MAKE THE WORLD GO AWAY
(di M.Robbins)

  • Anno: 1965
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Eddy Arnold

  • HitParade: -
  • Chart annuale: -

  • Altri interpreti: Timi Yuro - Ray Price - Donnie & Marie Osmond - Charly McClain
  • Un po' di storia: composta dal sommo cantautore country Hank Cochran, la canzone venne lanciata nel 1963 da Timi Yuro (Nr. 24 pop Usa) e da Ray Price (Nr. 2 country USA). Fu ripresa nel 1965 da Eddy Arnold a.k.a "The Tennessee Plowboy" che la portò al numero 1 per tre settimane nella classifica country e al numero 6 della Hit Parade Pop.

    E' troppo lungo parlare di Eddy Arnold (nato nel 1918, vivente) in questa sede: basti sapere che, statisticamente parlando, è stato il cantante con il più grande successo nella storia della musica country (circa 30 numeri 1 dal 1945 al 1983 nella classifica USA). Consiglio l'ascolto prolungato di qualche supporto che deve però contenere almeno: I'll take you in my arms, Bouquet of roses, Tennessee stud, Then you can tell me goodbye, Take me in your arms, Tears broke out on me, Cattle call.

    Ora la canzone: l'arrangiamento è molto "mediato" da I can't stop loving you nella versione di Ray Charles: sovraorchestrato con cascate di violini e cori femminili, la voce mascolina, ma esile, di Eddy appare alquanto coperta. In ogni caso, non si tratta certo di country, ma di "Easy listening" (un po' noioso) della più bell'acqua. Il simpatico Eddy aveva poca voce, ma è anche vero che la sapeva usare benissimo; sinceramente, ha inciso di meglio. C'è di più: i signori Pallavicini e Gino Mescoli ne hanno fatto una clamorosa e sfacciata "rilettura" nel successo italiano "Amore scusami" di John Foster, specie nel'inciso, che è riproposto quasi nota per nota. Chiedo ai lettori di questa modesta scheda, se, in passato, qualcuno se ne sia già accorto.

    Comunque, tra le decine di versioni esistenti del brano in epigrafe, voglio almeno ricordare quelle di Donnie e Marie Osmond (Nr. 71 country e 46 pop nel 1985) e della affascinante Charly McClain (Nr. 73 country nel 1977).

    (Giovanni Villata)