AUSCHWITZ
(di Lunero [F.Guccini] - M. Vandelli)

  • Anno: 1966
  • Altri titoli: Canzone del bambino nel vento
  • Interpreti: Equipe 84

  • HitParade: -
  • Chart annuale: -

  • Altri interpreti: Francesco Guccini
  • Fin dagli anni '60 Modena è stata la fucina di numerosissimi artisti, da Carmen Villani a Caterina Caselli, dai Nomadi a Guccini all'Equipe 84. Proprio dal sodalizio tra Maurizio Vandelli dell'Equipe 84 e Francesco Guccini nasce l'idea di incidere questo brano, fortemente impegnato, come facciata B del più commerciale "Bang Bang". Guccini non è ancora iscritto alla SIAE e al suo posto firma il brano un prestanome, come poi accadrà con i brani destinati ai Nomadi e firmati "Pontiack".

    "Auschwitz" è una ballata suonata con l'accompagnamento di sole chitarre; il testo è il ricordo, privo di retorica, dello sterminio compiuto nei campi di concentramento nazisti, narrato attraverso le parole di un bambino "passato per un camino", da cui prende spunto una riflessione generale sull'antimilitarismo e sul rifiuto degli orrori della guerra ("io non credo che un uomo possa imparare a vivere senza ammazzare").

    Dopo questa seconda collaborazione tra Guccini e Vandelli (la prima era stata "L'antisociale", incisa su etichetta Vedette), all'Equipe toccò rinunciare, per motivi di casa discografica, a Guccini in favore di Battisti. Pertanto, "Auschwitz" rimane un caso quasi isolato di brano "politico" nella carriera del gruppo più celebre degli anni '60.

    Francesco Guccini inciderà sia "L'antisociale" che "Auschwitz" (quest'ultima col titolo "La canzone del bambino nel vento") nel suo primo 33 giri, uscito nel 1967 e intitolato "Folk Beat N° 1.

    (Orlando R.)