Il brano non è certo da classifica pop dell'epoca: innanzi tutto l'arrangiamento è intensamente bluesistico: batteria pesante e monolitica percossa da un mazziere, armonica Louisiana style suonata, per l'occasione, da un giovanissimo Delbert McClinton (che sarebbe diventato una star di culto nel campo del country soul), chitarra rude e volutamente grezza. La voce di Bruce è da soul man di colore, sia nel forte vibrato, sia nel falsetto della frase di richiamo "Heeey Baaaaby"; questo non significa affatto che il disco sia brutto; probabilmente, il suo successo fu, prima di tutto, dovuto alla estrema orecchiabilità della musica, che si stampa in testa e non è più possibile dimenticarla. Anni dopo sarebbe arrivato lo stile swamp con Tony Joe White: in effetti, tutta l'atmosfera del vecchio 45 giri ricorda molto questo artista ed era in forte anticipo sui tempi.

Channel, come cantante, non ebbe mai più un successo eguale a quello del suo primo hit; oggi non ha bisogno di cantare, poichè è uno dei più stimati (e danarosi...) compositori di motivi country moderni, molti dei quali hanno avuto un successo enorme e sono stati cantati dai più bei nomi di Nashville (Mel McDaniel, John Conlee, T.G.Sheppard, ecc.); qualche anno fa, ha registrato a nuovo la sua "Hey Baby" insieme con il supergruppo Alabama, rispettando con rigore l'arrangiamento originale del 1962.

Altre rimarchevoli versioni del brano sono quelle di Ringo Starr e, una spanna più in alto, della superstar canadese Anne Murray, arrivata nei top ten della charts country di Billboard alla fine degli anni '70.

(Giovanni Villata)