primi dischi (un Dj che risponde al nome di Jellybean Benitez). I Duran Duran continuano la loro ascesa con A view to a kill, e fanno un tentativo parallelo sotto il nome di Arcadia che riesce anche bene (7° posto). Si sentono già rumori di fondo che danno i Duran Duran sciolti... ma nessuno ci crede. Al contrario, i Band AID rappresentano l'unione artistica e la sensibilità umana verso i bambini di tutto il mondo che stanno soffrendo. L'intero ricavato di Do they know it's Christmas? infatti, ha l'intento di alleviare queste sofferenze. Voi, a suo tempo, lo avevate comprato ? Evviva l'Italia... che ci regala ancora grandi successi. I Righeira piazzano l'ultimo brano della loro storia con L'estate stà finendo, un saluto alla stagione che ha loro portato tanta fortuna anni prima con Vamos a la playa. Clamoroso il successo ottenuto da Baltimora con la sua Tarzan boy, e finalmente arriva la consacrazione di Martinelli, un'ottimo compositore di musica Dance che fino a questo momento aveva lavorato molto, senza ottenere la giusta ricompensa, arrivata, quasi come una fiaba, con Cinderella. Chi lavora molto e bene, è invece il nostro Claudio Cecchetto che continua a piazzare sue produzioni come Taffy, Tipinifini e Sandy Marton, quest'ultimo ottiene la più alta posizione con Camel by camel (29°). Ma è con grande entusiasmo (ecco un'altro mio preferito) che mi accingo ad annunciare l'entrata in classifica di Den Harrow, che ci regala due splendidi brani quali Future brain e Mad desire. Per l'Italia insomma, una buona annata anche questa volta. Dall'estero arriva "il massacro". Partiamo con i Simple minds un gruppo che fino a questo momento poco aveva a che fare con il mondo della Disco Music, ma riscuotono talmente tanto successo che i Dee Jay sono costretti ad inserirli nelle scalette musicali, e i ragazzi ballano sulle note di "Don't you" e Alive and kicking. Come al solito autori estranei al mondo della Dance si ritrovano a fare i conti con questo pubblico, è il caso di Sting con If you love somebody e di Phil Collins Sussudio, Tina Turner con We don't need another hero, Grace Jones con Slave to the rhythm, Bryan Ferry con Slave to love e Huey Lewis & the News con The power of love. Ma chi puo' godere di un grande successo sono i Dead or Alive con You spin me round e Lover come back to me, i Simply red con l'elegantissima Moneys too tight, così come i Tears for Fears che piazzano due favolose hit Shout e Everybody wants to rule the world. Chi si riconferma a pieni voti è Howard Jones ormai un veterano della Dance, con Things can only get better e Look mama, forse i suoi ultimi successi. Una meteora invece è King con Alone without you e Love and pride, brani comunque rimasti nella memoria dei frequentatori di discoteche nel 1985. Ma le vere sorprese arrivano dal nord-europa: una è Sandra con Maria Magdalena e In the heat of the night, e i Modern Talking con Chery chery lady e You're my heart you're my soul. Il resto degli occupanti della classficia di vendita del 1985 sono degni di essere menzionati, qualcuno lascia solo un gran bel ricordo, e qualcun'altro continua la sua carriera in modo più o meno brillante, comunque da riascoltare e riballare sono: 19 di Paul Hardcastle, Ghostbusters- Ray Parker jr., The neverending story - Limahl (ex leader dei Kajagoogoo)Last Christmas - Wham!, (un gruppo destinato a lasciare un gran bel ricordo negli anno '80), Rock me Amadeus - Falco (un gradito ritorno di un re della Dance dei primi anni '80), Samurai Michael Cretu (produttore di Sandra e degli Enigma che scopriremo poi), Live is life - Opus, Girl's got a brand new toy - T.X.T., Johnny come home - Fine Young Cannibals, One night in Bangkok - Murray Head (ex Abba), P.Machinery - Propaganda, Imagination - Belouis Some, The riddle - Nik Kershaw, Don't mess with doctor dream - Thompson Twins, Square rooms - Al Corley, Clouds across the moon - Rah Band, Endicott - Kid Creole & the Coconuts, e scusate se è poco. Insomma il 1985 vede come grande protagonista la musica Dance e le discoteche, ma attenzione, perché da adesso in poi vedremo un netto cambiamento nel genere Dance Music. Avendo consensi cosi' clamorosi da parte del pubblico, nasce dentro l'animo ambizioso di tanti ragazzi, la voglia di "provarci". Molti Dee Jay di talento e non spingono i produttori discografici a produrre brani creati da loro. E grazie alla una genialità e ad un orecchio musicale innato, per alcuni, è il momento di uscire dalla nicchia e di sfondare nel grande mondo dello spettacolo. Sta' per nascere la "House Music".

1986

Cominciamo col dire che abbiamo quattro gruppi che dividono il pubblico femminile: Europe (The final countdown), Duran Duran (Notorius), A-Ha (Take on me), e gli Wham! (I'm your man). E di questi quattro gruppi, forse due solamente rimarranno nel cuore delle ragazze degli anni '80, e credo di non sbagliare decretando gli Wham come numeri uno (grazie alla carriera splendida del suo leader George Michael) e Duran Duran, al numero 2, che con i loro alti e bassi, ad ogni apparizione in pubblico riescono sempre a creare il delirio delle loro fans. Credo di non sbagliarmi dichirandoli definitivamente sciolti nel 1986. Mi sbagliavo invece sul conto dei Righeira (ma come ho fatto!), che non scompaiono, anzi, ripiazzano un hit al 60° posto: Innamoratissimo, ma con questa hanno veramente chiuso, (anche perché venne poi arrestato uno dei due componenti del gruppo... peccato!). Le Pop-star e le Rock-star che continuano ha influenzare la Dance, sono Joe Cocker con la colonna sonora del film "9 settimane e 1/2" ( You can leave your heat on), Madonna con il fortunatissimo album True Blue, Peter Gabriel Sledgehammer, Tina Turner Typical male, Prince con Kiss, i Doctor & the medics con Spirit in the sky, e l'ennesima unione tra artisti, per devolvere questa volta tutti i guadagni delle vendite, alla causa dell'apartheid in Sud-Africa. Con Sun city riescono pienamente nel loro intento. Chi avrebbe bisogno d'aiuto, musicalmente, è l'italia che sembra vivere un'anno di stallo. Anche se i successi non mancano solamente in pochi tengono alta la nostra bandiera: Spagna con Easy lady, il mitico Dan Harrow che ci regala ancora due successi da ballare ed ascoltare Catch the fox e Bad boy... ma poi ci pensa lui, il magico Claudio Cecchetto che produce sotto la sua etichetta "Ibiza" i Via Verdi Diamond, ancora Taffy con Once more, e Tracy Spencer, con Run to me, una cover di un brano su etichetta "Many records" cantata da un certo Ray Foster qualche hanno prima. Vi consiglio di ascoltarle entrambe e di giudicare. Forse il peso di Cecchetto si è fatto sentire. Dall'estero non mancano i successi, tanto che qualche Dj decide di ascoltare più da vicino quale sia la tendenza musicale in voga negli altri paesi, per poi importarla anche in Italia (ma ne parleremo meglio più avanti). Degni di una menzione particolare sono i Level 42, che piazzano due successi in classifica Lesson in love (6°) e Something about you (79°). I Bronskie Beat si spaccano e nascono i Communards, comunque entrambi ci lasciano un bel ricordo, rispettivamente Don't leave me this way (16°) e Hit that perfect beat (55°), la differenza tra le due posizione lascia intendere chi abbia fatto la scelta migliore. Continua il successo dei Talk Talk con Life's what you make it, e ci arriva una piacevole ondata di dance, ecco a voi: What is the colour of money? - Hollywood Beyond, Walk this way - Run DMC (un perfetto connubio tra musica Rap e Rock, un'esperimento unico), Venus - Bananarama, Touch me - Samantha Fox (ex diva "porno", almeno... così si diceva), One step - Kissing the Pink, Holiday rap - M.C. Miker "G" & D.J. Sven, Geil - Bruce & Bongo, I can't wait - Nu Shooz, Too much - Hong Kong Syndikat . Sinful - Pete Wylie.

1987

Vince La bamba dei Los lobos, ma anche quest'anno la protagonista è Madonna con Who's that girl (2°), Causing a commotion e Open your heart... e un suo "pupillo" un certo Nick Kamen che comunque lascia il segno con Loving you is sweeter than ever, e Each time you break my heart. Con non poca sorpresa di tutti ritornano i Bee Gees con You win again... e vincono ancora. Due Micheal sono protagonisti George e Jackson. George Michael (ex Wham!), si piazza al 6° con I want your sex ed all'8° con Faith, mentre Michael Jackson sforna un bellissimo LP Bad, da cui piazza l'omonimo singolo all'11° posto. Tra gli italiani si distinguono ancora Spagna (destinata a diventare molto di più che un personaggio Dance) con Call me, e Sabrina con Boys (ennesimo talento targato Claudio Cecchetto). La crisi italiana si fa sentire, ma l'ispirazione arriverà molto presto. Chi indica la strada da seguire sono i M.A.R.R.S. (mi ricordo ancora quando entrai nel bar del mio paese e dissi:"...ragazzi c'è un gruppo nuovo fa un nuovo genere di musica... è bellissima... e loro si chiamano Mars"... ci fu una risata incredibile per via dello snack al mou e cioccolato... comunque il tempo mi dette ragione). Il brano in questione è Pump up the volume. Il significato del titolo è essenziale per capire tutto il fenomeno musicale che nacque al seguito di questa hit, e cioè che senza un buon volume e un buon impianto stereo, non si puo' apprezzare la carica di energia che riesce a trasmette questo nuovo "filone" della musica Dance. Degni di nota sono Never gonna give you up - Rick Astley, Nothing's gonna stop me now - Samantha Fox, The right thing - Simply Red, Electrica salsa - Off, I love to love - Tina Charles, Respectable e Showing out di Mel & Kim , C'est la ouate - Caroline Loeb, It's a sin - Pet Shop Boys (un gruppo destinato a lasciare un segno nella storia della Dance '80), Running in the family - Level 42, Dance around the world - Richenel, Mia bocca - Jill Jones, Word up - Cameo, Wishing well - Terence Trent D'Arby (attenzione perché Terence T. D'Arby nonostante la sua apparizione da buona "meteora" è destinato a diventare una Stella nel panorama mondiale), Skin trade - Duran Duran (ci riprovano ancora), City lights - William Pitt, Living in a box - Living in a box, Celebration rap - M.C. Miker "G" & D.J. Sven, Shattered dreams - Johnny Hates Jazz Rumors - Timex Social Club, per finire con tre personaggi di tutt'altra "razza" musicale che si insericsono di prepotenza nei programmi dei Dj in discoteca: i Depeche Mode con Never let me down again poi c'è Sting con We'll be togheter per finire con Little Steven e la sua Better fruit.

1988

Mamma mia, povera Italia. Per darvi un'idea eccovi alcuni brani che hanno occupato le classifiche di vendita, secondo me indegnamente: C'è da spostare una macchina di Francesco Salvi (ottimo comico... ma con la musica...), poi Charlie che ne piaza due, Faccia da pirla e Susy scusa, oltre a due discreti rifacimenti, tra cui De nuovo tu di Betti Villani e La mia banda suona il rock di Ciao Fellini. Ci esalta invece Tullio De Piscopo con le sue percussioni, in Andamento lento, e ancora una volta imperversa Claudio Cecchetto. Questa volta esplode il suo "pupillo" Jovanotti che piazza 5 brani in classifica di cui uno sotto le spoglie di Gino Latino. I brani sono Gimme five - E' qui la festa? - Gimme five 2 - Mix remix e Yo. Comunque, nel complesso non è un'annata buona per la Dance italiana, anche perché i discografici si muovono in una direzione, mentre i Dj in quella opposta. Il "filone Dance" preferito dai Dj Italiani è l'House Music" che seguirà, d'ora in avanti, un percorso tutto suo, fino a diventare un fenomeno esclusivo, di moda... insomma sarà quel fenomeno chiamato "tendenza". I gruppi più rappresentativi di questo genere (anche se agli albori) sono gli S-Express (Theme from S. Express e Superfly guy) e Yazz (con The only way is up e Stand up for your love rights. Diamo uno sguardo all'estero, dove ci arrivani brani interessanti e divertenti come Gimme hope Jo Anna di Eddy Grant, Bamboleo dei Gipsy Kings e fanno ballare brani quali Reckless - Afrika Bambaataa & UB 40, I'm not scared - Eighth Wonder Etienne - Guesch Patti , Whenever you need somebody e Toghether forever - Rick Astley (che fa ancora centro), Ye ke ye ke - Mori Kante, Wonderful life - Black (storico), The way you make me feel - Michael Jackson (tratto da qual magnifico album che è "Bad"), Tomorrow people - Ziggy Marley (proprio lui, il figlio del grande Bob), Domino dancing e Always on my mind - Pet Shop Boys (e il loro successo continua), Need you tonight - INXS, Dance little sister - Terence Trent D'Arby (tratto dall'unico album di successo di T.T. D'arby, dove possiamo ascoltare anche Sign your name, Wishing well, If you let me stay, Rain, Let's go forward... insomma un album imperdibile). Un sound raffinatissimo riscuote molto successo, è quello dei Pasadenas che con due brani conquistano la classifica delle vendite di quest'anno Tribute e Riding on the train. Con leggerezza si inserisce Vanessa Paradis e la sua Joe le taxi, mentre in opposizione troviamo il sound dei Sigue Sigue Sputnik con Success (ascoltare per credere). Conquistano il cuore delle ragazzine i Bros con When will I be famous? e Drop the boy ma soprattutto con il loro fascino. Mentre gli Adventures ci regalano Broken land, due rock-star come Prince e gli Aerosmith strizzano l'occhio alla Dance music con Alphabet street e Rag doll.

1989

E' l'anno della svolta. Infatti i brani Dance che troviamo in classifica sono solo una debole rappresentazione del movimento di "tendenza" House, che sta muovendo le discoteche di tutta Italia. I brani che rappresentano di più questo genere, sono French kiss di Lil Louis e Good life degli Inner City, mentre dall'Italia, con orgoglio, Daniele Davoli sforna Ride on time sotto il nome di Black Box ed è un successo incredibile, anche all'estero. Grazie a questo brano l'Italia riceve una buona dose di credibilità, e ce n'era tanto bisogno (nasce la "Dance made in Italy"). Il panorama Pop-Dance (chiamiamolo cosi') vede protagonista ancora Madonna con Like a prayer e Express yourself, ancora i Simply Red con la bellissima It's only love (scoprendo poi che, in realta, è una cover tratta da un brano di Barry White... che delusione!), i Roxette con The look, Holly Johnson (ex leader dei "Frankie goes to hollywood") con Americanos e Love train, poi, da un gruppo conosciuto soltanto pochi col nome di Coldcut, nasce una stella; la voce del gruppo Lisa Stansfield, raggiunge il successo con This is the right time. Un grande piacere è poter riascoltare la voce di Donna Summer con This time I know it's for real e I don't wanna get hurt, e ritrovare anche quest'anno Claudio Cecchetto all'opera con il suo "pupillo" Jovanotti e la sua Vasco, anche se parallelamente conduce il progetto Gino Latino che riscuote un discreto successo con Welcome. Dal panorama Rock, invece, ci arrivano Lullaby dei Cure e The best di Tina Turner. L'estate del 1989 ci regala un po' di sud-america con i Kaoma, che con la loro Lambada fanno impazzire mezza Italia per poter imparare questo ballo molto... molto erotico, e Papa Winnie che invece ci fà ballare a ritmo di reggae. Dalla Francia un gruppo singolare ci propone una ballata divertente (bello anche il video ambientato nella Marsiglia "violenta"): il brano era Zoubi la mouche e loro i Les Negress Vertes.


Gli Anni '90
1990

Il 1990 segna il confine tra la Dance Music e la House Music. A sua volta, la House music genera altri "filoni" musicali da discoteca, la "Techno" che ha come caratteristica principale sonorità più incisive alle basse frequenze (cassa ritmica, e basso analogico), poi la "Underground", dove incide molto l'influenza funky-soul (forse la più "musicale" dei generi "dance" attuali) e dove c'è maggior consenso e partecipazione da parte delle pop-star e rock-star (che chiedono l'intervendo dei Dj underground più affermati per remixare un loro successo), il genere "Down beat", che ha come caratteristica una ritmica lenta, appunto, e la "Commerciale" che comprende i brani di maggior successo tra tutti gli altri generi appena elencati (per intenderci, quelle programmate di più nelle Radio italiane). La definizione di House Music è comunque ampliata a tutto il fenomeno dance dal '90 in poi, per poter identificare quel tipo di musica Dance fatta in casa. Il fenomeno House Music, quindi, interessa anche i non musicisti, che con l'utilizzo di campionatori e strumenti musicali sempre più sofisticati, sono in grado di comporre brani da discoteca. Ci provano in tanti, ma alla fine bisogna fare i conti con il limite della propria bravura, e il processo di "raffinazione" miete vittime, tanto che nelle classifiche di vendita si nota un calo clamoroso di presenze dei brani da discoteca (forse perché sono spariti anche i 45 giri per lasciare il posto alle "compilation" su CD?).

Comunque i "mostri sacri" non ci lasciano, Madonna continua la sua carriera travolgente piazzando al 6° posto in classifica il brano Vogue, che si ispira ad un nuovo ballo, e al 76° posto con Keep it together, mentre il gruppo più rappresentativo della nuova ondata di musica "Techno" sono gli Snap con The power, Oops up e Cult of snap, seguono i Technotronic con Pump up the jam e Get up. Per quanto riguarda invece la "Downbeat", un gruppo sopra tutti: i Soul II Soul che con A dreams a dream, Get a life e People fanno storia. Segue un remix di un brano anni '80 della Sos Band (Just be good to me) dal titolo Dub be good to me, questa volta sono i Beats international. Il panorama Italiano vede ancora i Black box fare man bassa, con Everybody everybody e I don't know anybody else, ma l'acutezza di un Dj italiano si spinge oltre... Stringendo un'accordo musicale con Orlando Johnson il Dj Stefano Secchi ci regala I say yeah, splendido e indimenticabile. Una bella sorpresa sono i Double Dee che sfoggiano una voce solista di tutto rispetto: Dany . Ed è subito un successo, il brano è Found love. Da sottolineare un nuovo personaggio prodotto da Claudio Cecchetto, questa volta tocca a Fiorello conquistare la classifica con Spiagge. Dall'estero, ci arrivano pochi successi, tra cui I can't stand it dei Twenty 4 Seven, I've been thinking about you dei Londonbeat, All around the world di Lisa Stansfield, Hello Afrika di Dr. Alban, (che rispolvera le sonorità "Afro" degli anni '80) Street tuff dei Double Trouble (quest'ultimo degno rappresentante dell'Hip-House, fusione tra il genere Rap "Hip-Hop" e appunto la "House-Music"). Da segnalare un brano divertente dei Jive Bunny & The mastermixers che come una meteora passano e se ne vanno, ma lasciano un bel ricordo con Swing the mood.

1991

Nelle discoteche si sta vivendo il fenomeno della tendenza, un periodo in cui la discoteca acquista una propria identità, proponendo Dj che suonano uno specifico genere musicale. Ci sono quindi Discoteche che "fanno" House, altre che fanno Underground, altre ancora che fanno Techno (da cui nasce un'altro "sotto-genere" che sarà la Progressive), o che fanno Commerciale, quindi, più importante che mai per il Dee Jay, è scegliere quale tipo di musica proporre, per ottenere il consenso del pubblico da discoteca. Già, perché ora il pubblico da discoteca sa che musica vuole ballare (e ascoltare), e si divide: chi segue locali di moda o di "tendenza" appunto, o locali che invece rimangono legati a canoni più classici. Ma le vendite sono un'altra cosa, anche se in netto calo rispetto agli altri anni, abbiamo comunque delle piacevoli sorprese, soprattutto per quanto riguarda il fenomeno "Commerciale" italiano, dove troviamo ancora i Black Box con un remix di un brano degli Earth Wind & Fire dal titolo Fantasy, la conferma della splendida voce di Double Dee con Dont'you feel, un grande exploit di Dj Herbie alias Dj H. che ci regala I like it, Move your love e Think about, e il battesimo del Dj Francesco Zappalà che con We gotta do it si fa conoscere al grande pubblico, seguono poi Rockin' romance - Joy Salinas, We need freedom - Antico, So hard - L.U.P.O., Everybody - FPI Project (un gruppo che farà parlare di se), Sucker DJ - Dimples D., Muoviti muoviti - Jovanotti, I need you - 49ers (una granze produzione italiana destinata a fare la fortuna di questo gruppo) per finire con Everybody's free (to feel good) di Rozalla . Ri-esplode anche il genere "Downbeat" che con gli Enigma riceve gli onori che merita grazie a Sadeness e Mea culpa, poi i Banderas con This is your life, ancora Lisa Stansfield con Change, e i De La Soul con Ring ring ring. Dall'estero ci arrivano due successi di Christal Waters, uno è Makin Happy e l'altro è Gipsy woman destinato a spopolare durante tutta l'estate, poi Dee-lite con Groove is in the heart e Milli Vanilli con Keep on running.

1992

Nel rispetto di tutti i generi musicali che hanno fatto tendenza, cerchiamo di suddividere i successi di quest'anno in categorie: nella categoria "Techno" abbiamo una splendida riconferma degli Snap che ci regalano un brano memorabile, forse il loro più bel successo Rhythm is a dancer, e, meno popolare ma ugualmente degno di nota Colour of love (anche se si avvicina più al genere "Down-beat"), poi abbiamo Felix con Don't you wan't me, DJ P.C. con Insomniak, Ramirez con Orgasmico, i Phenomania con Whos i s Elvis?, e i Digital boy con This is mutha fker!. Il primo successo piazzatosi bene in classifica, che puo' rappresentare il fenomeno "Progressive" è il rifacimento di Pinocchio dei Pinocchio, che riesce a riprendere la colonna sonora dell'omonimo film, ma con le sonorità tipiche dell'influenza "progressive". Per l'Underground il brano più rappresentativo è sicuramente Pride di Clivilles & Cole . Due brani riscuotono un'incredibile successo nelle discoteche di tendenza (forse per le sonorità usate, ma di estrazione "commerciale"), e sono My body and my soul di Marvin Gardens e It's a fine day degli Opus III. A rappresentare la "Down.beat" in modo superbo, troviamo George Michael con la sua Toofunky. Una riconferma per Madonna, star assoluta del panorama Dance mondiale (e di tutti i tempi) con Erotica e Deeper and deeper, e l'ennesimo successo per il gruppo che ha fatto conoscere questo genere al grande pubblico, i Soul II Soul con Joy. Dal panorama "commerciale" italiano ci arriva ancora una produzione firmata Cecchetto, loro sono gli 883 che con Hanno ucciso l'uomo ragno fanno il "botto", come i Double you (tra l'altro miei concittadini, e scusate se ne vado orgoglioso) che sfornano un remix destinato a far ballare tutta l'Italia e mezzo mondo: Please don't go (cover del successo dei Kc & Sunshine band). Proseguono il loro cammino con We all need love (anche questo un remix di un successo di Dominic Troiano). Funziona bene anche il sound dei Black Machine che piazzano in classifica 4 brani, How gee - Jazz machine - Funky funky people e Movin', seguendo, poi, il destino di ogni "meteora" che si rispetti. Proseguendo nel panorama "commerciale" italiano troviamo ancora i 49ers con Move your feet, ancora il Dj Francesco Zappalà con No way out, il Dj Molella con Revolution, i Co.Ro. con Becouse the night (un'ottimo rifacimento dell'omonimo brano di Patty Smith) e i Datura con Yerba del diablo (che strizzano l'occhio al sound techno). Dall'estero ci arrivano alcune conferme come Dr.Alban con It's my life, e i London Beat con You bring on the sun.

1993

Esplode il fenomeno della musica dance "Commerciale". Cominciando con il Vasco che spiazza tutti con il suo mix "doppio-uso" Gli spari sopra / Delusa, che conquista la vetta della classifica di vendite. Rivive, per la gioa dei suoi fans, soltanto la voce di Freddy Mercury (purtroppo scomparso a causa di una grave malattia), grazie a tecnologie avanazatissime, con il brano Living on my own (2° posto). Esplodono gli Ace of base con All that she wants (3°) e The sign (35°), Haddaway con What is love (5°) e Life (16°), i Culture Beat con Mr. Vain e Got to get it, i nostrani U.S.U.R.A. con Sweat, Open your mind e Tear it up, e Dj Fargetta con Your love e Music. Il mitico Cecchetto ci ripropone due sue creazioni come gli 883 con Sei un mito (6° posto), Nord sud ovest est, Rotta per casa di dio, e Fiorello con Sì o no, San Martino e Puoi, per finire con Jovanotti e la sua Io no. Proseguiamo con i successi Made in Italy: protagonisti sono i Datura con Eternity e Devotion, il Dj Molella con Confusion, gli FPI Project con Come on (and do it), il Dj Stefano Secchi con A brighter day (un rifacimento di un brano di Eros Ramazzotti), e via di seguito con tutte le atre produzioni "commerciali" italiane come Hocus Pocus - Hocus Pocus, Make it right now- Aladino, Crossover - Digital Boy, State of mind - Mephisto People have the power - Bliss Team, Barraca destroy - Steam System, Rotterdam '93 - Dr. D.J. Cerla . Il "resto del mondo" vede ancora una volta Madonna occupare 4 posizioni in classifica, ma non con quel gran successo a cui ci eravamo abituati. I 2 Unlimited ci regalano No limit e Tribal dance, Robin S Show me love e Luv 4 luv, il Dj spagnolo Ramirez Terapia e El gallinero, e Joy Salinas con Hands off e Bip bip, chiudiamo questa carrellata con More and more - Captain Hollywood Project, Dur dur d'etre bebè! - Jordy, Sweet harmony - Beloved, What's up - D.J. Miko, Can't we get enough? - B.G. The Prince Of Rap, Open Sesame - Leila K, The key: the secret - Urban Cookie Collective, per finire con due brani che definire "downbeat" è troppo, comunque, di ritmo più lento sono Informer - Snow, Would I lie to you? - Charles & Eddie.

1994

E' l'anno della Dance "Made in Italy". Con The rhythm of the night Corona fa il giro del mondo, e il suo produttore, il Dj Lee Marrow (che suonava nella discoteca dove ho cominciato a ballare), si conferma come uno dei più bravi produttori Dance italiani della storia. Non dimentichiamoci pero', che dietro il successo di Corona e di altri artisti (come i Double you di Please don't go), c'è l'etichetta discografica "DWA" di Savage, un'artista noto agli appassionati della Dance anni '80 per il grande successo della sua Don't cry tonight. Altri brani italiani comunque, cavalcano le posizioni più alte della classifica delle vendite, brani come Sweet dreams di La Bouche (2° posizione), e il 4° posto di It's a rainy day, che insieme a Think about the way decretano l'anno fortunato di Ice MC, altro artista dell'etichetta DWA. Un'altro personaggio che lavora dietro le quinte è Bortolotti, che con la sua etichetta Media Records, diventa il miglior antagonista di Savage. Suoi i successi dei 49ers quali Move on baby - U got 2 let the music - U & me e Move it up - Cappella. Il resto del panorama Dance "Commerciale" comprende anche i 2 Brothers on the 4th floor con Dreams - Let me be free e Never alone, ancora i Datura con Fade to grey e The 7th allucination, Silvia Coleman con All around the world e Take my breath away, i Da Blitz con Stay with me e Let me be, Einstein Dr. Dj con Automatik sex e Elektrowoman, Moratto con La pastilla del fuego e La fuerza pagana, gli Outher Brothers con Pass the toilet paper - Don't stop (Wiggle wiggle) e La la la hey hey, Ava & Stone con Bye baby e Yeh yoh. Sono, secondo me, i più innovativi Jam & Spoon che con Right in the night e Find me fanno letteralmente sognare.

Come già detto in precedenza, ormai le Discoteche sono diventate luoghi di culto per la moda, e si sperimentano nuovi generi musicali, l'abbigliamento diventa sempre più importante, e la trasgressione sembra aver trovato casa, segnando una definitiva spaccatura con il mondo della Radio. Quello che ascoltiamo in questi anni alla Radio, infatti, non sempre corrisponde a quello che viene suonato dai migliori Dj italiani, o almeno da quei Dj che si sono fatti conoscere proponendo musica di "tendenza". Sono pochi i Dj che riescono a trovare locali dove poter suonare il cosiddetto genere "commerciale" (o "radiofonico" se preferite), comunque, per loro, i dischi da suonare non mancano, come lo dimostra la classifica di vendite di questo 1994, che ci saluta ricordandoci di ballare ancora The rhythm is magic - Marie Claire D'Ubaldo, The summer is magic - Playahitty, Animalaction - Paraje, The mountain of king - Digital Boy, Gam gam - Mauro Pilato & Max Monti, Change - Molella, Saturday night - Whigfield, Bomba - Ramirez, Brothers in the space - Aladino, Short dick man - 20 Fingers, Strange love - Kina, Hymn - Cabballero, Tonight is the night - Le Click, Point of no return - Centory, This time - Fargetta, Drive me crazy - U.S.U.R.A., Look who's talking - Dr. Alban, Return to innocence - Enigma, Get on up - Giorgio Prezioso, Medley - Gipsy Kings, Sex drive - Glam with Pete Burns, Sunshine after the rain - New Atlantic, Go! - Bliss Team, Dance! (If you cannot) - Alter Ego & Daisy Dee, per finire con Wet - JT Company. Una nota di merito (forse andava fatta prima) va a "Radio Dee Jay" e "Radio Italia Network", che con il loro contributo hanno permesso alla musica Dance "non di tendenza" di rimanere a galla.

1995

E' incredibile vedere la classifica del '95 dove i primi venti posti sono tutti occupati da brani Dance. Segna il ritorno della "Down Beat", con l'aggiunta di un nuovo ingrediente (il "Rap"), Gangsta's Paradise di Coolio (1° posto), segue un brano legato ad una pubblicità di una marca di jeans molto famosa, Boombastic di Shaggy (al 2° posto), entrambi molto ballati nelle Discoteche di musica Dance "commerciale". Dal 3° posto in poi comincia l'invasione, con The colour inside (1° posto) e Round and around i Ti.Pi.Cal. si confermano gruppo dell'anno, segue Scatman's world - Scatman John, Missing - Everything But The Girl (remixata molto bene da Dj Todd Terry), Hideaway - De'lacy, Be my lover - La Bouche, Dancing with an angel - Double You (forza paisà), e un'altro incredibile anno di Corona e del suo produttore, il Dj Lee Marrow, che con Baby baby - Try me out e I don't wanna be a star non conquistano la vetta, ma si piazzano tutti e tre nei primi venti brani più venduti del 1995. Seguono ancora All I need is love - Indiana, Your loving arms - Billie Ray Martin, Lick it - 20 Fingers, Me and you - Alexia & Double You (ennesimo centro dell'etichetta DWA), Angel - Jam & Spoon, Wrap me up - Alex Party, Infinity - U.S.U.R.A./Datura e un fantastico rifacimento del famoso brano dei Bee Gees Stayin' alive da parte di N-Trance. Continua il successo dell'etichetta DWA che ci regala i Netzwerk, un gruppo composto da Dj toscani, che realizzano due tra i più bei brani della "Dance Made in Italy" di questi ultimi anni: Memories e Passion. Continua il successo dei Da Blitz con Movin' on e Take me back, e dei Bliss Team Hold on to love e U make me cry, anche loro simboli della Dance "italiana" di questi ultimi anni. La classifica prosegue con tantissimi brani Dance, e cerchiamo di citare i più importanti: Angeli domini - Datura, Space cowboy - Jamiroquai (un'artista che sembra far parte del mondo Dance anni '90, ma destinato a diventare un punto di riferimento per gli amanti del "Funky" in puro stile anni '70), Two can play that game - Bobby Brown, The power to move ya - Ziggy Marley (ciao pa'), Nowhere land - Club House & Carl, 3 is family - Dawson,Dana, Feel it - J.T. Company (secondo me, ancora adesso, uno dei brani più belli della Dance anni '90, grazie al Dj Joe T. Vanelli produttore appunto dei J.T. Company), Midnight - Fargetta (che zitto zitto sforna un grandissimo pezzo... ascoltare per credere) Tell me the way - Cappella, Spaceman - U.S.U.R.A., Zombie - A.D.A.M. & Amy, Eternally - Quadran, Boom boom boom - Outhere Brothers, The bomb - The bucketheads, Quiero volar/I wanna fly - G.E.M., Wonder - DJ Cerla & Moratto, doppio successo per Taleesa con Let me be e Burning up, ancora il Dj Molella con Originale radicale musicale, per chiudere con Shimmy shake - 740 Boyz & 2 In A Room sulle orme dei Oothere Brothers. Chiuderei salutando una grande artista che lascia definitivamente il mondo della Dance (che gli ha regalato molte soddisfazioni), per entrare di prepotenza in quello molto più vasto (e redditizio) di "Sanremo" e della musica leggera italiana... ciao Ivana Spagna.

1996

Da troppo tempo ormai i colossi delle Radio-Network bombardano gli ascoltatori con programmi fatti su misura per il pubblico "da discoteca", e chi vuol fare soldi vendendo dischi non può certo lasciarsi scappare un'occasione del genere. Fu cosi che il 1996 diventò l'anno del ritorno di quei Dj che fino a quel momento avevano seguito il fenomeno "di tendenza", tornando alla grande, con produzioni discografiche di tutto rispetto. Anzi, posso affermare con certezza, che i brani di seguito elencati sono quanto di più bello ci si potesse aspettare dalla fusione tra le sonorità di "tendenza" (in questo caso provenienti dalla "progressive") e quelle della musica Dance "commerciale" del momento. Vi basti solo sapere che questi brani sono stati ascoltati dal Giappone agli Stati Uniti (addirittura uno di questi fu inserito nella colonna sonora del telefilm "Baywatch"), e sono stati creati da un Dj italiano. Grazie Robert Miles per averci fatto ascoltare e ballare Children, Fable e One and one. Grazie anche al Dj Mauro Picotto che sotto la firma R.A.F. by Picotto ci regala Ocean Whispers, Bakerloo simphony e Angel's simphony. Grazie al Dj Gigi D'Agostino per la collaborazione con Picotto in Angel's simphony, e per le sue Gigi's Violin e New year's day. Grazie, infine, anche a Dj Dado che con X-files e Metropolis si inserisce tra i grandi di questo 1996. Non per demeriti, ma perché purtroppo hanno piazzato solo un brano in classifica, va un riconoscimento speciale al Dj Mario Più per il suo successo Dedicated, e al Dj Roland Brant per la bellissima Hyperspace (ciao Roland!). Il grande abbraccio della musica di "tendenza" alla musica "commerciale" continua con Profondo rosso - Flexter, Encore une fois - Sash!, Seven days and one week - BBE (grande Emanuel Top!), Clap on top of me - M.U.T.E., e Sky plus - Nylon Moon . Un grande ritorno anche del "Down beat", che prosegue "influenzata" in modo positivo dal filone Rap, con i Fugees, e le loro Killing me softly, Ready or not e No woman no cry ridanno una manciata di gloria a questo genere che sembrava come dimenticato. Di supporto arrivano anche Bohemian rhapsody - Braids, Fastlove - George Michael, California love - 2Pac e What's love got to do with it di Warren G.

Mentre in Italia si sta ancora sperimentando questo genere, ecco spuntare gli Articolo 31 con Tranqi funky, indicando il percorso a chi verrà dopo di loro. Tralascio appositamente il discorso sui fenomeni Take That e Spice girls, che nulla hanno a che vedere con il movimento Dance (mentre invece hanno tutto da condividere con il "mondo" capitalista-spremi-limoni-arraffa-oggi-che-è-meglio-di-domani), si riconferma idolo per gli amanti dello stile anni '70 Jamiroquai con Cosmic girl e Virtual insanity. In Italia esplode un'altra distribuzione DWA, ed anche lei è una "del paese mio" (La Spezia): la grande voce di Alexia esplode con Number One e Summer is crazy, mentre ci arrivano segnali di vita anche da parte dei Datura con Voodoo believe, dai Ti.Pi.Cal. con It hurt e Why me, e dai Da Blitz con I believe. Dall'estero ci arrivano i Livin' Joy con le ballatissime Don't stop movin' e Follow the rules, Tori Amos con Professional widow, Boris Dlugosh con Keep pushing, e solamente la voce (ci mancherebbe altro) di Bob Marley, che rivive grazie alle moderne tecnologie, per poter farci ballare What goes around comes around. Riapriamo una parentesi a favore dei Dj produttori discografici con Molella e la sua invenzione Gala con Freed from desire, al Dj Franko Moiraghi e la sua Feel my body, e il Dj Todd Terry con un rifacimento anni '70 dal titolo Keep on jumpin'. Da suonare e ballare anche Killing me softly - Regina, Make the world go round - Sandy B, So in love with you - Duke, Don't worry - Clutch, e Running in real time di T-Move Experience un'ennesima grande produzione toscana.

1997

Un'anno di conferme, e di sorprese, questo 1997 ci regala grandi emozioni, e molti brani da ballare e ri-ascoltare. Il primo posto in classifica è occupato da Puff Daddy & Faith Evans che re-arrangia magistralmente un brano dei Police (forse il più bello) Every breath you take, re-intitolandolo I'll be missing you, "cuocendolo" a ritmo lento e con un pizzico di Ra", sfornando uno dei più ballati "down beat" della storia. Ancora un Dj, ancora italiano... che ci volete fare... siamo i migliori! il Dj Molella rilancia e vince ancora con la sua produzione Gala, guadagnandosi la 2° posizione con Come into my life e la 4° con Let a boy cry. Grande sorpresa dell'anno sono gli Aqua che impazzano con Barbie Girl al 3° posto, la spagnola Paradisio con Bailando e Vamos a la discoteca, l'argentino Ricky Martin con Maria (un dos tres... un-passito-bailante mariaaaa!) e, per toglierci subito il dente, 2 the night - Fuertezza, Belo horizonti - Heartist, El talisman di Rosana e Tic tic tac dei Los Locos (quelli della Macarena), che danno un sapore decisamente estivo a questa classifica. Ma, secondo me, gruppo dell'anno sono i Daft Punk, che non so come, riescono a dare nuova linfa alla musica da discoteca. Geniali e francesi, ci regalano Around the world e Da funk, che fanno parte di un'ellepì sonoricamente all'avanguardia, con brani arrangiati in modo strepitoso. In Italia sfondano Simone Jay con Wanna b like a man e Midnight, Dj Dado con Coming back e Revenge, e, da un'unica firma (conosco solo il cognome: Verde - ma complimenti lo stesso) nascono i Blackwood con The ride on the rhythm, My love for you, I am e i Chase con Obsession e Stay with me. Altro materiale italiano, ma soprattutto conferme per artisti già affermati sono Alexia Uh la la la (viva La Spezia), Robert Miles con Freedom, i 49ers con Baby I'm yours, il Dj Molella & Phil Jay con It's a real world, ancora i Ti.Pi.Cal. con Hidden passion e i Datura con The sign, per finire con Alex Party Simple thing, e U.S.U.R.A. con Open your mind '97.

Scalano le classifiche di vendita anche due famosissimi Dj italiani di "tendenza" quali Mario Più che si avvale della preziosa collaborazione di un'altro Dj affermato come Mauro Picotto, sfornando No name, e il bellissimo, abbronzatissimo, biondissimo, bravissimo (...è di La Spezia anche lui) Dj Ricky le Roy con la sua First Mission (ciao Ricky). Vanno citati per dovere di cronaca, Discotheque degli U2, Space up your life delle Spice Girls, Everybody dei Backstreet Boys (i nuovi Take That), Man in black di Will Smith, Don't cry for me Argentina di Madonna, Thumbthumping dei Chumbawamba, Breathe dei Prodigy, Alright di Jamiroquai, Laura non c'è di Nek e La primavera di Marina Rei, tutti brani non propriamente Dance nello stile anni '90 (forse pop-dance, come succedeva a metà anni '80), ma che comunque ci hanno fatto ballare, vuoi perché non se ne poteva fare a meno (visto il "bombardamento" a cui eravamo sottoposti), vuoi per una componente "cinematografica" (il caso di Madonna e Will Smith), sono comunque protagonisti di questo 1997. Mi dimenticavo del 7° posto occupato dalla stranissima ma ballissima From disco to disco di Whirlpool Productions, e di tutti gli altri brani che completano questa carrellata sul '97, come Free - Ultra Naté, It's like that - Run DMC Vs. Jason Nevins, Stay - Sash (intelligente accostamento tra un cantato melodico alle dure sonorità "progressive"), Da ya think I'm sexy - N-Trance & Rod Stewart, Disco fever - Carl & Music Mind, Spiller from Rio - Laguna, What's up daddy - Skuba, Falling in & out of love - Bob Marley (che rivive ancora grazie ai "campionatori"... li avrà usati anche Gesù per far parlare Lazzaro?), Beach ball - Nalin & Kane, Oh what a life - Gloria Gaynor (... toh ! Chi si risente!) e Breakout - Jimmy Cliff.

1998

Ci aiutano a vivere un'estate spensierata (dimenticando Maldini e la sua malattia... come quale ?... la stessa di Sacchi: la "Baggio-nite"... della serie che mi hanno fatto odiare il calcio a tal punto che non lo guardo più)... dov'eravamo rimasti? Ah, dicevamo dei successi estivi di Ricky Martin La copa de la vida, dei Los Umbrellos con No tengo dinero, Dario G. con Carnaval de Paris, Another star - Coimbra e di Paradisio con Bandolero. Continuano le produzioni discografiche di Dj italiani, il più prolifico è Gigi D'Agostino con Elisir - Cuba Libre e More gin lemon (un'evidente un'appassionato di cocktail), Molella con With this ring let me go (bellissimo rifacimento di Let me go degli Heaven 17) e le sue due produzioni Gala con Suddenly e Soundlovers con Surrender, Dj Dado con Give me love e Ready or not, Mario Più con All i need e Sexy rhythm, Mario Fargetta che produce i Temperer con i due successi Feel it e If you buy this records, infine Dj Ottomix che produce i Becon Popper con Free. Dall'estero possiamo apprezzare le produzioni di altri Dj come Sash! con Mysterious times - Move mania e La primavera, poi il Dj Mousse T con Horny '98, Ralphi Rosario con Take me up, David Morales con Needin' you per conludere con Novy vs Eniac e Superstar. Dal panorama pop-dance ci arrivano Life - Des'ree, Frozen - Madonna, Outside - George Michael, Deeper underground - Jamiroquai (ormai passato tra i grandi della musica pop-dance), Crush - Jennifer Paige, Gettin' jiggy wit it - Will Smith. Per il genere "Down beat-rap", degni rappresentanti sono i brani Ghetto supastar - Pras Michel f. ODB, The boy is mine - Brandy & Monica, Everything's gonna be alright - Sweetbox.

La Dance "commerciale" di casa nostra vive un buon momento come lo dimostrano personaggi come Neja con Restless e Shock, Alexia con Gimme love e The music i like, i Blackwood con Peace e Friday night, gli X-treme con Love song, Gaya con It's love, Simone Jay con Luv thang, i Ti.Pi.Cal. (destinati a sciogliersi nel 1999), i Fifty fifty con Tonight I'm dreaming, e Nina con I'm so excited, riceve anche il battesimo da parte del pubblico delle discoteche un'artista destinato a diventare una grossa sorpresa tra i giovani di Sanremo '99, Alex Britti con Solo una volta. Ci accompagnano e ci fanno ballare durante il 1988 anche Music sounds better with you - Stardust, Doctor Jones e My oh my degli Aqua (ormai diventati un vero e proprio fenomeno Dance), We like to party e Up and down dei Vengaboys (io la definisco musica da aerobica... ascoltatela e poi ditemi), Looking for love e If we try per Karen Ramirez, King of my castle - Wamdue Project, Hablame luna - Basic Connection, Bamboogie - Bamboo (abile rifacimento di Get down tonight dei Kc & Sunshine band), Lararari (canzone felice) - Santos & Sabino, On the top of the world - Diva Surprise, Singin' in my mind - Boys R Us, Where you are - Rahsaan Patterson, Found a cure - Ultra Naté e l'unico vero rappresentante del fenomeno musicale di "tendenza", e cioè Storm di Storm .

Termina qui il nostro viaggio in attesa di passare in rassegna anche il 1999. Spero di avervi fatto ricordare qualche bel momento, e di aver stimolato la vostra curiosità, magari solamente per andare a ripescare un disco e poterlo riascoltare. Non mi piace definirmi un "conservatore della musica", ma sono sicuro che ricordare, riascoltare o riballare un bel disco fa sempre bene allo spirito, perche... un bel disco rimane tale, nonostante il tempo possa tradire qualche suono un po' antico. C'è chi comunque, leggendo tutti questi titoli, non ne riesca a ricordare neanche uno; allora vi consiglio di prendere in considerazione l'anno con i ricordi più belli e andare a colpo sicuro. Prendete carta e penna, segnatevi tutti i brani evidenziati dal sottoscritto, e andate alla più vicina bancarella di dischi usati. Occhio ai prezzi però, molti brani da discoteca sono considerati da "collezione" e potrebbero costarvi intorno alle 100.000 lire. Non disperatevi, io sono riuscito a trovare mix originali usati a circa 3.000 (basta trovare uno che vende dischi come se fossero solo plastica... gh gh gh!). Vi saluto con un paio di interrogativi che mi assillano.

1) I nostri genitori ballano e si divertono ancora, ma noi, alla loro età, ce la faremo ancora? 2) Di tutti quelli che, come me, sono diventati Dj, chi sarà il primo a diventare completamente sordo?

E per finire, un momento di riflessione per i più grandi: se non si spiegano le ragioni di un divieto in modo intelligente, proibire equivale a incuriosire!

Un abbraccio a tutti i malati di "cassa micidiale" e... ah!, se passate in prossimità di La Spezia (ridente cittadina Ligure, racchiusa tra Lerici e Portovenere... scusate se è poco), sintonizzatevi su Radio Studio 3 (96,2 Fm), se lo fate di sabato o domenica pomeriggio potrete ascoltarvi le ultime novità dance "commerciali"... e la mia splendida voce : - )

1999

Benvenuti nel terzo millennio. Ve lo giuro... avrei voluto cominciare con un'altra frase (ormai la parola "millennio" mi fa venire la nausea), ma evidentemente questo è il modo ufficiale per salutare l'anno 2000. Ma riprendiamo da dove ho lasciato e cioè dal 1999.

Prima di cominciare vorrei salutare e ringraziare il Team di HitParadeItalia, per l'ospitalità e il riguardo che mi ha dimostrato, e per aver permesso, ad un modesto Dj come me, di aprire una finestra tra il meraviglioso mondo di Internet e il mare di passione verso la musica da discoteca che bagna la mia anima. Grazie a tutti, anche per l'amicizia che avete saputo dimostrare in quelle rare occasioni in cui abbiamo "parlato" un po piu' di noi, tutto questo è servito a rafforzare un rapporto già consolidato dalla sana passione verso la musica, e a darci la voglia di regalare ai nostri "navigatori" un sito sempre piu' bello e interessante da "sfogliare".

E' proprio vero che il vino più invecchia e più è buono... che c'entra? Se vi dico che è buona come il pane il paragone non regge, perché il pane dopo qualche giorno diventa duro come un sasso. Sto cercando di introdurre Cher (che fatica) incontrastata regina del panorama Dance '99, con 3 hit in classifica che nascono tutte in versione MIX, adatte cioè ad essere suonate nelle discoteche. Sto parlando di Believe (3° posto), Strong enough (84° posto) e Dov'è l'amore (74° posto). Il "re" del 1999 è invece un piccolo uomo, di colore, con i baffetti, tutto vestito di bianco... a primo impatto l'ho scambiato per Kid Creole, e mentre ascoltavo il suo brano sono rimasto incantato da come si amalgamavano bene un "campionamento" di Mambo ed una base Dance... così bene da farmene subito innamorare. Non mi sbagliavo, perché Mambo n°5 è stato uno dei dischi piu' ballati del 1999, grazie alla mente geniale di Lou Bega. L'altezza quindi, come venne dimostrato (se mai ce ne fosse stato bisogno), non è un fattore determinante per il successo di un musicista, come lo ha dimostrato anche Emilia, descrivendoci il mondo visto dai suoi occhi: Big big world, un altro grande successo Dance del 1999.

Ma l'Italia dov'è? Il Bel Paese sembra dormire sugli allori, ma all'improvviso esplode una vera "bomba atomica musicale". Tre Dj torinesi, già famosi negli anni 90 grazie alle loro fortunate produzioni Dance, diventano il gruppo musicale Dance piu' apprezzato nel mondo... e il mondo intero balla sulle note dell'indimenticabile Blue (da ba dee). Gli Eiffel 65 dimostrano (se mai ce ne fosse stato bisogno) che noi in Italia sappiamo far divertire, e lo facciamo bene... (scusate il doppio senso). Gli Eiffel 65 a cavallo tra il 1999 e il 2000 piazzano un'altra grande Hit: Move your body, permettendo a questi geniali ragazzi italiani di sfornare il loro primo album. Una nota di merito va anche al regista dei loro video-musicali, che ha una pensata geniale: quella di inventare tanti piccoli alieni blu che ballano al ritmo dei successi degli Eiffel 65. Un successo anhe i 2 video. Ma a puntare su pupazzi virtuali o di stoffa che siano, sono anche gli ideatori del video della Levis (nota marca di Jeans), con quel simpatico pupazzo (di nome Eric) che balla sulle note di un brano destinato a diventare una hit dance: Flat beat (Mr. Oizo). Ma non dimentichiamoci pero' che a remixare per l'Europa questo brano (e cioè a renderlo adatto alle discoteche) fu il nostro grande Dj Molella.

Riesplode Alexia con la sua Goodbye, e ricevono gli onori per un altro successo i Vengaboys, ricercati in tutta Europa per le loro esibizioni live, sempre cariche di energia, come dimostra il video del loro secondo grande successo Boom, boom, boom boom. Rimanendo in tema di belle donne, ancora adesso invidio il noto rapper Puff Daddy per la compagna che si è scelto: Jennifer Lopez. A parte le sue doti fisiche , ben visibili agli occhi di tutti, dimostra di avere talento musicale da vendere, piazzando due hit, If you had my love e Waiting for tonight. Continuando l'esame della classifica del 1999 ci imbattiamo nel grande ritorno di Jamiroquai, che con Canned heat dimostra come la Dance degli anni 70 è dura da uccidere. Chi "uccide" metaforicamente la musica da discoteca sono invece i Cartoons, che puntano piuttosto all'immagine a scapito della creatività musicale, con la loro Doo Dah, comunque rimanendo un brano ballatissimo nelle discoteche (d'altronde in discoteca ci si va per ballare... o no?), anche se, secondo me, prendere spunto da chi ci ha preceduto non è una cosa da condannare categoricamente (specialmente in questo caso). E' proprio grazie alle origini che certa gente fa fortuna, soprattutto quando le origini sono un papà di nome Julio Iglesias. Enrique Iglesias, diventa, grazie anche alla sua bellezza, il ballerino da indiviare, il conquistatore che ognuno ha dentro, ma soprattutto ci permette grazie ai suoi successi di divertirci al ritmo latino piu' innovativo degli anni '90: Bailamos e The rythm divine sono i suoi due piu' grandi successi. Altro protagonista della latin-house di fine anni '90 è sicuramente Ricky Martin, che continua la sua ascesa verso l'immortalità con Livin' la vida loca.

Ritorniamo a bomba sull'Italia, perché dopo gli Eiffel 65, un altro personaggio Dance è destinato a far parlare di sé in tutto il mondo, ed anche questa volta è un Dj: Giorgio Prezioso. La sua Tell me why diventa il brano più ballato nelle discoteche, e più suonato dalle Radio durante tutta l'estate del 1999. Un altro Dj italiano con orizzonti piu' europei, viene soprannominato il "Giuseppe Verdi" degli anni '90, grazie alla sua inesauribile "vena" musicale (non ricordo neanch'io quanti dischi abbia fatto), ma il bello è che la maggior parte delle sue composizioni sono dei veri e propri pezzi di bravura. In questo caso Gigi D'Agostino sfoggia il suo genio, campionando tre secondi di un brano anni '80 ("What you do it" degli Stretch) reinventando Bla bla bla, il brano più bello e senza senso che mi sia mai capitato di suonare. E' ancora Molella a dimostrare la sua bravura come produttore e remixer, prendendosi una grossa responsabilità: quella di remixare il brano di Vasco Rossi: Rewind, dimostrando non solo di essere all'altezza ma di superare anche le aspettative. Una citazione per Vasco Rossi, un mio grande idolo: da Albachiara a Rewind il cammino musicale di Vasco mi ha indicato la strada nei momenti più difficili... Grazie Vasco! Mi lascio sempre un po' andare... scusate !


Gli Anni 2000
2000

Il 2000 è volato, accelerando ai nastri di partenza per arrivare molto stanco e sfinito alla celebrazione del suo finale (pero' ... mi somiglia molto questo 2000). Non è stato un'anno col "botto" per quello che riguarda la musica da discoteca, ma se non altro abbiamo avuto la conferma che l'House è tornata alla grande... e siamo solo agli inizi. Un noto Dj "House" di fama internazionale (Mousse T) riesce a dare nuova giovinezza al buon vecchio Tom Jones con il remix di Sex Bomb (credevo fosse un Tony Dallara d'importazione... e invece ha superato in grinta e stile le migliori voci del panorama House internazionale).

Raffinati e indiscutibili trascinatori i Dj House francesi alzano la voce con Lady Modjo (un brano meraviglioso), e noi Italiani? Scopriamo con molto entusiasmo Spiller, un Dj veneziano Doc che fa ballare nei "Club House" di tutto il mondo, la sua Groove Jet. Scommetto che sarà un 2001 pieno zeppo di hit "House", ne sono piu' che certo. Rimanendo in territorio italiano non possiamo fare a meno di citare Paola e Chiara, che con Vamos a bailar ci fanno capire quanto sia bello imparare il testo di una canzone in così poco tempo. Grande conferma per gli Eiffel 65 che oltre a remixare brani per Piero Pelù (Toro Loco) e i Bloodhoudgang (The bad Touch), scalano le classifiche di tutto il mondo con Too much of heaven e Move your body... per loro il sogno si è avverato.

All'interno dei confini ci fa impazzire Billy More con Up & Down, che abbinato a Crime of passion dei Bamble B (rifacimento dell'omonimo brano di Mike Oldfield) e a My Hearts goes boom dei French Affair (importato) garantiscono una pista piena e festosa a qualsiasi Dj. Chi invece mantiene viva la musica da discoteca che piace tanto al sottoscritto sono Prezioso con Let me stay ed Emergency, Gigi D'agostino con il suo album TECHNOFES (dove è contenuta la versione remix - tanto attesa - di L'Amour Toujour) e il grande Mauro Picotto con la sua Komodo: provate ad ascoltarle e capirete perché amo questi artisti, arrangiamenti grintosi e suono pulito!

Analizziamo la nostra classifica con i brani che hanno fatto parte del repertorio musicale del preascolto (i brani che dovrebbero "scaldare" la pista di un Dj), mi riferisco a Freestyler di Boomfunk Mc'S che portano un'ondata d'aria nuova con il loro techno-rap molto molto aggressivo, a Madonna con Music che ci regala un'album curato e arrangiato come solo lei sa fare (anche se ci mette lo zampino un certo William Orbit), i Sonique con I feels so good che trovano il successo spingendo al limite groove, acid-jazz e melodie trance.

Chi rimane legato al funky e al soul, regalandoci pezzi di bravura che difficilmente dimenticheremo sono Whitney Houston & George Michael con If I told you that: non so chi l'ha scritta ma, mai frase fu più azzeccata: "La strada dell'eccesso porta al palazzo della saggezza", perché se di saggezza musicale stiamo parlando Whitney Huston e George Michael ne hanno da vendere (nonostante l'opinione pubblica li abbia già giudicati e catalogati per i loro "vizietti").

Chi è bella, angelica, statuaria, affascinante (insomma ho un debole per lei), con una voce da far invidia al cugino di Stevie Wonder è Anastacia. La sua I'm outta love dimostra al mondo intero che "anche se le note sono sette, volendo, la musica si puo' ancora fare". Con Caught out there (Kelis) e Seven days (David Craig) abbiamo la dimostrazione di quanto musicalmente il popolo di colore possa regalare al resto del mondo. Il problema è che nel resto del mondo sono in pochi a capirlo e a mettere in pratica questi insegnamenti... e credetemi non vuole essere un'accusa alla musica italiana ... ma quando sento Musica dei Gemelli Diversi (rifacimento discutibile di Paris Latino dei Bandolero), Ti amo ti amo di Alexia (scusa Alexia) e La mossa del Giaguaro del Piotta ... mi capite vero !!! E allora rifacciamoci le orecchie (ma anche gli occhi) con Let's get loud di Jennifer Lopez. Se poi invece vogliamo fare un bel po' di casino, preparate il volume a "chiodo" e caricate il CD dei fantastici Blink 182, saltando sulle note di What's my age again, All the small things e Adam's song, della serie "abbassiamo i vicini che danno noia al volume"...

Per quello che riguarda il 2000 è tutto, vi aspetto per un 2001 bello "carico-carico" di energia e di musica che fa ballare. Un grosso ciao e ancora grazie per aver letto fino qui.

2001

2001... da ragazzo pensavo di arrivarci seduto sopra un'astronave (crescendo a panini e "spazio 1999" e "2001 odissea nello spazio" cos'altro mi potevo immaginare?), e invece sono solo più vecchio... ma non mi lascio vincere dal tempo, cerco di mantenermi giovane nell'animo, frequentando (da perfetto inossidabile Dj) uno degli ambienti di aggregazione più frequentati di quest'ultimo decennio (escludendo forse lo stadio): la discoteca.

Ed eccoci qui a riascoltare con la memoria, tutti i successi "dance" del 2001. Come fai? direte voi… non lo so ma pensate quanto spazio del mio cervello è occupato da suoni e immagini di copertine di dischi mix ...e questo è l'unico modo che conosco per mettere a frutto questa "banca dati". A proposito prima di cominciare vorrei ringraziare tutti i visitatori del nostro sito che mi hanno scritto per complimentarsi con me o per criticare la "leggerezza" con cui ho affrontato il tema. Ci tengo a sottolineare che con queste mie pagine non voglio assolutamente dare l'impressione del "saputello" ma, come ho scritto sopra, cerco solo di mettere i miei ricordi sul foglio "elettronico", e chissà che qualcuno non torni a mandarmi una e-mail condividendo con me i bei ricordi che questi brani ci hanno regalato.

E dopo questo cappello introduttivo… o elmetto… come volete voi… passiamo in rassegna il 2001 a passo di fanfara… fiato alle trombe. Però ditemi la verità, a chi non è venuta un po' di voglia vedendo Kylie Minogue nel video di Can't get you out of my head ...aaah le donne! Decisamente meritata la pole position per questo 2001 a lei, per la sua bravura, bellezza e caparbietà (non dimentichiamo da quanto tempo è sulla scena "dance" senza aver mai raggiunto questo traguardo).

Alla posizione n. 15 ritroviamo il sound '70 di Sheila & B Devotion ("Spacer") sapientemente riadattata ai nostri giorni dagli Alcazar che la trasformano in Crying at the discoteque (piangere in discoteca, però… che tristezza di titolo!). Numero 19 per lo zio Albertino e quel geniaccio di Gigi D'agostino che buttando giù due righe (ooops) di testo riescono (con Super) a dar vita ad un "gioca jouer anni 2000" (vedi Claudio Cecchetto).

Al numero 34 il mio preferito: dalla Francia arriva quasi in sordina Starlight dei Superman Lovers un brano House elegante, semplice ed efficace, che non fa storcere il naso a nessuno (escludend i techno-maniaci). Nell'estate 2001 assisto ad un fenomeno assurdo… come riuscire con una pubblicità di patatine ad aumentare le vendite di un disco… miracoli dei mass-media (o delle patatine): al n.44 Salta dei King Africa che fa letteralmente saltare i ragazzi in pista (anche se personalmente odio questo disco… solo per il fatto che nella side B c'è "Bomba")... Meno male che la natura ha creato Jamiroquai: ogni volta che lo sento sconfino nel misticismo… Little L alla posizione n.46 non fa altro che confermare (se mai ce ne fosse stato bisogno) l'altezza artistica di questo "piccolo grande uomo".

Ora lasciate che vi racconti una cosa… dovete sapere che ho cominciato a ballare in una discoteca vicino al mio paese (era l'83), e il padrone del locale oltre ad essere il proprietario del mio portafoglio (ma solo nelle domeniche pomeriggio), era (ed è) il papà di un ragazzo che ho avuto la fortuna di conoscere: Alex Neri. Il caro Ale insieme ad un altro "grande" Marco Baroni (… baciamo le mani) hanno agguantato due ragazzi della nostra "italia baciata dal sole" e un ragazzo australiano di incredibile snodabilità (da vedere sul palco per credere). Il progetto che nasce porta il nome di Planet Funk, purtroppo posso citare solamente un brano del loro meraviglioso e strepitoso album… noi usiamo dire che loro "sono avanti"... Sono una sapiente guida nel labirinto delle sonorità House "made in Italy". Hanno la ricetta segreta, e non la rivelano a nessuno. Non possiamo fare altro che ascoltare estasiati, ballare e volare sulle le note di Inside all the people alla n.56, ma destinata a fare storia.

La Dance made in Italy continua a funzionare, grazie alle mani espertissime del remixer-producer Dj Molella che sforna un remix di grande impatto: Vasco Rossi - Ti prendo e ti porto via (n.59). Anche se non si può più parlare di down tempo, nelle discoteche continua a funzionare quel genere pop-dance lento (inferiore ai 120 BPM), possiamo affermare che oltre ad essere stra-ballato è ottima anche da ascoltare: Not that kind di Anastacia (posizione n.63). Alla posizione n.72 vediamo il ritorno di French Affair con Sexy che fa solo il suo dovere (far ballare) ma niente più.

Tornando al discorso del down-tempo non posso tralasciare la n.78 Bootylicious - Destiny's Child e la n. 79 Butterfly - Crazy town… mai pezzi così lenti hanno dato tanta carica! Con i brividi e una lacrima di nostalgia accolgo il ritorno di un gruppo che si è insidiato nelle vie del mio cuore senza mai trovare la strada per uscirne: i Depeche Mode… vi dice niente? Freelove alla n.82 è semplicemente un'inno all'amore (e andrebbe suonata via satellite alle orecchie di mezzo mondo arabo e mezzo mondo americano… l'altra metà lo sa già) mentre con I feel loved alla numero 99 ci immergono nel loro sogno musicale (remixato da Danny Tenaglia)… loro possono dire di sentirsi amati perché chi li ascolta li ama davvero. Ma come sono romantico…

Mi sento un cuore grande come quello nel video di Roger Sanchez, Another chance (n.83) colpisce subito per la sua semplicità ed eleganza e questo binomio sembra essere il biglietto vincente per l'house Music del terzo millennio. Rimanendo in tema d'amore, alla n.94 L'amour toujours di Gigi D'Agostino si rivela una gradita sorpresa. Niente più cassa dritta e basso in levare ma… via la cassa e basso sequencer anni '80. Al primo ascolto non l'ho capito, ma poi gli ho dato ragione… a parte che lui ha la posizione per avere sempre ragione, ma è caratteristico dei "geni" non essere capiti al volo… Gigi spolvera ogni dubbio e si aggiudica la nomina del "Giuseppe Verdi" dei Dj.

Alla posizione n.100 non mi sembra vero, ma ci sono gli Eiffel 65 con Back in time (forse stanno ancora festeggiando il successo mondiale di "Blue"… e come li invidio!). Ok abbiamo finito…. Be non è stato forse un grande anno per la musica da discoteca ma le pause di riflessione servono, e di solito precedono sempre qualcosa di buono. Cìàò.

2002

2002: un'anno che comunque lo leggi va sempre bene (da sinistra a destra o da destra a sinistra... un po' come viaggia l'Italia). Perciò, tanto per cambiare, questa volta passiamo in rassegna la classifica partendo dal basso.

Alla posizione 98 troviamo un tentativo ottimamente riuscito (all'estero ci insegnano gruppi come "St.Germain") di fondere "Jazz & House": It don't mean a thing - Gabin. Impossibile rimanere fermi.

Le posizioni più basse sono occupate dalla Dance "Made in Italy" che sembra aver perso la propria vena produttiva. Gabri Ponte (ex Eiffel65) si lancia in un progetto solitario che porta il suo nome: Time to rock e Got to get (parti di un solito disco mix) danno il battesimo della pista a questa sua nuova avventura "solitaria". Ci vengono riproposti in versione "2002" Like a prayer - Madhouse (celebre brano di Madonna) e Children - 4 Clubbers (precedente successo di Robert Miles). Se la prima denota il limite della versione originale (un vuoto ritmico con solo la voce che dura qualche minuto) il remix di Children dà veramente nuova linfa all'originale. Suoni techno e maggiore carica sul giro di piano bastano per "far saltare" in aria la pista.

La vera novità e Dj Ross con Dreamland che rende onore alla "Dance Made in Italy", mentre successi come Datura - Will be the one e Alcazar con Sexual guarantee danno ancora più lustro a due nomi blasonati del panorama Dance mondiale. La House Music è tornata alla grande, e senza grosse sorprese ci troviamo a ballare i groove dei primi anni '90 alternati da momenti melodici (si arriva perfino ad ascoltare la chitarra di Carlos Santana) a momenti "Hard House"... il confine tra House e Techno non è mai stato così vicino, e d'altronde è la fusione musicale più ovvia di questo decennio).

Se vogliamo ascoltare o ballare "House Music" non possiamo perderci Point of view di DB Boulevard (una favola in musica), Murder on the dancefloor di Sophie Ellis Bextor (la cantante lanciata dal Dj veneziano Spiller) - Shined on me - Praise Cats (assolutamente irresistibile) Dove - Moony (vale tanta voce quanto pesa), ma se vogliamo riascoltare il feeling anni '70 c'è solo una persona da scegliere: Jamiroquai con Love foolosophy. Attenzione perché i prossimi tre brani rappresentano 3 perle: assolutamente i brani più rappresentativi di questo 2002. La prima perla è Another brick in the wall - Pink Coffee ... sì proprio il famosissimo brano dei Pink Floyd... proprio per questo difficilissimo da "ritoccare". Io avrei avuto una paura fottuta di rovinare un brano storico dei colossali-mastodontici-padreterni "Pink Floyd"... e invece il Dj Federico Scavo trova il coraggio e riesce e superare le critiche di chiunque si trovi ad ascoltare e ballare questo remix. Salutando Federico (siamo Dj nella solita discoteca) e rimanendo in tema di conoscenze… vi presento i Planet Funk? Vi ricordate Alex Neri, Marco Baroni... un altro brano estratto da quel capolavoro del loro ultimo album destinato a rimanere nei cuori degli amanti della House Music: The switch. La perla finale è Dirty dancin' - Product G&B feat. Santana, sì proprio lui... cosa c'entra lui con l'House Music? Ascoltate questo pezzo e capirete perché. E non fate come alcuni che conosco che ascoltano la versione radiofonica. Ascoltate la versione remixata appositamente per essere ballata... il tocco del maestro si fa ancora sentire.

Per chiudere un brano rappresentativo di quella House Music che strizza l'occhio alle sonorità più dure (quasi techno) e che raccoglie sempre più consensi in pista Addicted to bass di Puretone (vale il discorso di prima, da ballare è la versione da discoteca non la radiofonica).

Ma se proprio siamo stanchi di ballare, e vogliamo riposarci un pò magari ascoltando ottima musica e battendo il piede a terra seguendo il ritmo allora vi consiglio una cantante dei posti miei (La Spezia). Lei si chiama Alexia e anche se a vederla non si direbbe, da quel corpicino esce una voce che spinge come un treno e coinvolge con la forza di un tornado... Dimmi come fai Alexi!

Si grida allo scandalo (ma secondo me è tutto un modo per lanciare il personaggio) quando vengono tradotti i testi di un rapper "bianco" di nome Eminem, comunque in grado di far ballare chiunque con il suo brano Hip Hop Without me. Un'altra voce "bianca" (forse troppo) è quella di Remy Shand che ci regala un'altra interpretazione del sound anni '70 (dopo quella di Jamiroquai) Take a message è come un "cuscino" su cui poggiare dolcemente la nostra anima... "Soul" puro. Ora le voci "nere" piu' calde di quest'anno. Se volete cullarvi all'insegna del Rhythm&Blues non potete dimenticare Always in time - Jarule feat. Ashanti e A Woman's worth - Alicia Keys. Se la prima garantisce "il piede a ritmo" per tutto il tempo, la seconda ha una carica erotica incredibile... E' meglio che mi fermi qui per oggi.

Cìàò e a presto.

Stefano Effe