EASY LADY
(di I.Spagna - A. Pignagnoli - G.Spagna)

  • Anno: 1986
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Ivana Spagna

  • HitParade: #1, Agosto 1986
  • Chart annuale: Top 10

  • Altri interpreti: -
  • Primo successo mondiale per Ivana Spagna. Dopo aver tentato di sfondare incidendo diversi brani dance e facendosi chiamare nei più diversi modi: Yvonne K (I've got the music in me), Fun Fun (Happy Station e Baila Bolero) e Mirage (Woman), Ivana si fa chiamare con il suo cognome, Spagna appunto e incide "Easy Lady"

    Ma non è subito facile, infatti nessuna casa discografica crede che una cantante italiana possa sfondare all'estero cantando in inglese. Così Spagna nel suo studio di registrazione incide 500 copie del singolo Easy Lady/Jelaousy che fa uscire nel mercato francese. In pochi giorni le copie vengono esaurite e incomincia a stampare 1000 copie, 2000 copie, 3000 fino a che finalmente la Sony si interessa a lei e Easy Lady può essere venduto ovunque. Di lì a poco raggiunge il primo posto nella classifica francese e italiana, e vende decine di migliaia di copie in tutta Europa.

    In Italia resta al primo posto della classifica dei singoli per ben 9 settimane dal 30 agosto al 25 ottobre, tenendosi dietro anche "Papa don't preach" e "Live to tell", le hits più vendute di quell'anno della grande Madonna. Ma anche negli altri stati per qualche settimana supera Madonna e molti esperti, anche negli USA la definiscono già l'Anti-Madonna.

    Il bello è che molta gente scopre la sua vera nazionalità solo molti mesi dopo l'uscita del singolo e questo aiuta sicuramente il suo successo, oltre al suo personalissimo e affascinante look! In tutta Europa in ogni discoteca la gente ballava sotto le note di questa canzone, creata con una dance molto coinvolgente e accattivante.

    "Easy Lady" viene acquistato da due milioni di persone in tutto il mondo e in Italia vince anche il Festivalbar, facendo conquistare ad Ivana il Telegatto d'oro e tutto questo è solo  il preludio del clamoroso successo che avrà l'anno seguente Call me.

    (Francesco Silvestri)