NO MORE TEARS (ENOUGH IS ENOUGH)
(di P.Jabara - B.Roberts)

  • Anno: 1979
  • Altri titoli: -
  • Interpreti: Donna Summer & Barbra Streisand

  • HitParade: #6, Dicembre 1979
  • Chart annuale: Top 50

  • Altri interpreti: -
  • Una delle tante trasmissioni che si occupano di nuovi talenti solo per sacrificarli sull'altare della dea audience, ha recentemente riproposto per l'esibizione di due finaliste "No more tears", un hit pressoché dimenticato del 1979 che conquistò la vetta della classifica statunitense e la top ten di quella italiana. E se non tutti i canti del cigno della disco music sono belli come "I will survive" di Gloria Gaynor, questo ha il merito, se non altro, di far duettare la massima icona del genere, Donna Summer, con Barbra Streisand, regina indiscussa, oltre che del grande schermo, della canzone melodica "made in USA".

    Fu l'autore del brano Paul Jabara, che aveva già composto sia per la Summer ("Last dance") sia per la Streisand (The main event"), a proporre alle due dive di eseguirlo in coppia. Entrambe furono entusiaste dell'idea, anche perché offriva loro l'opportunità di lanciare in grande stile i rispettivi 33 giri di imminente uscita: una raccolta di successi ("On the radio") per la prima, un album di canzoni accomunate dal tema dell'acqua ("Wet") per la seconda. Il problema di ricondurre il pezzo alle atmosfere "bagnate" del lavoro della Streisand (come se non bastassero le lacrime del titolo) venne abilmente risolto inserendo proprio in apertura la frase "It's raining, it's pouring, my love life is boring me to tears": raggiunto un adeguato tasso di umidità, "No more tears" poteva così comparire senza vergogna accanto a brani come "Niagara", "Splish splash" e "After the rain", ed aiutare in maniera decisiva, grazie anche ad una versione più lunga di quella pubblicata sul singolo, le vendite di "Wet", che nel giro di pochi mesi sarebbe divenuto disco di platino negli Stati Uniti.

    Musicalmente "No more tears" si rivela più adatto alla vena della Streisand, con quel lungo segmento iniziale in tipico stile Broadway che costringe subito la Summer ad un tanto disperato quanto inutile inseguimento della collega. L'atteso recupero da parte della sexy star di "Love to love you baby" non avviene neppure quando, dopo un paio di minuti, la canzone si trasforma improvvisamente in un inno funky-disco alla "Fame" (ma il tema portante del film e della serie televisiva "Saranno famosi" vedrà la luce solo l'anno dopo): anche qui la Streisand vince a mani basse confermando, se mai ce ne fosse il bisogno, la sua grandezza d'interprete.

    "Enough is enough", ripetono le due signore nel non irresistibile ritornello. Poverette, pensavano di avere trovato l'uomo ideale ed invece la delusione era dietro l'angolo. Allora "goodbye Mister", quella è la porta. E prenditi l'impermeabile, che fuori piove.

    (Luca)

    Un duetto tra la regina della musica sofisticata americana e la regina della disco europea era quanto di più irreale e improbabile si potesse immaginare. La leggenda vuole che le due primedonne si siano incontrate per la prima volta ad un party a casa di Frank Sinatra, e che proprio The Voice abbia lanciato l’idea di un duetto fra Donna Summer e Barbra Streisand.

    Le cose in realtà andarono diversamente: Barbra Streisand sta preparando un concept album, dal titolo Wet e interpella Paul Jabara per la scelta di un brano.
    Nel recarsi a casa di Barbra a cena, Jabara decide di portare con sé Donna Summer come "sorpresa" per Jason, figlio allora adolescente di Barbra, e fan della disco-music.
    Inevitabile il dopocena al piano, in cui intona No more tears la prima volta, poi invita le due cantanti a seguirlo e a cantare con lui. La cosa sembra andare: Jason fa il tifo per entrambe e Paul ha buon gioco nel convincerle a incidere il brano in duetto.
    Il tutto passa per le mani di due arrangiatori d'eccezione: Greg Mathieson, famoso anche in Italia per aver collaborato a molti successi milionari di Umberto Tozzi, e Harold Faltermeyer, che ricordiamo tra gli autori della colonna sonora di Beverly Hills Cop. La produzione e il mixaggio sono di Giorgio Moroder, il famoso pigmalione di Donna Summer.
    Risultato finale: al di là di ogni previsione, No More Tears è prima in tutto il mondo e sarà uno dei più grandi successi dell’autunno inverno 1979-80.

    L’inizio del brano è melodico, sulla linea abituale della Streisand. I versi "It's raining, it's pouring, my love life is boring me to tears" sono stati aggiunti per volere della Streisand, che aveva bisogno di un aggancio "bagnato" per poter inserire il brano nel 33 giri.
    Dopo l'introduzione melodica, il brano esplode in un martellante ritmo disco con le due cantanti che duettano e duellano raggiungendo raffinati livelli di coesione. Non poteva essere altrimenti dato il nome delle interpreti.

    Le rivalità non sono comunque mancate. L'incisione delle due voci è stata fatta in un'unica sessione con le cantanti faccia a faccia, ma entrambe le star hanno poi voluto apportare dei miglioramenti alle proprie parti, e perciò sono tornate singolarmente in sala d'incisione a completare il brano. Piuttosto che rispettate i ruoli e di affidare la parte melodica alla Streisand e la parte ritmata alla Summer si era pensato di capovolgere i ruoli. La Streisand in particolare voleva dimostrare che a parti invertite lei avrebbe potuto fare quella di Donna Summer, ma la Summer non avrebbe mai potuto fare viceversa.
    Alla fine, pensando ai gusti del pubblico, si decide di lasciare tutto com’era.

    Il singolo viene pubblicato, come consuetudine negli anni '80, in una versione 45 giri di quattro minuti e mezzo e in una versione 12" di quasi dodici minuti, destinata alle discoteche. Nel 33 giri della Summer dal titolo On the radio e in Wet della Streisand, sarà invece presente in una versione di otto minuti.
    Una considerazione: Barbra Streisand, nonostante la sua fama indiscutibile (al pari della sua bravura) non era mai riuscita a piazzare un disco nelle primissime posizioni delle classifiche italiane, specie tra i singoli.

    (Christian Calabrese)