CANZONE
(di Don Backy - Detto Mariano)

  • Anno: 1968
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Don Backy

  • HitParade: #1, Marzo 1968
  • Chart annuale: Top 30

  • Altri interpreti: Adriano Celentano (Top 50, #3, Febbraio 1968) - Milva
  • Nel 1968 Adriano Celentano e Milva arrivano terzi al Festival di Sanremo con un brano tacitianamente intitolato "Canzone", composto per intero da Don Backy ma attribuito per la parte musicale al maestro Detto Mariano (il cantautore infatti risulta iscritto alla Siae solo come paroliere). Visto il successo riscosso nell'edizione precedente da "L'immensità", il direttore artistico del Clan, Micky Del Prete, ripropone la candidatura di Don Backy al Festival scegliendo "Canzone" tra i motivi destinati ad un suo album di imminente uscita. Individuata come possibile partner Ornella Vanoni (ogni brano, come noto, richiedeva all'epoca due esecuzioni), Don Backy la invita a recarsi a casa di Celentano per ascoltare il provino del pezzo. Giunta sul posto, l'interprete milanese si imbatte però in un'altra composizione del cantautore, "Casa bianca", e, trovandola più interessante, chiede ed ottiene di presentare quest'ultima alla manifestazione.

    Quando poi l'ex pupillo abbandona il Clan per le note divergenze amministrative e (soprattutto) finanziarie, Celentano non esita ad estrometterlo dalla gara tenendo per sé la canzone ed arrogandosi il diritto di maltrattarla sul palco con un'esibizione volutamente sciatta. Il pezzo, peraltro, é troppo melodrammatico per entrare nelle sue corde e neppure su disco risulta più convincente a causa di un arrangiamento ai limiti dell'imbarazzante che mal supporta i maggiori sforzi interpretativi del molleggiato.

    Ad intricare ulteriormente la vicenda giunge puntuale la reazione di Don Backy che, senza pensarci due volte, incide "Canzone" per l'etichetta discografica appena fondata, la "Amico" (nome che nel contesto suona quanto mai ironico), e la pubblica in concomitanza con le due versioni festivaliere. La presenza sul mercato di ben tre 45 giri con lo stesso brano non confonde più di tanto il pubblico che alla fine si schiera dalla parte di Don Backy decretandone la vittoria sul piano delle vendite.

    Anche se, dal punto di vista strettamente musicale, la migliore esecuzione é senza dubbio quella di Milva, che può annoverare "Canzone" tra i momenti più belli ed ispirati del suo repertorio "leggero". Con un'interpretazione intensa e dolente, lontana dai manierismi del passato e forse influenzata dalle più recenti performance di Mina, la Pantera di Goro racconta la storia di un amore finito gestendo benissimo una melodia in crescendo, dove i cambi di tonalità e le variazioni sul tema sopperiscono all'assenza di un vero e proprio ritornello.

    (Luca)