Heidi: adottata dalla natura
di Valerio

Titolo originale
Anno di uscita (in Italia)
Ideatori
Episodi
Sigla


 

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NOTE DI COSTUME

Un romanzo da 50 milioni di copie

Solo la Bibbia e Il Corano riuscirono a fare meglio. La scrittrice Johanna Spyri è osannata in terra elvetica quanto una stella hollywoodiana in terra americana. La ragione sta tutta in una serie di romanzi, tra i quali il più celebre è quello della celebre orfanella figlia delle montagne svizzere. Prima della serie televisiva ci pensarono proprio i cineasti americani a trarne numerosi lungometraggi.

Ma la saga della bambina svizzera continuò passando per il Paese del Sol Levante. Venne adattata ad un anime lungo 52 episodi che venne tradotto in ogni lingua del pianeta. Nel 1974 la serie era pronta per essere esportata ed adattata ad ogni paese estero.

Per l'Italia ne acquistò i diritti la Rai (e chi altri?) che la trasmise producendo quasi in casa (etichetta Fonit Cetra) una sigla che avrebbe viaggiato ben oltre i confini nazionali.

Da quel momento Heidi divenne il simbolo della vita sana, della natura incontaminata, del rispetto degli animali, a tal punto da far associare al suo nome l'idea di salute e di vita all'aperto.

Una sigla lunga..30 anni

Prima ancora di recensire la serie televisiva omonima, ormai entrata nella storia della televisione italiana, è d'obbligo una tappa su una sigla che dal 1978 (anno di uscita in Italia) non è mai tramontata. A riprova dell'impressionante successo del disco basti solo questo dato: ogni qualvolta si parli di Heidi, viene associata, quasi ne fosse un personaggio protagonista, l'interprete della sigla.

Se andiamo a consultare la storia dei cartoni animati in Italia (siamo qui apposta), Heidi non è il primo cartone animato che si vedeva sugli schermi televisivi. Prima di lei era arrivato Vicky il vichingo, che, con le sue idee geniali, aveva felicemente intrattenuto i ragazzi del Bel Paese sugli schermi Rai. Arriviamo al 7 febbraio 1978 ed ecco comparire su Raiuno alle 17.30 il primo episodio della serie che qui esaminiamo. Per chi volesse assaporare di nuovo quei momenti, a loro modo storici, abbiamo creduto di fare cosa gradita inserendo anche il link della videosigla storica, basterà cliccare qui per rivederla.

La vicenda della bimba di montagna appassionò un'intera generazione di pubblico, in particolare di parte femminile, che si videro proiettate in quel mondo di genuinità che tutti sognano da sempre. Ma non commettiamo errori di prospettiva nel valutare il successo di una serie televisiva e della sua sigla in particolare. Giusto a titolo di cronaca, per il 45 giri (la cui copertina si può visualizzare ad inizio pagina) si parla di 1.500.000 pezzi venduti.

E qui serve una riflessione.

Questo dato la dice lunga sul successo impressionante di una serie che, con tutta evidenza, non era gradita solo ad un pubblico infantile. L'Italia era di fronte ad un fenomeno di costume di proporzioni enormi. E' innegabile che davanti agli schermi Rai dovessero esserci anche adulti curiosi di assistere alle vicende della bimba dalle guance rosse. La serie attirò milioni di spettatori, commosse persone adulte che furono ben liete di acquistarne il 45 giri per immortalare in qualche modo i sentimenti espressi dalla serie. Non si raggiunge diversamente l'inaudita quota di 1 milione e mezzo di vendite.

Una finestra sul passato

Per la prima volta in Italia una sigla di un cartone animato entrava in una classifica di 45 giri da sempre riservata a brani da "adulti". Chi ha la curiosità storica, può vederlo con i suoi occhi, con un salto indietro di 30 anni. :

dalla Top Ten del 20 maggio 1978
tratta da: HitParadeItalia - Top Settimanali Singoli

    1. Stayin' alive - Bee Gees
    2. Pensiero stupendo - Patty Pravo
    3. Heidi - Elisabetta Viviani
    4. Figli delle stelle - Alan Sorrenti
    5. Sotto il segno dei pesci - Antonello Venditti
    6. Gianna - Rino Gaetano
    7. La pulce d'acqua - Angelo Branduardi
    8. A mano a mano - Riccardo Cocciante
    9. Ufo Robot - Actarus
    10. Un'emozione da poco - Anna Oxa
Da notare che imperversava la disco-music con i Bee Gees e il disco fu superato solo da un "colosso" quale Patty Pravo.

Merito di un certo Franco Migliacci, non c'è dubbio, ma merito anche della celebre Elisabetta nazionale, una tra le poche interpreti che nessuno ha osato spodestare dal trono "sacro" sul quale è assisa da 30 anni. Una sigla che riesce mirabilmente a dare tutto il sapore della natura e della spontaneità che inondano la serie. Nessuno può negare, in tutta sincerità, di aver canticchiato almeno una volta, i versi storici del brano tra gli amici di montagna e le caprette che le fanno "ciao", in un piccolo capolavoro di semplicità.

Francesca Guadagno: Heidi ad 11 anni

"Pronto?" Qualcuno ricorderà il primo verso della canzone Piange il telefono, interpretata da Domenico Modugno nel 1975. Senza indugiare nei dettagli musicali che non sono oggetto della nostra analisi: la voce della bambina nel brano, è la stessa della nostra protagonista.

Francesca Guadagno (sorella del doppiatore e direttore di doppiaggio Marco Guadagno) che non era nuova al mondo della recitazione, offrì una interpretazione superlativa. Alla sua età riuscì a regalare una protagonista capace di meravigliarsi e di piangere, di gioire e di sperare come farebbe una qualsiasi bambina davanti al mondo della natura. Grazie alla splendida prestazione della giovane doppiatrice, il cartone animato commosse bambini e adulti del Paese intero, trasformando una serie televisiva nell'icona di un modo di vivere. Ancora oggi anche chi non ha avuto l'opportunità di vedere la serie, associa il titolo Heidi alla vita spensierata nella natura.


L'AMBIENTAZIONE

I luoghi della serie

  • Le montagne svizzere: non è un mistero ormai che con Heidi siamo catapultati tra le montagne svizzere. La baita del vecchio dell'alpe si trova (almeno a vedere la serie) non lontano dal paese di Maienfeld, vicino il confine con il Liecthenstein. Lì la bimba cresce e vive per almeno tre anni. Vi arriva quando ha 5 anni e lascia quei luoghi a 8 anni.

  • Francoforte: la zia Deith, più con le cattive che con le buone, porta la nipotina in Germania, in una Francoforte di fine ottocento. Qui Heidi rimane per alcuni mesi.

  • Di nuovo in montagna: la lontananza dai suoi monti si fà sentire e il medico di famiglia Seseman ordina di riportarla nella sua baita.

    Il tempo della serie

    Se gli ambienti sono di facile individuazione, così non è per il periodo storico. Vediamo alcuni elementi che ci indirizzino:

  • Carretti e lampade a olio: non siamo ancora in età contemporanea; non ci sono mezzi a motore nella serie. A quanto pare il novecento non è ancora arrivato.
  • Il treno per Francoforte: purtroppo un treno non dice molto. Sappiamo che il treno compare nell'ottocento, ma il dettaglio aiuta poco le ricerche. Francoforte era già una capitale europea nel settecento. Non può meravigliare che abbia una stazione degna di questo nome.
  • Le avventure di Pinocchio: La giovane Clara cita Pinocchio, ma c'è qualcosa che non torna. Il romanzo di Collodi venne dato alle stampe nel 1881, quindi la citazione del personaggio è senz'altro un'inesattezza storica dell'adattamento italiano. Tutt'al più gli eventi possono essere contemporanei alla stampa del libro, ma è inverosimile che un romanzo appena uscito venga citato come fosse un testo noto. A questo punto rimane solo da supporre che ci si trovi verso la fine dell'ottocento. Ad inizio serie Heidi ha 5 anni, alla fine deve averne almeno 9. Il racconto quindi si spiega nel corso di 4 anni circa.
    LA TRAMA

    Heidi, dopo appena un anno perde entrambi i genitori, e viene allevata per i successivi 4 dalla zia, sorella della madre, che la tiene in tutela.

    Trovato un lavoro in Germania, la zia decide di lasciare la bimba al nonno paterno, un anziano che vive solitario sulla cima di un monte nelle Alpi, nei pressi del paese di Maienfeld. La bimba viene catapultata così in un mondo tutto nuovo, fatto di animali e di natura. La sua vita scorre spensierata per i successivi tre anni, durante i quali si abitua alla vita di montagna, con il nonno che si rivela giornondopo giorno più umano di quanto tutti pensassero.

    Al terzo anno di vita montana, la zia Deith ricompare all'orizzonte, per riprendersi la bambina che a malincuore lascia il paese. A Francoforte la zia ha pensato di affidare la bambina alla famiglia Seseman, lì dove vive la giovane Clara, bloccata su una sedia a rotelle a causa della poliomelite che l'ha colta da piccola.

    Dopo i primi giorni di grande disagio, la piccola Heidi sembra essersi ambientata, soprattutto dopo aver fatto amicizia con la giovane amica e con la nonna di lei, la signora Seseman. Purtroppo a rovinare l'entusiasmo e la vivacità delle due amichette ci pensa la gelida signora Rottermeier, la quale, incurante del sentimento nostalgico che colpisce di frequente la piccola Heidi, la rende triste e scontenta.

    L'arrivo del medico di famiglia, contattato per gli strani comportamenti della piccola ospite, apre uno spiraglio nella vita difficile della bambina e prescrive di farla ritornare nel suo ambiente originario. Ma ormai Heidi è affezionata alla sua nuova e cara amica, e strappa la promessa al padre e alla figlioletta di andare a trovarla nella sua casa in montagna.

    Clara è di parola, e in estate riceve dal medico il permesso per recarsi in montagna. Qui la giovane, paralizzata dalla paura, si rigenera, con l'aiuto dei nuovi amici di montagna e del vecchio nonno dell'Alpe, che, solo tra tutti, crede nella sua totale guarigione. E' l'inizio di una lotta contro se stessa, che premierà la fanciulla, libera di camminare senza aiuto di nessuno.

    Il risultato perseguito cementa un'amicizia che nel tempo si consolida, fin quando i Seseman non fanno ritorno a Francoforte, dove Clara riprende la sua nuova vita. Heidi tornerà alla sua vita con la natura.


    Personaggi

    Heidi
    Voce: Francesca Guadagno
    Chi sia lo sanno tutti, anche se non tutti ricordano che il suo nome vero è Adelaide. Poco importa se la mamma aveva lo stesso nome, tanto lei preferisce essere chiamata come noi la conosciamo.

    Destino strano il suo: viene consegnata al nonno quasi fosse un peso per la zia, che deve lavorare, e si trasforma nel più bel regalo mai fatto al paese intero. Dove cammina, la bimba lascia il segno della freschezza e dell'ottimismo. Viene adottata dalla natura stessa che la circonda, quindi nessuna meraviglia se i suoi amici sono gli abeti che parlano, il piccolo uccellino Cip caduto dal suo nido e allevato fin quando l'inverno non lo porta a sud, Fiocco di neve, Bianchina e Diana, le caprette a lei affezionate e poi lui, Nebbia, il San Bernardo più grosso e innocuo che la Tv abbia mai conosciuto.

    Peccato che un giorno la zia Deith, che scompare e riappare all'orizzonte come fosse un gelido temporale autunnale, torni in campagna per riprendersi la piccola. Il vecchio si oppone, ma i tribunali le darebbero ragione: la zia batte il nonno, nelle cause d'affidamento. Allora si parte per Francoforte. Lì c'è tutto, proprio tutto, tranne la natura. Casa Seseman sembra una gabbia, non ha finestre, niente prati, niente caprette. L'unica consolazione è la giovane Clara, inferma per cause naturali. Con lei le cose funzionano, ma il problema è la sua istruttrice: signorina Rottermeier. Tutto impossibile, tutto vietato, a parte sognare, quello non si può impedire. Quando però i sogni cominciano a diventare pericolosi e a far camminare la piccola di notte, allora c'è da allarmarsi. Il medico non ha cure contro la nostalgia, quella non si cura con il denaro, ma con un bel ritorno tra le mura (pardon), tra le montagne domestiche.

    Era ora! Verrebbe da dire, qualcuno ha un po' di sale in "zucca". La piccola pastorella rinasce e riesce anche a portarsi dietro regali per tutti. Il più grande lo consegnerà all'amica Clara, a fine serie. Merita un 10 e lode.

    Il vecchio dell'Alpe
    Voce: Sergio Fiorentini
    Il vecchio ha una pessima carta d'identità in paese: gli affibiano tutti i nomignoli immaginabili. Taciturno con tutti, tranne che con i bambini, burbero con gli abitanti del paesino, schivo ai rapporti umani e religiosi: si direbbe l'ultima persona adatta a prendersi cura della piccola nipote. Ma, come sempre, le apparenze ingannano. C'è chi crede addirittura che possa lasciare a digiuno la bimba. La zia Deitn viene a lungo criticata per la scelta fatta nel primo episodio, invece è l'unica cosa buona fatta in tutta la serie.

    In poche settimane diventa il nonno più bravo del mondo, insegna ad Heidi come funziona la montagna, mungitura compresa. Si rifiuta di mandarla a scuola: l'unico libro che conta è la natura, l'unica vera istruzione è la vita vissuta. Il parroco lo invita a rientrare nel gregge dei fedeli, ma lui preferisce quelli di pecore, che seguono l'istinto naturale, non quello dell'abito talare. Miscredente e ateo? Nemmeno a parlarne. Il vecchio è un medico senza studi: l'unica medicina che conosce è la vicinanza verso chi gli chiede aiuto. La vera cura la prescrive lui alla giovane Clara: aria pura e fiucia in se stessa. Che altro serve? Niente. Infatti la ragazza si alza e cammina. I miracoli della vita all'aperto.

    Peter
    Voce: Riccardo Rossi
    Il Generale delle pecore, così lo ribattezza il vecchio. Non ha tutti i torti: al suo fischio, rigorosamente con le dita, le bestiole lo seguono: lo conoscono e lui conosce bene loro. La sua preoccupazione principale è mangiare. Be', non siamo cattivi. Il suo pensiero fisso è l'amichetta del cuore, ma al secondo posto c'è la sua insaziabile fame. Per generosità fà concorrenza seria alla sua pastorella preferita. Non si fa pregare per caricarsi a spalla Clara, portandola su è giù per sentieri. Accetta di fare da guida turistica per la signorina Rottermeier, portandole bagaglio e caricandosi anche i suoi rimproveri: quelli pesano più della valigia. Infatti il giovane pastorello continua a chiamarla zia, ma non si può dare simili confidenze ad una nobile abitante di Francoforte. Pur avendo 12 anni suonati ad inizio serie, lascia ogni decisione alla sua Heidi che si limita a proteggere e dalla quale è protetto pià di una volta.

    Zia Deith
    Voce: Germana Dominici
    Nessuna cattiveria verso il personaggio più prezioso della serie. Compare due volte nella serie: due volte arriva, due volte sposta la nipotina. In tutti e due i casi riesce a movimentare la serie. Pochi ci riescono.

    Nel primo episodio ha già deciso di lasciare la bimba al nonno, quasi avesse con sé un rifiuto da smaltire. Dopo aver insultato a dovere il vecchio "orso", gli lascia la creatura che a stento riesce a comprendere gli eventi.

    Ricompare dopo 17 episodi contati: sale dal "vecchio" e chiede la restituzione della nipote. Qualcosa da dire? E' figlia della sorella, la seconda madre, o no? Il "vecchio" dissente, conosce la piccola. Ricorre alle maniere forti pur di averla. Alla fine l'ha vinta. Promette una veloce gita "istruttiva" a Francoforte, giusto il tempo di prendere i panini bianchi per la nonna cieca di Peter. Heidi crede di poter tornare in serata: che ne sa dove sia questo sconosciuto paese?

    Non finisce qui. La nostalgìa per le montagne si fa sentire e Heidi deve far ritorno in Svizzera. Ma la zia non esiste più per riportarla a casa. Per fortuna non le concedono le ferie: chissà dove avrebbe portato la nipotina.. A farlo ci pensa Sebastiano, maggiordomo di casa Seseman. Brav'uomo. Nel resto della serie, la donna sparisce: quasi un trucco di un prestigiatore. Meglio, molto meglio così.

    Clara Seseman
    Voce: Silvia Tognoloni
    All'epoca divenne famosa per il suo sfortunato handicap. Ma il suo handicap vero sembra la vita che conduce. Sua compagna di viaggi (in tutti i sensi) è la sedia a rotelle. Sua schiavitù e sua protezione al tempo stesso. Le comodità e gli agi di cui gode, diventano parte della sua malattia, fino a diventare alibi per non guarire.

    La medicina non può nulla per lei. Dipende cosa si intende per "medicina". La nonna Seseman spiega al "vecchio" che nessun medico ha dato speranze di guarigione, ma nessuno si è accorto che l'unica medicina che serve alla fanciulla è la convinzione di guarire. Persino il buon medico di famiglia si è definito "asino" quando il "vecchio" ha firmato la ricetta migliore per farla guarire.

    Clara rinasce due volte. La prima quando conosce Heidi, la seconda quando conosce l'autonomia di movimenti. La montagna non basterebbe, ci vogliono le cure degli amici: ci vuole la libertà di muoversi senza divieti e senza campi minati. Solo quando lo intuisce le gambe si sbloccano e la sedia a rotelle resta oggetto d'antiquariato.

    La signora Rottermeier
    Voce: Rosetta Calavetta
    Un'altra da non trattare troppo male. Il nonno ha già detto che "prova una gran pena per lei". Vediamo perché tanta pena.

    La signora "misericordia" (il nomignolo che le appioppa Peter) non riesce proprio a sorridere, l'ottimismo non è il suo forte (per essere eufemistici). La sua parola d'rdine è "disciplina", la sua vita è fatta di schemi e di orari rigidi e prederminati, quasi un orologio svizzero, pardon, tedesco. Non si accorge nemmeno che il metodo che segue, diventato fine e non più mezzo, si trasforma nell'arma per l'autodistruzione. Pur di istruirla, chiude la "figlioletta" Clara in una enorme prigione d'oro.

    L'arrivo di Heidi scoonvolge la sua vita: la bimba è l'opposto dei suoi schemi mentali. La bimba propone l'orologio della natura al posto di quello a muro; preferisce imparare dai sogni più che dai libri; cerca l'acqua sorgiva a quella del rubinetto domestico. Eh no, lo scontro è frontale: una tra le due deve lasciare il terreno di battaglia. Heidi ritorna in "patria", la Rottermeier ha perso la guerra.

    Poi il trasferimento in montagna, per le vacanze di Clara e qui il secondo scontro: il "vecchio dell'alpe" certo non se le risparmia. Due sistemi a confronto: natura o vita in città? La serie sceglie senza dare appelli. Roba d'altri tempi.

    Il signor Seseman
    Voce: Luciano de Ambrosis
    Non esiste il genitore perfetto, così insegnano gli psicologi. Sarà. Questo bravo padre è assorbito quasi interamente dal lavoro, gli rimane poco tempo per stare con la figlia infortunata. Non è tutta colpa sua. Non gli rimane che affidare alla signorina "misericordia" l'educazione della fanciulla che è rimasta (manco a dirsi) senza mamma in tenera età. Il denaro non gli manca, ne ha più di tutti a Francoforte. Eppure alla piccola Clara manca qualcosa che nemmeno il denaro riesce a procurarle: una compagnia. Serve una dama che pensi a farla divertire. Ecco allora arrivare la piccola montanara, che potrebbe fare al caso suo.

    Dopo averla conosciuta, il buon Seseman le si affeziona come fosse la seconda figlioletta. Altro che le bambole chiuse nel cassetto: questa bimba riesce lì dove le altre hanno fallito. Non è di pezza, ha un cuore vero. E che cuore.

    Quando però si ammala, di nostalgia, lui non esita a farla riaccompagnare alla baita. Poi dicono che i nobili sono insensibili: lui è un'eccezione. Promette di far partire la figlia per la montagna e le promesse si mantengono: non sa che la medicina per guarire Clara non si prende col cucchiaio.

    Un'estate in vacanza alla baita e la montagna fa il miracolo: la figlia cammina, da sola, senza aiuti. C'è da commuoversi, lui si commuove. Ora si è convinto che il denaro può molto, ma non tutto.

    Nonna Seseman

    In una serie piena di "nonni", questa è la più esplosiva di tutti. Riesce dove la Rottermeier fallisce. I divieti con lei cadono, si respira la dove manca ossigeno, si gioca quando si dovrebbe studiare.

    "Adotta" Heidi come nipotina, visto che di nonne la piccola non ne ha. E' la sola in grado di capirne la sofferenza, la nostalgia, i pensieri nascosti. Ma la Rottermeier è in agguato. Gli scontri sono all'ordine del giorno, non c'è rimedio che tenga contro l'indisciplina della nonnina. Il primo atto si consuma a casa Seseman, il secondo si tiene alla baita del "vecchio".

    Quando va via dalla montagna, promette di ritornarvi solo quando la nipotina camminerà. Così avviene.

    Il medico di famiglia

    Heidi lo incontra senza saperlo alla fontana vicino casa Seseman. Poi , quando Clara si ammala, lo rivede come medico. Bella scoperta. E' lui che scopre il male oscuro di Heidi, le prescrive la strana cura, fatta di monti, capre e nonno. Praticamente indovina tutto, e con l'aiuto del "vecchio", anche la cura per giovane sua paziente sulla sedia a rotelle.

    Nebbia
    Manca solo lui. Il San Bernardo più grosso che la serie conosca. Passa la sua giornata dormendo, si nutre di lumache, abbaia poche volte, ma quando lo fa ha ragione per farlo. Per saperne di più si consiglia la visione integrale della serie.

    Nebbia non si racconta, si osserva. Sembra sonnolento e assente, ma quando c'è bisogno di lui, è sul posto prima degli altri. Affronta tutte le difficoltà per salvare chi gli viene affidato e salva la vita dei bambini quasi fosse il loro protettore.

    Cosa chiedere di più ad una cane? Fortuna che l'hanno messo sulla copertina del 45 giri, altrimenti col nome che ha si sarebbe faticato a ricordarlo.


    LA RECENSIONE

    Una serie..per adulti

    Per anni Heidi è stata definita "serie per ragazzi". Forse per via della protagonista, bimba di 5 anni. Eppure a (ri)vederla a distanza di 30 anni dalla sua prima edizione televisiva, sembrerebbe che il pubblico ideale per apprenderne qualcosa di utile sia prevalentemente quello adulto.

    Eccone i motivi.

    La serie non contrappone due sistemi di vita: quello di campagna e quello di città. Non dà giudizi, non premia e non condanna. Nessun personaggio è "cattivo", nessuno odia, nessuno uccide. Persino l'insopportabile Rottermeier può essere tacciata di rigidità e di eccessivi schematismi, ma ciò che dice e fa, viene detto e fatto a fin di bene. E' lei stessa a pronunciare queste parole: "per me Clara è una figlia, voglio solo il suo bene". Ed è vero. Che poi con i suoi sistemi ottenga l'esatto opposto, è un dato oggettivo, ma è un altro discorso.

    Il vero nemico della serie è l'artificiosità dell'uomo moderno. Non nel vivere, ma nel pensare. Non si salva (quasi) nessuno da questo virus contagioso.

    I compaesani del "vecchio dell'alpe" sono i primi ad essere dominati da schemi preconcetti: definiscono "sbagliata" la scelta di Deith che sciaguratamente lascia ad un "orso" la piccola e indifesa nipote. Ignorano che l'unico pericolo è nelle loro menti ottenebrate dalle convinzioni sbagliate sulle cose e sulle persone.

    Zia Deith simula di non potersi curare della nipote, nascondendosi dietro gli incombenti impegni lavorativi, tranne poi a rivolerla quando si tratta di ben figurare di fronte alla nobile famiglia Seseman.

    Il parroco del paese ricorre alle preghiere verso un Dio che crede di avere in tasca, quando il "vecchio" si nega alla comunità del paese. Anche lui è schiavo di un pregiudizio: pensare di essere nel giusto per il solo fatto di professare una fede religiosa.

    La rigida Rottermeier è solo più palesemente vittima del suo stesso modo di essere. Il caso più eclatante, ma non il più grave e nemmeno quello incurabile. A fine serie concede senza riserve il permesso a Clara per ritornare da Heidi. La riprova che il peggior malato è chi nega di esserlo.

    La cura al "male oscuro"? Diventare bambini

    La serie propone in maniera straordinariamente semplice e immediata la cura per un male che miete vittime ovunque. Gli unici protagonisti indenni dal male sono loro: bambini e animali. I primi perché non sono ancora contagiati dal virus dell'ipocrisia, i secondi perché vivono secondo natura, quindi non possono avere colpa. Heidi si è consacrata nel tempo l'incarnazione (si fa per dire) della purezza d'animo e della genuinità. Nessun altro personaggio nel corso della storia televisiva è riuscito ad interpretare in modo mirabile questo ruolo. La bambina è in costante ascolto: sua insegnante e madre è la natura. Lei lo sa, e rifiuta ogni altro precettore. Straordinario, in tal senso, il dettaglio del dialogo con gli abeti che dominano la radura della baita. Una scena dalla costruzione perfetta.

    Natura e animali

    In questa, più che in altre serie, natura ed animali sono protagonisti assoluti:

  • Il cane Nebbia, già citato;
  • Le caprette Fiocco di neve, Bianchina, Diana, Bella, Variopinta;
  • L'uccellino Cip, che viene allevato fin quando non riprende a volare;
  • Hansi, il piccolo uccellino chiuso in gabbia da Clara, che sembra soffrire della stessa incapacità della padroncina di conquistare spazi alternativi a quelli della propria gabbia: liberato, torna addirittura indietro;

    Altri animali sono presenti ma non hanno nome e sono innumerevoli: stambecchi, marmotte, cavalli, mucche, ce n'è per tutti i gusti.

    La natura per la prima volta ha un ruolo attivo, quasi parlante: abeti, nuvole, il vento, la neve, le montagne, il cielo, sembrano avere un dialogo con la piccola protagonista, accogliendola tra loro, orfana di genitori, ma non di fratelli e sorelle che l'amano. Un abbraccio universale tra la natura e l'uomo, che oggi non va di moda, purtroppo.

    Takeo Watanabe: musiche da film

    Impossibile chiudere una scheda come questa, senza sottolineare la qualità di una colonna sonora pressoché impeccabile. Per i meno esperti, o semplicemente per chi ancora non sapesse, è bene ricordare che il musicista autore delle musiche della serie è lo stesso dei motivi di Candy Candy e di Gundam. Ascoltando i motivi che accompagnano le immagini sembra di sentire il sapore dei sentieri di montagna, di camminarci, di respirare quell'aria. Chi ha la fortuna di ascoltare utti i motivi, se li tenga stretti nella memoria.


    EPISODI
    Nota di redazione

    Gli episodi evidenziati in rosso sono approfonditi nella sottosezione Rivediamoli insieme.

    L'edizione italiana di Heidi si compone di 52 episodi:

    1° episodio: Il vecchio dell'Alpe

    La zia di Heidi, Deith, è stata assunta a Francoforte e dopo essersi occupata della bambina per quattro anni è costretta a lasciarla al nonno paterno della piccola. Dopo un viaggio tra le montagne, Heidi fa conoscenza del nuovo mondo.

    2° episodio: In casa del nonno

    Heidi sceglie un posto in soffitta per dormire. Il fieno è il suo letto. Il nonno comincia a prendersi cura di lei contrariamente a quanto le donne di paese avevano paventato al suo arrivo.

    3° episodio: Una meravigliosa avventura

    In compagnia di Peter, Heidi passa la giornata al pascolo con le capre e scopre il mondo della montagna, tra aquile, stambecchi, marmotte e il favoloso tramonto che colora i prati e i monti. Ormai ha deciso che la sua casa è in quei luoghi.

    4° episodio: La famiglia cresce

    Durante una scampagnata, Heidi e Peter vengono colti da un temporale breve ma impetuoso. Cip è un uccellino caduto dall'albero su cui era la sua casa e Heidi se ne prende cura. Intanto Peter è infastidito dalle attenzioni dell'amica verso il piccolo nuovo arrivato. Nebbia, il San Bernardo del nonno, ormai è diventato suo amico.

    5° episodio: La lettera

    Mentre Heidi insegna a Cip come volare, Peter porta le capre al pascolo sapendo che al ritorno dovrà consegnare una lettera scritta da Francoforte da Deith. Una fitta nebbia costringe il cane Nebbia a riportare indietro i due amici intenti a cercare due caprette perse tra le rocce. Intanto il nonno apprende che la zia di Heidi vorrebbe la piccola di nuovo per farla cominciare la scuola. Lui rifuta il pensiero di lasciarla andare via da casa sua.

    6° episodio: La pastorella

    La voglia e la curiosità per il nuovo mondo che ha trovato non si placano mai. Così Heidi impara a mungere le capre e a fischiare come un vero pastore e gli animali la seguono e la proteggono al tempo stesso. Il nonno, andato in paese per procurarsi i viveri oltre quelli prodotti da sé, torna con i dolciumi per la sua piccola nipotina.

    7° episodio: Discorsi con l'albero

    La stagione estiva è passata. Il nonno vieta alla nipotina di andare al pascolo con Peter per via delle frequenti tempeste che si abbattono sui monti in autunno. Così la piccola dà una mano al nonno a fare il formaggio, dopo aver munto le capre. Intanto trova uno strano interlocutore nell'abete che domina la radura della baita. A lui racconta quello che le succede.

    8° episodio: Tanta impazienza

    Cip se ne va con il suo stormo in cerca di cibo in vista della stagione fredda, così Heidi dovrà abituarsi alla vita senza di lui. Comincia anche il freddo autunnale e il nonno la porta con sé a raccogliere castagne e frutti di bosco. Peter le porta un uccellino in sostituzione del suo, ma la piccola preferisce dargli la libertà.

    9° episodio: L'inverno sulle Alpi

    La neve imbianca le montagne e la baita del nonno. Heidi trova anche nella neve motivo per scoprire qualcosa di nuovo. Infatti, da quando nevica, non può più incontrare Peter e le capre del pascolo. Il suo amico invece va a trovarla di domenica, quando non c'è scuola e la invita a casa della nonna.

    10° episodio: La visita

    Finita la tormenta che costringe al chiuso il nonno, Heidi può andare a casa della nonna di Peter. L'anziana nonna ha piacere di vedere la bambina che da tempo non aveva più incontrato, ma i racconti della piccola lasciano allibite le donne di casa, abituate a conoscere la riservatezza del vecchio nonno. Heidi promette di far riparare la casa che scricchiola e il nonno acconsente alla richiesta, senza venir meno al proposito di restare in solitudine.

    11° episodio: Guida ai cacciatori

    Due cacciatori inseguono gli animali della montagna, ma trovano un ostacolo insormontabile nella piccola ma tencae Heidi. I due ostinati cacciatori non credono alle previsioni metereologiche del vecchio nonno e si inoltrano nella foresta per cacciare. Ma qui vengono sorpresi dalla bufera. Heidi convince il nonno a ritrovarli.

    12° episodio: Una corsa sfrenata

    La neve comincia a sciogliersi, per lasciare il posto al caldo della primavera. Così Heidi trova i primi bucaneve e li regala al suo nonno e alla nonna di Peter. La vera sua passione però è la slitta, sulla quale passa pomeriggi interi con il suo amico. Il nonno, attento e previdente, li deve salvare da una slavina che si stacca dalla cima dei monti.

    13° episodio: Primavera sull'altopiano

    Con l'arrivo della primavera Heidi torna ai pascoli con Peter. Ritrova i suoi amici e gode tutta la pienezza della stagione della fioritura. Trova un agnellino uscito per errore dal suo gregge e trova il tempo per litigare con il pastore che li ccusa del furto dell'animale.

    14° episodio: Operazione Fiocco di neve

    La notizia che la capretta preferita di Heidi dovrà essere venduta addirittura ad un macellaio gira così velocemente che lo viene a sapere anche Peter. Il giovane, di pessimo umore, è costretto a parlare con la piccola amica e inizia la corsa per la sua salvezza. L'unica maniera per evitarle una fine prematura è di farle fare il latte che le salverebbe la vita. Serve erba fresca e rara. I due ce la mettono tutta.

    15° episodio: Vittoria sudata

    Gli sforzi dei due amichetti sembrano vani. La capretta comincia a far latte, ma al proprietario sembra davvero poco e l'animale sembra non crescere. Heidi decide di tenere la capra con sé per evitarne la vendita. Ma al momento di restituirla al suo proprietario scopre che il suo latte è gustoso e ottiene un altro anno per farla crescere.

    16° episodio: Nubi all'orizzonte

    Con l'arrivo dell'inverno Heidi scende in paese con la slitta, ma incontrando i bambini viene a sapere che dovrebbe frequentare la scuola. Con grande sorpresa, il nonno le manfiesta il suo dissenso verso il mondo dell'istruzione che non aiuta, ma rovina i ragazzi.

    17° episodio: Arrivano visite

    Prima il parroco del paese, poi la rediviva zia Deith fanno pressioni perché Heidi viva come tutte le bambine della sua età. Il nonno rifiuta le proposte del parroco, e quando la zia annuncia di voler portare via la bambina, il suo rammarico è profondo.

    18° episodio: Un saluto frettoloso

    Deith riesce nell'intento di portarsi con sé la nipotina, con la promessa di poter tornare quando vorrà sui suoi monti. A Francoforte sa di poterla distrarre dalle sue abitudini e così la porta lontano dal suo mondo. Heidi è convinta di poter tornare per sera, come sempre.

    19° episodio: La grande città

    Arrivata contro la sua volontà a Francoforte, Heidi si trova in un mondo che non le appartiene: i modi gentili ma artificiali delle famiglie benestanti della città la fanno sentire a disagio. Solo Clara, costretta su una sedia a rotelle dalla poliomelite, le risulta simpatica.

    20° episodio: Una compagnia gradita

    La nostalgìa per il suo mondo è forte. Heidi vorebbe tornare indietro, ma Clara che ha trovato in lei la compagna di giochi che cercava, la convince a restare qualche giorno con lei. Heidi accetta, anche in vista dei regali che vuol portare ai suoi amici.

    21° episodio: Con i topi in cantina

    La vita di città è terribilmente noiosa per Heidi. Imparare a leggere e a scrivere le sembra una gran perdita di tempo e gli uccelli in gabbia le fanno venire in mente Cip. Dopo l'ennesima sgridata della signora Rottermeier la piccola viene chiusa in cantina, ma anche lì riesce a farsi amici i topolini che la popolano.

    22° episodio: Nostalgia per la montagna

    Il ricordo di quello che ha lasciato si fa sempre più insistente, così Heidi decide di uscire per trovare un posto alto, da cui scorgere le sue adorate montagne. Francoforte, però, non ha monti attorno, e quindi la piccola rimane delusa e deve tornare indietro. Trova dei gattini mentre scende la scalinata della torre del campanile e li porta con sé..

    23° episodio: Musica stonata

    Il gatto battezzato Miao terrorizza la signora Rottermeier, ma è simpatico a Clara, che lo fa sistemare in soffitta. Heidi gli porta la colazione e con l'aiuto del maggiordomo Sebastiano riesce a tenerlo con loro.

    24° episodio: Breve fuga

    La Rottermeier proprio non sopporta l'idea che ci sia un gatto in casa. Così, trovatolo in casa con le bambine ordina che sia portato via. Fortuna che Sebastiano abbia un fratello che lo possa tenere. Per la delusione Heidi cerca di far ritorno a casa, ma senza denaro è un bel problema pagare il viaggio.

    25° episodio: Tanti panini bianchi

    La vita in casa con Clara è spesso riempita da momenti allegri e qualche volta tristi. Un telegramma annuncia l'imminente arrivo del padre della bambina e la casa viene riassettata da cima a fondo. In particolare si scopre che Heidi nasconde nell'armadio decine di panini bianchi che vorrebbe portare alla nonna di Peter. Ignora, però, che dopo qualche giorno i panini sono immangiabili e vanno buttati.

    26° episodio: L'arrivo della nonna

    Il signor Seseman, padre di Clara, fa subito conoscenza con la piccola Heidi, della quale la signora Rottermeier ha già detto tutto quello che è riuscita a combinare. Il signor Seseman decide di tenerla in casa e per questo porterà la nonna.

    27° episodio: La pelle d'orso

    L'arrivo della nonna, porta un'aria allegra in casa. L'anziana madre del signor Seseman riesce a intrattenere le bambine con grande abilità. Gli scontri con la signora Rottermeier sono sempre più frequenti.

    28° episodio: Gita in campagna

    La nonna Seseman ha trovato il modo di consolare la nostalgia di Heidi: una gita in campagna tra fiori e animali. Le due amiche sono felici e finalmente Heidi ritrova parte del suo mondo.

    29° episodio: Pomeriggio nel bosco

    Nel bosco la gita continua trovando capre e farfalle. Purtroppo le scorribande di Heidi alla ricerca delle novità della natura fanno rattristare Clara che non può correre come lei. Una leggera febbre a fine giornata blocca a letto la fragile bambina, che tuttavia si rimette prontamente.

    30° episodio: Un raggio di sole

    La guarigione di Clara si avvicina, e proprio per aiutarla, Heidi chiede consiglio al medico che la cura, il quale consiglia vita sana e aria pura. Heidi si impegna per portare un po' di natura all'amichetta.

    31° episodio: Un saluto dalla carrozza

    E' arrivato il giorno della partenza della nonna Seseman. Per l'occasione la donna organizza una festa in cui Clara viene vestita da sposa e danza in mezzo ad un gruppo di persone in festa. Intanto, di nascosto, la nonna viene accompagnata fuori dove prenderà la carrozza. Heidi torna alla vita di sempre, noiosa e insopportabile, con la signora Rottermeier.

    32° episodio: La tempesta

    Dopo i continui divieti della signora Rottermeier, Heidi minaccia di voler ritornare alla baita del nonno. Una tempesta scompiglia l'equilibrio di casa, ma la vera preoccupazione della piccola ormai è il suo rientro.

    33° episodio: In casa col fantasma

    Il fantasma avvistato di notte in casa dai domestici è in realtà il sonnambulismo di Heidi, la quale in sogno cammina per casa immaginando di essere alla baita del nonno. Il medico interprellato sul da farsi non ha altra cura che quella di rimandare a casa la piccola sognatrice. L'ora del rientro è arrivata.

    34° episodio: Ritorno alla baita

    A malincuore Clara fa partire la sua migliore amica. Sebastiano viene incaricato di riportare la piccola nella sua casa di montagna. Il viaggo da Francoforte a Maienfeld è lungo, ma Heidi assapora tutta l'aria di casa sua. Il rientro nel suo mondo la rende felice.

    35° episodio: Ancora insieme

    Ritrovare tutto quello che aveva lasciato rende Heidi più felice di quanto potesse immaginare. La sua casa è rimasta quella di sempre, i luoghi e gli animali non sono cambiati. Fiocco di neve è grande ed ha una figlioletta. Ormai sa che questo è il posto dove vuole rimanere.

    36° episodio: Il nonno fa acquisti

    Heidi torna ai suoi pascoli, accompagna Peter nelle sue vallate e in due scoprono il lago montano dove una capretta sembrava essersi perduta. Intanto, di ritorno dal paese, il nonno procura un vestito alla nipotina, uguale al precendente, ma di taglia di grande.

    37° episodio: La capretta

    La capra Bianchina deve partorire a breve. Heidi per la prima volta assisterà al parto di un animale. L'evento si verifica di notte e per sua sfortuna il sonno ha il sopravvento sulla curiosità. L'idea del nonno è però quella di trasferirsi in paese, per consentire alla nipotina di continuare a studiare. Dovrà ristrutturare la vecchia casa dove abitava per non pagare affitto.

    38° episodio: Inverno in paese

    La nuova casa per l'inverno piace sia ad Heidi che a Peter. La scuola sarà il primo appuntamento per la piccola impegnata con la matematica e la lettura. Al contrario Peter non è molto portato per studiare e la sua amichetta deve dargli una mano nei compiti.

    39° episodio: Una gara combattuta

    I compagni di classe di Heidi organizzano la consueta gara con la slitta. Peter vi parteicpa, ma deve costruire da solo la slitta. Il risultato è soddisfacente.

    40° episodio: Arriva il dottore

    Da Francoforte la giovane Clara convince la signora Rottermeier a scrivere al padre per chiedergli di portarla in montagna, dall'amichetta Heidi. Dopo incertezze e perplessità, il padre convince il medico a conoscere i luoghi della piccola Heidi per verificare se anche la figlia possa andarci senza correre rischi di salute.

    41° episodio: Una battaglia vinta

    Il dottore arriva in una fresca mattinata, per osservare i luoghi dove la giovane Clara potrà visitare. La tenacia della piccola Heidi riesce a convincere anche il medico: il problema della sedia a rotelle può essere superato eliminandola.

    42° episodio: La visita di Clara

    Arriva il tanto atteso giorno della visita di Clara. Per l'occasione il nonno ha preparato la casa invernale con le stanze adattate ai tre ospiti. La signora Rottermeier non perde occasione per sottolineare le imperfezioni della condizione, ma per il nonno non ci sono sorprese da dover affrontare.

    43° episodio: Una giornata importante

    Anche Clara adesso può vedere con i suoi occhi quello che Heidi le ha descritto. La signora Rottermeier assolda qualche abitante del paese per trasportare la giovane Clara su per i sentieri. Con qualche difficoltà la compagnia riesce ad arrivare alla baita e Clara ottiene di non muoversi da lì.

    44° episodio: Alla scoperta degli insetti

    Inizia la giornata montana anche per Clara. Stesa sui prati assapora il fascino della vita all'aperto, suo desiderio è di non ritornare a Francoforte. Purtroppo, ovviamente, deve fare i conti con l'insofferenza cronica della signora Rottermeier.

    45° episodio: Un prato tutto fiori

    I ragazzi passano la giornata ai pascoli, su un prato fiorito Per Clara è un sogno, per Heidi il ritorno nel mondo che ha amato da sempre. Solo la Rottermeier riesce a seminare pessimismo a volontà.

    46° episodio: Una sedia per Clara

    Stavolta Peter si è organizzato per la salita al pascolo. Ha costruito una portantina che indosserà, con la quale poter portare Clara. Intento un temporale passeggero spaventa la signora Rottermeier, che va a cercare con il nonno i ragazzi.

    47° episodio: Il saluto della governante

    Con grande stupore da prte di tutti, arriva alla baita anche la nonna Seseman. Il suo arrivo segna anche la partenza della signora Rottermeier, la quale per la prima volta painge per il dispiacere di lasciare Clara sola in montagna.

    48° episodio: Una dolce promessa

    Durante una scampagnata con la nonna, per la prima volta Clara si alza in piedi da sola. L'avvicinarsi di una mucca le incute timore e la reazione la spinge a camminare. Le previsioni del Vecchio dell'Alpe si avverano.

    49° episodio: Al lago dei camosci

    Mentre Heidi fa di tutto per far camminare l'amica, la nonna Seseman tiene una festa per salutare tutti gli abitanti del paese e invita tutti i compagni di Heidi. Solo Clara non può correre con loro, ma promette al nonno di impegnarsi per riuscirci.

    50° episodio: La pazienza del nonno

    Iniziano gli esercizi per Clara che ha promesso alla nonna di tornare indietro solo dopo aver camminato. Ma muoversi comporta più fatica del dovuto e la ragazza si scoraggia facilmente. Heidi non tollera i continui scoraggiamenti dell'amica e proprio motivandola riesce a farle raggiungere il traguardo: la ragazza si alza in piedi.

    51° episodio: I primi passi

    La sedia a rotelle viene posta nel ripostiglio, ormai diventa un ricordo di tempi passati. Clara non deve più faticare a stare in piedi, ma muove i passi da sola. La sua è una conquista arrivata dopo tanti tentativi e tante cadute. Ora possono scrivere alla nonna che può tornare in montagna.

    52° episodio: Care montagne

    Con la nonna, anche papà Seseman arriva alla baita per fare una sorpresa alla compagnia aromai affiatata. Ma la vera sorpresa è che Clara non solo si regge in piedi, ma ormai cammina, con una sicurezza che il padre, commosso, non avrebbe mai creduto. Clara torna in Germania e per Heidi e Peter non resta che attendere di rivederla in primavera, quando tutti e tre correranno per i prati.


    Rivediamoli insieme

    La serie è ricca di momenti emozionanti, ma tre sono quelli che più meritano di essere ricordati:

    Il vecchio dell'alpe


    Dentro la scena

    Con questo episodio inizia il racconto della nostra piccola protagonista. Riviverlo farà piacere a tutti coloro che lo hanno perso o non lo ircordano più.

    Ancora insieme


    Dentro la scena

    Uno dei momenti più toccanti della serie: Heidi ritorna alla sua baita per non andarsene più.

    Care montagne


    Dentro la scena

    La serie si conclude con questo toccante incontro. Non tutti lo hanno visto, tutti potranno riassaporarlo.


    Bello ma impossibile

    Senza nulla togliere alla qualità della serie, indiscutibile, alcuni elementi narrativi lasciano un po' a desiderare:

  • Quando Heidi cerca a Francoforte un campanile dal quale scorgere le montagne, si rivolge ad un ragazzino che fa il suonatore ambulante. Per il suo aiuto il giovane le chiede di dargli 200 lire. Peccato che siamo in Germania.
  • Appena arrivata a Francoforte, zia Deith regala alla nipotina un pacchetto di dolciumi, che la piccola non mostra di gradire. Li getta a terra in segno di protesta, ma nell'inquadratura successiva il sacchetto è sparito.
  • L'uccellino Hansi viene liberato dalla gabbia, ma inverosimilmente torna indietro.

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