Anche "Coriandoli" si inserisce in questo filone: è un trascinante cha-cha-cha firmato dal maestro Roberto Livraghi, con il testo di Leo Chiosso (fortunato autore televisivo e assiduo collaboratore di Fred Buscaglione, scomparso pochi mesi prima) e l'arrangiamento di Tony De Vita, che la giovane cremonese interpreta con grinta e passione.

Il brano esce nella primavera del '60, qualche mese dopo la prima partecipazione di Mina a Sanremo con "E' vero" e "Non sei felice", e viene inserito nella colonna sonora del film "Madri pericolose" di Domenico Paolella, interpretato da Delia Scala, Riccardo Garrone e dalla stessa Mina. Lo si sente ripetutamente canticchiare anche da Marcello Mastroianni nel film "Fantasmi a Roma" di Antonio Pietrangeli. Subito entra nella classifica dei più venduti, insidiando il primato dell'altro grande successo del primo periodo ("Tintarella di luna").

Nel giro di poche settimane, tuttavia, la canzone d'autore comincerà a rubare spazio alla serie di titoli folli e scanzonati: alla fine di giugno verrà infatti pubblicato il brano che determinerà per Mina l'affermazione definitiva dal punto di vista commerciale e la prima consacrazione critica come grande interprete. "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli, subentrando a "Coriandoli" nella Hit Parade, si fermerà in vetta alle classifiche da luglio fino alla fine dell'anno e diventerà il disco più venduto di tutto il 1960.

"Coriandoli" verrà riproposto in televisione nella serie di spots pubblicitari (allora chiamati "Caroselli") che Mina girò per la Pasta Combattenti, e comparirà in seguito anche in un extended-play comprendente quattro brani e destinato al mercato francese con il titolo "Les confettis". In Italia, oltre che da Mina, verrà incisa da Wilma De Angelis.

(Orlando R.)