UN'EMOZIONE DA POCO
(di I.Fossati - G.Guglielminetti)

  • Anno: 1978
  • Altri titoli:
  • Interpreti: Anna Oxa

  • HitParade: #1, aprile 1978
  • Chart annuale: top 30

  • Altri interpreti: -
  • Alla diciassettenne Anna Oxa bastano tre minuti per conquistare il pubblico di Sanremo 1978: tre minuti, e Un' emozione da poco diventa subito una grande emozione.
    Nata a Bari ultima di otto fratelli, padre albanese (sembra sia il nipote del famigerato e crudele dittatore Enver Hoxha), madre pugliese, Anna ha iniziato da bambina. A tredici anni già faceva pianobar e le sue canzoni preferite erano quelle soul di Stevie Wonder o Diana Ross.
    Scimmiottando Patty Pravo davanti allo specchio di casa (e nel tempo ne copierà forse inconsciamente modi e atteggiamenti) cresce con la consapevolezza di voler diventare una cantante.
    Nel 1976 incide il suo primo singolo per una casa discografica di Bari, Fiorellin del prato, brano del passato adatto per le balere di liscio, e proprio nelle balere pugliesi Anna si fa le ossa sino a quando non viene notata da un talent scout che la invita a Roma per un provino al Cenacolo, dove sono soliti registrare i big della RCA e non solo. È lì che incontra Fossati nel 1977. Al provino canta Night and day e convince i discografici.

    Al Festival, Anna si presenta in tenuta punk: abbigliamento maschile, labbra color viola scuro, eye-liner pesante, frangetta a punta, atteggiamento aggressivo e una valigetta misteriosa.
    In realtà quel personaggio presente sul palco ha poco a che fare con la vera Anna Oxa, ma era necessario un espediente per colpire al primo impatto e l'amico Ivan Cattaneo, cantautore costantemente al suo fianco nei giorni sanremesi, le aveva consigliato di porgersi in quel modo.
    Dirà poi Ivan il terribile: «...ma quale punk! Anna è una parastatale!». Ma l’effetto shock non si fa attendere e Anna Oxa vincerà il primo premio nella categoria giovani e nella classifica finale risulterà seconda, superata quindi solo dai Matia Bazar, che tra l'altro vincono con uno dei loro brani peggiori, ...E dirsi ciao.

    È comunque ingiusto dare unicamente al look il merito di questo esordio clamoroso: Ivano Fossati e Guido Guglielminetti avevano preparato per Anna un brano di sicuro effetto, ben orchestrato e arrangiato. E Anna lo canta con la giusta enfasi e con quella tecnica vocale tutta sua, in cui alterna il registro "di gola" a quello "di petto", che diventerà poi un suo tratto distintivo e che subito attira l'attenzione del pubblico dei profani e degli addetti ai lavori.

    Un'emozione da poco entra subito dopo il festival nella Hit Parade nazionale e vi rimane per dodici settimane tra febbraio e maggio, toccando per ben tre volte il vertice.
    Paradossalmente, a tutt'oggi è l'unico singolo di Anna Oxa ad aver conquistato il numero uno della classifica nonostante la sua lunga carriera discografica: forse, una maggiore continuità nelle scelte artistiche e di produzione, una selezione più rigorosa del repertorio e una minor fiducia in Sanremo come mezzo di promozione, sarebbero serviti a dare maggiori soddisfazioni, professionali e commerciali, all'indiscusso talento di questa artista.

    (Christian Calabrese)