Canzoni per lei
di Daniele Moretti

ANNA
Nel 1970 fu Lucio Battisti insieme al fido Mogol a lanciare sul mercato un pezzo intitolato semplicemente Anna dal testo e dall'arrangiamento suggestivi:

Hai ragione anche tu cosa voglio di più
un lavoro io l'ho
una casa io l'ho
la mattina c'è chi
mi prepara il caffè questo io lo so
e la sera c'è chi non sa dir di no.
Cosa voglio di più, hai ragione tu
cosa voglio di più, cosa voglio?
Anna, voglio Anna.
Non hai mai visto un uomo piangere,
apri bene gli occhi sai perché tu ora lo vedrai
apri bene gli occhi sai perché tu ora lo vedrai
se tu non hai mai visto un uomo piangere
guardami, guardami.

Enorme, quattro anni dopo, fu il successo dei Nuovi Angeli con Anna da dimenticare. Ma alla malinconia rabbiosa di Battisti si contrappone una leggerezza e un ritmo del tutto diversi in questo brano ancora ascoltabile e godibilissimo.

Nel 1978 è invece il turno di Umberto Tozzi che con il partner ultraventennale Giancarlo Bigazzi, delizia l'estate degli italiani anche con questa

Perdendo Anna dal sapore retrò e vagamente jazzistico:

Bell'incosciente stai perdendo Anna
lo sai senza Anna che fai
quelle quattro ragazzine che ha
cosa credi che
vengon solo perché hai la macchina.
E alla partita sto perdendo
Anna però senza Anna che goals
forse lei portava male un po'
chi mi vuole al bar
al telefono c'è Anna

Lucio Dalla l'anno dopo compone una delle sue più belle canzoni, affiancando il nome "Anna" al maschile "Marco" (Anna e Marco:

Anna permalosa
Anna bello sguardo
sguardo che ogni giorno perde qualcosa.
Se chiude gli occhi lei lo sa
stella di periferia
Anna con le amiche
Anna che vorrebbe andar via.
Marco grosse scarpe e poca carne
Marco cuore in allarme
con sua madre e una sorella
poca vita sempre quella.

Bisogna aspettare dieci anni per avere un altro grande hit abbinato a questo nome ma né vale assolutamente la pena. Infatti nel 1989 Pino Daniele dedica ad Anna Magnani, una delle stelle più luminose del nostro cinema, un grandissimo pezzo (Anna verrà, che resta iscritto negli annali della nostra canzone d'autore:

Anna verrà
col suo modo di guardarci dentro
dimmi quando questa guerra finirà
noi che abbiamo un mondo da cambiare
noi che ci emozioniamo ancora davanti al mare
Anna verrà
e sarà' un giorno pieno di sole
e allora si ti cercherei
forse per sognare ancora
ancora ...

Altri grandi nomi della nostra musica hanno usato questo bellissimo e semplice nome di donna per scrivere ottime canzoni. Enrico Ruggeri scrisse "Anna e il freddo che ha" per la vocalità di Gianni Morandi, lo stesso Francesco Guccini , in una delle sue escursioni nelle tematiche femminili, scrisse la gradevole Canzone per Anna, e infine ricordo anche Anna di Michele Zarrillo.


GIULIA
Un altro nome che vanta grandi canzoni a suo carico è quello di "Giulia". Nel 1978 fu Antonello Venditti a scrivere una struggente canzone, intitolata semplicemente Giulia:

Giulia, gli occhiali sul naso, ti sfiora la mente
parla di uomini e donne come solo lei sa
e la camera e' bassa e la mano piano piano che scende
trova la tua tenerezza e la sua verità'.
Giulia ci sa fare
Giulia e' intelligente
Giulia e' qualcosa di più.
Giulia ti accarezza
Giulia lotta insieme
Giulia parla anche per te
oh e' Giulia che ti tocca
e' Giulia che ti porta via da me.

Mentre nel 1984 il cantautore romano Gianni Togni scrive un'altra Giulia, brano divertente nel testo e negli arrangiamenti:

Ho soltanto un cuore
te lo do
non dirmi no,
o mi sparerò
ho una vita sola, prendila
buttala via,
in un fosso o dove vuoi
anche all'inferno,
io ti adorerei
tu mettimi alla prova
e vedrai...

Vasco Rossi, nel 1987 , chiude il ciclo con Brava Giulia:

brava Giulia... e brava Giulia...
prenditi la vita che vuoi!
brava Giulia... e brava Giulia!
sceglitela... certo che puoi...
brava Giulia... e brava Giulia!
certo che... certo che puoi!
scrivilo sui muri...
io voglio vivere senza mai...

Ma a "Giulia" scrivono anche Franco Battiato con Memorie di Giulia, Massimo Di Cataldo con Icaro e Giulia e i sempreverdi Pooh con Giulia si sposa.


LISA
Altro nome da hit parade è senz'altro quello di Lisa. Per un'intera generazione fu un vero e proprio inno all'amore "liceale" la Lisa dagli occhi blu di Mario Tessuto e Giancarlo Bigazzi:

Lisa dagli occhi blu
Senza le trecce la stessa non sei più
Classe seconda b
Il nostro amore finisce qui

Negli anni '80 deve proprio al nome Lisa il suo unico vero successo il dimenticato Stefano Sani. Mentre è Mango che con Monna Lisa centra un ennesimo successo nel 1990:

Monna Lisa sai
Monna Lisa non dirmelo mai
ho paura che ne soffrirei troppo
chiunque sia non è
chi può' mettersi mai fra di noi
fa che sia per te un sogno di troppo
libera tu sei
libera se vuoi


MARIA
E non poteva mancare il nome di donna italiano per eccellenza, ossia quello di Maria. Lucio Battisti incide La mia canzone per Maria, i Ricchi e Poveri lanciano sul mercato uno dei loro più risusciti tormentoni, ossia Mamma Maria ma fu Fabrizio De Andrè a scrivere un ciclo di canzoni dedicate alla figura di Maria di Nazareth, tutte di grande spessore poetico:

E te ne vai, Maria, fra l'altra gente
che si raccoglie intorno al tuo passare,
siepe di sguardi che non fanno male
nella stagione di essere madre.
Sai che fra un'ora forse piangerai
poi la tua mano nasconderà un sorriso:
gioia e dolore hanno il confine incerto
nella stagione che illumina il viso.
Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile Messia.

..ed ancora..

Volammo davvero, sopra le case,
oltre i cancelli, gli orti, le strade
Poi scivolammo tra valli fiorite
dove all'ulivo si abbraccia la vite
Scendemmo là dove il giorno si perde
a cercarsi da solo nascosto tra il verde
Egli parlò come quando si prega
ed alla fine di ogni preghiera
contava una vertebra della mia schiena


DONNE D'AUTORE
Molti cantautori hanno misurato il loro talento in canzoni dedicate a nomi femminili. Ne emergono quadri e profili di donna diversi, ispirati ai molteplici aspetti della femminilità e dell'universo femminile. Uno che amava molto raccontare storie di donne era il compianto Ivan Graziani:

Paolina spiritosa, Paolina fiore di rosa.
A casa la sera, dopo il lavoro
due uova dentro al piatto
la televisione che fa chiasso
Paolina, Paolina, Paolina, Paolina
Paolina amara come il sale, su per le vecchie scale
su per le vecchie scale.

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Agnese mi parlava nella sabbia infuocata
ed io non so perché non l'ho dimenticata.
Lei mi raccontava di quello che la gente
diceva del suo corpo con malizia ed allegria
ed io che sto provando le cose che provavo ieri
non ho capito ancora se è gelosia
o se sono prigioniero di questo cielo nero
e di un ricordo che fa male
e se continuo a bere i miei liquori inquinati
è vero che quei giorni non li ho dimenticati.

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Chissà che storia avrà Isabella?
E dove se ne andrà Isabella?
"Che mestiere fai?" Le ho chiesto
"Mi spoglio in un locale
e guardo intorno a me quelle facce da maiale
e il mio impresario dice che sono molto brava
sai ho studiato danza a Reggio Emilia?

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Parlava il vecchio insieme a me, nella locanda
in quella terra, in quella terra d'Irlanda
"Ascolta, zitto, è lei" Emily piange lì alla sorgente
e il suo fantasma non può bere.
Senti il profumo di rosa e tiglio, il suo bisbiglio
ma perché ti voglio io ancora non lo so.
Emily, Emily
Emily, ma che curiosità che ho, Emily.

Una grande carrellata di profili femminili e una prova di grande capacità narrativa. Un capolavoro assoluto di narrazione è senz'altro Alice di Francesco De Gregori, uno che peraltro non ha mai amato eccessivamente dedicare canzoni a nomi di donna:

Alice guarda i gatti e i gatti guardano nel sole
mentre il mondo sta girando senza fretta
Irene al quarto piano e' li tranquilla
che si guarda nello specchio e accende un'altra sigaretta
e Lily Marleen
bella più' che mai
sorride non ti dice la sua età
ma tutto questo Alice non lo sa
ma io non ci sto più
grido' lo sposo e poi
tutti pensarono dietro ai cappelli
lo sposo e' impazzito oppure ha bevuto
ma la sposa aspetta un figlio e lui lo sa
non e' cosi' che se ne andrà'

Dedicata al tema del tradimento è Signora Lia , uno dei pezzi più conosciuti del Claudio Baglioni prima maniera:

Signora Lia ,stasera
stai con tuo marito
sta' tranquilla che non sa,
non sa che l'hai tradito.
Ma stasera che hai capito
di amare solo lui
senti che hai sbagliato troppo ormai
senti me hai sbagliato troppo ormai.
Va va
signora Lia, stasera
piangerai da sola.
Gli hai negato anche il tuo cuore,
senza una parola.

In Elena no Lucio Battisti si fa cantore , forse ai nostri occhi oramai un po' ingenuamente, della crisi del ruolo maschile:

La borsa della spesa anche se è vuota lo sai
mi pesa troppo oramai
due chili di patate me le scelga però
piccole o grandi non so
il prosciutto o no le telefonerò
detersivi blu devo saperne di più
Elena no, Elena no
se sono un uomo più non lo so
non sgridarmi faccio quello che vuoi
non mi ribellerò mai

Ma sempre "immortale" è la finta incredulità dell'uomo tradito di Non è Francesca, sicuramente una delle più belle canzoni d'amore italiane:

Ti stai sbagliando chi hai visto non è,
non è Francesca.
lei è sempre a casa che aspetta me
non è Francesca.
se c'era un uomo poi
no, non può essere lei.
Francesca non ha mai chiesto di più
chi sta sbagliando son certo sei tu.

Negli anni '80 Luca Carboni scrive una malinconica e profonda canzone che intreccia i temi dell'amore adolescenziale e della tossicodipendenza, la bella Silvia lo sai:

a salvarci erano invece certe canzoni
che uscivan dalla radio di silvia tu seduta
a cercare le stazioni
che buffo era Luca mentre provava a tenerti la mano
non potevo non prendervi in giro ma capivo
che nasceva qualcosa di strano
e come e' strano incontrarti
Silvia aspetta, aspetta debbo parlarti.
Silvia lo sai
lo sai che Luca si buca ancora
Silvia lo sai
lo sai che Luca si buca ancora

Una canzone che fa dell'ironia intelligente è Rosalina del grande Fabio Concato:

Rosalina Rosalina tutto il giorno in bicicletta
fino a sera sera
chissà i polpacci poveretta
fino a sera sera
chissà che piedi gonfi avrai
Rosalina Rosalina tu mi piaci grassottina
ma quando è sera sera
ti sento masticare
ma quando è sera sera
t'ammazzi con i bignè.

Dedicata a un personaggio storico è Giovanna D'Arco di Fabrizio De Andrè, che come sempre nel breve spazio di una canzone riesce a contenere una storia compiuta:

Attraverso il buio Giovanna d'Arco
precedeva le fiamme cavalcando,
nessuna luna per la sua corazza
nessun uomo nella sua fumosa notte al suo fianco.
"Della guerra sono stanca ormai
al lavoro di un tempo tornerei,
a un vestito da sposa o qualcosa di bianco,
per nascondere questa mia vocazione
al trionfo ed al pianto

Dedicata sempre ad un personaggio storico è Marylin di Riccardo Cocciante, inno alla bellezza di Mayrlin Monroe:

Marylin non dovevi farlo cara
anche se stai meglio dove sei
Marylin son trascorsi molti anni
ma sei ancora bella qui tra noi
l'innocenza sa di eternità
e la luce dei tuoi occhi
resta sempre accesa, via non va
Marylin vorrei averti adesso al braccio
per mostrare a tutti che ci sei
e sei qui, ritornata dal tuo viaggio
fidanzata ancora a tutti noi

Anche Alberto Fortis dedica una canzone al mito americano. E' invece storia recente di un Festival di Sanremo, quando Eugenio Finardi dedica il suo pezzo ad una famosa eroina di videogame, Lara:

Lara lotta sola contro il mondo
cerca di sentirlo meno finto.
Lara vuole andare fino in fondo
sola persa nel suo labirinto.
Lei non sa
che la so vedere
lei non lo sa
che le vorrei dire.

Ma il Nostro è recidivo, se è vero che uno dei suoi più grandi successi è la canzone Patrizia:

Hai il cuore pulito
come appena nevicato
ma caldo e forte
come un cavallo imbizzarrito
che ti fa capace di arrabbiarti
poi subito di calmarti
e che di amarmi
non ha mai dubitato e
amo il tuo sapore
di fragole e di panna
d'estate d'erba appena calpestata

Di un'ironia devastante ed agrodolce è Gianna di Rino Gaetano:

Gianna, Gianna, Gianna sosteneva tesi e illusioni
Gianna, Gianna, Gianna prometteva pareti e fiori
Gianna, Gianna, aveva un coccodrillo e un dottore
Gianna non perdeva neanche un minuto per fare l'amore!

Da ricordare è anche questa bella canzone dei Nomadi, che vantano , insospettabilmente, molte canzoni "femminili" al loro arco:

Fischia il treno dell'oriente, scorre e sputa sui binari,
il suo fumo è stravagante e gli odori leggendari,
spinge forte nel tuo diario, dentro il sogno più nascosto,
scritto già in perfetto orario; voglio amore ad ogni costo!
Nell'armadio della notte, son rinchiuse le tue stelle
e di mandorle una pioggia, Michelina hai sulla pelle
è un passaggio della vita, l'esplosivo e già tagliato
la tua pelle nella seta sta fiorendo da ogni lato.

Umberto Tozzi varia sul tema dedicando ad una bambina adottata, nel 1991, la divertente Ciao Lulù:

Lulù che parla italiano
sa dire solo papà
Lulù che guarda lontano
noi ci torturiamo
a chi penserà
alle foreste distrutte
al sole di Saigon
ad un naufragio di notte
poi prende l'orsetto e ride di noi

Amaro ritratto di vita al femminile è quello realizzato dal Venditti nazionale in Marta:

Prega Marta nella sera
nessun Dio risponderà
ogni giorno una preghiera
e una falsa libertà
la giornata è stata dura
piena di contrarietà
il lavoro e poi la scuola
e un ragazzo che non va
urla Marta non pregare
se tuo padre chiederà
il salario o la pagella
per la sua complicità


REPERTORI AL FEMMINILE
Ci sono alcuni nomi della nostra musica leggera che hanno dedicato moltissime canzoni a nomi di donna. E' il caso, ad esempio, di Ivan Graziani, che ho già trattato nel precedente paragrafo, o di Umberto Tozzi, al quale ho dedicato un'apposita monografia. Un altro nome importante è quello di Fabrizio De Andrè. Nel corso della presente raccolta abbiamo già incontrato le sue canzoni del ciclo di Maria e Giovanna d'Arco, ma molti altri furono i suoi brani:

--- Franziska ---
Hanno detto che Franziska è stanca di pregare
tutta notte alla finestra aspetta il tuo segnale
quanto è piccolo il suo cuore è grande la montagna
quanto taglia il suo dolore, più di un coltello, coltello di Spagna
Tu bandito senza luna senza stelle e senza fortuna
questa notte dormirai col suo rosario stretto intorno al tuo fucile
Hanno detto che Franziska è stanca di ballare
con un uomo che non ride e non la può baciare
tutta notte sulla quercia l'hai seguita in mezzo ai rami
dietro il palco sull'orchestra i tuoi occhi come due cani

--- Ho visto nina volare ---
Mastica e sputa
da una parte il miele
mastica e sputa
dall'altra la cera
mastica e sputa
prima che venga neve
Luce luce lontana
più bassa delle stelle
sarà la stessa mano
che ti accende e ti spegne
Ho visto Nina volare
tra le corde dell'altalena
un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena

--- La canzone di Barbara ---
Chi cerca una bocca infedele che sappia di fragola e miele
in lei la troverà, Barbara. In lei la bacerà, Barbara.
Lei sa che ogni letto di sposa è fatto d'ortica e mimosa,
per questo ad un'altra età, Barbara, l'amore vero rimanderà, Barbara.
E intanto lei gioca all'amore, scherzando con gli occhi e col cuore
di chi forse la odierà, Barbara, ma poi la perdonerà, Barbara.

--- Nancy ---
Un po' di tempo di fa
Nancy era senza compagnia
all'ultimo spettacolo
con la sua bigiotteria
Nel palazzo di giustizia
suo padre era innocente
nel palazzo del mistero
non c'era proprio niente
non c'era quasi niente.

Tutte canzoni di enorme valore poetico-musicale che restano perle significative di un immenso patrimonio artistico . Altro cantore raffinato dell'universo femminile è Amedeo Minghi, anche se le sue canzoni dedicate a nomi di donna non sono poi moltissime:

--- Denise ---
Dentro l'osteria fra tanta gente c'eri tu
quanto tempo fa non so più'
chi gridava vino chi voleva pane
tu col pane e il vino eri lì
gli occhi della gente non guardavano mai te
e non si accorgevano mai
dei tuoi passi stanchi
la malinconia
la tua vita spesa cosi
O Denise come un fiore tu vivevi lì
O Denise come un fiore nascosto lì

--- Emanuela e io ---
Emanuela e io, insieme,
c'hanno spezzato il cuore i grandi.
Come Africa e Brasile abbracciati.
Ma c'è di mezzo il mare fra noi.
Emanuela sola,
col suo sguardo perduto,
una bambina annoiata d'estate.
Io, coi capelli lunghi,
annodati dal sole,
come intrecciati dal sale.
Emanuela vide la mia barca arrivare.

Lucio Battisti e Mogol scrissero molte canzoni dedicate a nomi di donna; abbiamo già incontrato Non è Francesca , Elena no ed Anna, ma ce ne sono altre:

--- Ami ancora Elisa ---
Adesso son tranquillo
come un'anatra sul lago
adesso sono pago,
infine nel limbo
della mia sofferta e nuova maturità
Ami ancora Elisa.
Ami ancora Elisa.

--- Balla Linda ---
Occhi azzurri, belli come i suoi
Linda forse non li hai
ridi sempre, non parli mai d'amore
pero' non sai mentire mai
tu non mi lasci mai
ti cerco e tu ... e tu ci sei
ti cerco e tu, mi dai quel che puoi
non fai come lei, no non fai come lei
tu non prendi tutto quello che vuoi...
balla Linda, balla come sai,
balla Linda, non fermati

--- Luisa Rossi ---
Luisa Rossi sa bene quel che fa
Luisa Rossi sa bene quel che fa
Regala un giorno e poi se ne va.
Va, lei va
Va, lei va
Ride con tutti
ride con tutti
sa quel che fa
va, lei va
va, lei va

Ed infine vale la pena di ricordare il gruppo storico della nostra musica leggera, ossia i Pooh:

--- Alessandra ---
Che bambino che sarei
se lasciassi fare a lei
nel suo corpo nasce un fiore
per sbaglio o per amore
che importa: sarò con lei.
Che bambino che sarei
se lasciassi fare a lei
nel suo corpo nasce un fiore
per sbaglio o per amore
che importa: sarò con lei.

--- Buonanotte Penny ---
Ogni domenica così
cantavo e lei era sempre lì
capelli sciolti ed occhi blu
la chiamavan Penny e niente più
non la conoscevo ancora.

--- Lilly ---
Lilly è da un pezzo
che si innamora anche se ha sedici anni
non li ha fatti ancora
dice: "io mi conosco"
dice: "sento che cresco e tra un po' sono donna".

--- Giulia si sposa ---
Giulia si sposa,
ma che sorpresa,
Giulia che
quand'era insieme a me,
diventava seria,
le mancava l'aria,
se insistevo, vieni a vivere con me,
diceva: "io do a un uomo tutto,
ma non accetto che pensi Giulia è mia".

--- Linda ---
Linda acqua di sorgente
Linda calda ed innocente
ho una donna in mente e non sei tu.
Linda sole dentro gli occhi
Linda prima che ti tocchi
prima che succeda tutto ascolta.
Linda
ho un dubbio in mente io
chi è che non ne ha
però fa che non possa io
rubarti la tua prima volta
pensando a un'altra.

--- Mary Ann ---
Son veloci i giorni e splende sole
a mezzanotte accanto a lei
Mary Ann.
Quando il sole scende
all'orizzonte sulla spiaggia
la vedrai
Mary Ann.


I GRANDI SUCCESSI
Alcuni grandi brani come Alice, Anna ed altri li abbiamo già passati in rassegna nei precedenti paragrafi. Ma ci sono alcuni pezzi che hanno segnato le varie epoche della nostra storia musicale. Negli anni '60 la ruvida voce di Fausto Leali cantava Deborah:

Deborah... mia Deborah...
ascoltami, te né prego,... ascoltami...
da quando hai detto che,
da quando hai detto che
non vuoi più bene a me...

Lunghe ali di fuoco
han coperto la luna
sopra di me:
E su prati di sabbia
corro piangendo
cercando di te...
Ti vedo gli occhi di ghiaccio,
ti vedo gli occhi di ghiaccio
che non mi amano più.

Nel 1968 i Pooh, nella cui formazione militava ancora Riccardo Fogli inneggiavano alla loro Piccola Katy:

Piccola Katy, stanotte ho bruciato
tutti i ricordi del tuo passato
tutte le bambole con cui dormivi
ed il tuo diario che sempre riempivi
solo con ciò che faceva
piacere anche di notte l'andava a vedere.

Piccola Katy, oh, oh piccola Katy oh, oh, oh!

E l'anno dopo era Gianni Morandi a furoreggiare con Belinda:

Bella Belinda è innamorata
parla da sola con l'insalata
non guarda il piatto ma la finestra
scende una lacrima nella minestra.

Gioca col pane bella Belinda
fa le palline con la mollica
nel suo bicchiere bella Belinda
vede i suoi occhi pieni d'amore

Mille pensieri come farfalle
mille carezze sui suoi capelli
brividi dolci lungo le spalle
più è innamorata e più si fa bella

Ma nel decennio d'oro dei venditori di singoli si fecero luce anche Peppino Di Capri con la celeberrima Roberta e con Daniela, Luigi Tenco con Angela, Umberto Bindi con Jane, i Dik Dik con Eleonora credi, Tony Dallara con Cinzia e Caterina ed ancora il Maestro Fabrizio De Andrè con la splendida La canzone di Marinella:

Questa di Marinella è la storia vera
che scivolò nel fiume a primavera
ma il vento che la vide cosi bella
dal fiume la portò sopra una stella.

Sola senza il ricordo di un dolore
vivevi senza il sogno di un amore
ma un re senza corona e senza scorta
bussò tre volte un giorno alla tua porta.

Negli anni '70 viceversa si ebbero forse le più belle canzoni dedicate a nomi di donna. Anche molti gruppi si cimentarono in questa pratica diffusa. I Nuovi Angeli con Anna da dimenticare, gli Alunni del sole con Liù, i Pooh con i loro indimenticabili successi, ma anche i Nomadi e la PFM. Tuttavia i Cantautori la fecero ancora da padroni. E così nel 1976 esplode il successo di Margherita di Riccardo Cocciante, rabbiosa e splendida dedica alla donna amata:

E per poi farle cantare le canzoni che ha imparato
io le costruirò un silenzio che nessuno ha mai sentito
sveglierò tutti gli amanti, parlerò per ore ed ore
abbracciamoci più forte, perché lei vuole l'amore.
Poi corriamo per le strade e mettiamoci a ballare
perché' lei vuole la gioia, perché lei odia il rancore
poi coi secchi di vernice coloriamo tutti i muri
case, vicoli e palazzi, perché lei ama i colori.
Raccogliamo tutti i fiori che può darci primavera
costruiamole una culla per amarci quando è sera
poi saliamo sù nel cielo e prendiamole una stella
Perché Margherita è buona, perché Margherita è bella.
Perché Margherita è dolce, perché Margherita è vera
Perché Margherita ama e lo fa una notte intera
Perché Margherita è un sogno, perché Margherita e il sale
Perché Margherita è il vento e non sa che può' far male
Perché Margherita è tutto, ed è lei la mia pazzia
Margherita è Margherita, Margherita adesso è mia
Margherita è mia.

Tre anni dopo, nel 1979, è Umberto Tozzi a sfondare con Gloria, che arriverà al numero uno della Top-10 USA con Laura Branighan:

Gloria sui tuoi fianchi
la mattina nasce il sole
entra odio ed esce amore
dal nome Gloria.
Gloria,
manchi tu nell'aria
manchi come il sale,
manchi più del sole,
sciogli questa neve
che soffoca il mio petto
t'aspetto Gloria
Gloria, Gloria chiesa di campagna, Gloria,
acqua nel deserto, Gloria,
lascio aperto il cuore, Gloria,
scappa senza far rumore,
dal lavoro dal tuo letto
dai gradini di un altare
t'aspetto Gloria.

Da non dimenticare Agnese di Ivan Graziani, Alice di De Gregori, Lilly di Venditti, Linda ed Alessandra dei Pooh e molte altre canzoni già conosciute nei precedenti capitoli.

Gli anni '80 invece, sono caratterizzati, oltre che dalla Silvia di Luca Carboni, e dalle Giulia di Gianni Togni e Vasco Rossi, dalle affermate Nina di Mario Castelnuovo, Per Elisa scritta da Franco Battiato per Alice, e da un 'altra bella canzone di Vasco Rossi, Toffee:

"...ma come..sei già sveglia?..
..Da quanto tempo sei lì così?
Hai già preparato il caffè..
..saresti proprio una brava moglie!..eh!.."
oh Toffee...Toffee...Toffee..
oh Toffee...Toffee...Toffee..
..Toffee...Toffee..
"...passami l'asciugamano!..
...quello bianco...lì, sul divano!..
..Toffee..

Gli ultimi anni hanno visto forse un leggero calo di canzoni al "femminile" ma comunque non sono mancati grandi successi, come "Laura non c'è" del romagnolo Nek:

Laura non c'è, è andata via
Laura non è più cosa mia
e te che sei qua e mi chiedi perché
l'amo se niente più mi dà
mi manca da spezzare il fiato
fa male e non lo sa
che non mi è mai passata.
Laura non c'è capisco che
è stupido cercarla in te
io sto da schifo credi e non lo vorrei
stare con te e pensare a lei
stasera voglio stare acceso
andiamocene di là
a forza di pensare ho fuso.
Se vuoi ci amiamo adesso se vuoi
però non è lo stesso tra di noi

Ancora il Vasco, reinterpretato anche dalla Mannoia, con Sally:

Sally e' già stata punita
per ogni sua distrazione
o debolezza
per ogni candida carezza
data per non sentire l'amarezza
senti che fuori piove
senti che bel rumore
Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente
ormai guarda la gente
con aria indifferente
sono lontani quei momenti
quando lo sguardo
provocava turbamenti
quando la vita era più facile
e si potevano mangiare
anche le fragole
perché la vita è un brivido
che vola via
e' tutto un equilibrio

Biagio Antonacci con la sua Iris:

Iris tra le tue poesie ho trovato
qualcosa che parla di me
Le hai scritte tutte col blu su pezzi di
carta trovati qua e là

Dimmi dove, dimmi come e con che cosa ascoltavi la mia
vita, quando non stavo con te
E che sapori e che umori, che dolori e che profumi
respiravi, quando non stavi con me

L'innovativo Max Gazzè con Cara Valentina:

Cara Valentina il tempo non fa il suo dovere
e a volte peggiora le cose
credimi pensavo davvero di avere superato il momento difficile
ed ancora adesso non mi è chiaro lo sbaglio che ho fatto
se il vero sbaglio è stato il mio
perché dai miei trent'anni ti aspettavi un uomo col senso del dovere
perché chi s'innamora non deve dirlo a nessuno nessuno

Ma anche Gianluca Grignani scrive per Sandy e gli alfieri del nuovo millennio italiano, i Lunapop, si cimentano in Cara Maggie:

Cara Maggie, non fermarti,
Tu continua come sempre a pensare
Perché quella è l'unica cosa che hai
Perché quello nessuno te lo toglierà mai!
Cara Maggie, esiste un mondo,
Sono sicuro esiste un mondo per noi
Non perché siamo diversi dagli altri,
Ma perché non moriremo mai!

Daniele Moretti