DONNA SOLA
(di L.Albertelli / D.Baldan Bembo)

  • Anno: 1972
  • Altri titoli: Processione
  • Interpreti: Mia Martini

  • HitParade: #2, novembre 1972
  • Chart annuale: Top 50

  • Altri interpreti: -
  • La vera trionfatrice della Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia 1972 è stata Mia Martini. Presentando il bellissimo brano Donna sola ha confermato il suo stato di grazia attuale.
    L'ex Mimì Bertè, che a 25 anni sta cercando di dare un ordine alla sua vita, ora si fa chiamare Mia Martini e dopo parecchie vicissitudini (non tutte entusiasmanti) approda al successo con la S maiuscola. L'anno precedente Alberigo Crocetta l'aveva voluta rilanciare cambiandole il nome ("Non vorrai mica continuare a farti ridere dietro con un nome da cantante d'operetta!") e l'aveva affidata alle mani di autori come Claudio Baglioni ed altre nuove leve RCA.
    Ora ha cambiato casa discografica (non senza grane legali), è alla Ricordi e Lauzi, i Fratelli La Bionda e Dario Baldan Bembo hanno scritto per lei Piccolo uomo, vincitore del FestivalBar (punti 123.780 contro i 120.416 di Pappalardo e il suo battistiano È ancora giorno), alla quale fa seguito un grande album degno di una grande interprete sensibile quale Mia Martini è, Nel mondo una cosa, presentato in anteprima proprio a Venezia.

    Donna sola non è, per fortuna, un clone di Piccolo uomo: non è stata pensata a tavolino per sfruttare l'onda del successo precedente. Anzi, questo brano mette in luce aspetti nuovi e differenti della personalità di Mia Martini, evidenzia il lato "soul" della sua voce e, grazie a un coro gospel, fa risaltare ancor più rispetto a Piccolo uomo le capacità interpretative della giovane artista.
    È interessante e curioso ascoltare un provino di questo brano, dal titolo Processione, contenuto nel CD "Canzoni segrete" e rimasto in archivio per più di trent'anni: al cambiare dei versi del testo cambiano completamente anche le emozioni che Mimì comunica attraverso la canzone.

    Donna sola entra prontamente in classifica, così come l'album, che guadagna il Premio della Critica Discografica per il 1972. Oltre alla già citata canzone, in Nel mondo una cosa troviamo tra le altre Madre, che è la cover di Mother di Lennon, tramutata in blues, la struggente Amanti, una bellissima Valsinha di Chico Barque De Hollanda, e Neve bianca dei La Bionda.
    In una intervista dell'epoca, Mia afferma di credere fermamente nella metempsicosi e nella reincarnazione. Quindi, se un giorno ci capiterà di osservare una ragazza piena di collane ed anelli, con vestiti in stile ottocentesco, che canta con una voce mista a dolore e grande dolcezza, ricordiamoci di non meravigliarci più di tanto.

    (Christian Calabrese)