AUTUNNO 1993
( chart USA + UK + Germania, settembre-ottobre-novembre )

# TITOLO INTERPRETE Score
1 I'D DO ANYTHING FOR LOVE (BUT I WON'T DO THAT) Meat Loaf 1358
2 DREAMLOVER Mariah Carey 1164
3 THE RIVER OF DREAMS Billy Joel 990
4 RIGHT HERE (HUMAN NATURE) SWV 873
5 BOOM! SHAKE THE ROOM Jazzy Jeff And Fresh Prince 795
6 WHOOMP! (THERE IT IS) Tag Team 720
7 RUNAWAY TRAIN Soul Asylum 649
8 MR. VAIN Culture Beat 531
9 GO WEST Pet Shop Boys 522
10 CAN'T HELP FALLING IN LOVE UB40 519
11 IF Janet Jackson 511
12 ALL THAT SHE WANTS Ace Of Base 508
13 WHAT'S UP 4 Non Blondes 502
14 LIVING ON MY OWN Freddie Mercury 497
15 JUST KICKIN' IT Xscape 475
16 PLEASE FORGIVE ME Bryan Adams 436
17 LIFE Haddaway 433
18 CRYIN' Aerosmith 410
19 AGAIN Janet Jackson 406
20 HEY MR DJ Zhane 397
21 ANOTHER SAD LOVE SONG Toni Braxton 384
22 WILL YOU BE THERE Michael Jackson 371
23 GOT TO GET IT Culture Beat 331
24 I GET AROUND 2 Pac 320
25 WHAT IS LOVE Haddaway 317
26 LATELY Jodeci 317
27 RELIGHT MY FIRE Take That feat. Lulu 293
28 BABY I'M YOURS Shai 293
29 TWO STEPS BEHIND Def Leppard 293
30 MOVING ON UP M People 286
31 SWEAT (A LA LA LA LA LONG) Inner Circle 274
32 DON'T BE A STRANGER Dina Carroll 264
33 THE KEY: THE SECRET Urban Cookie Collective 261
34 FACES 2 Unlimited 255
35 ANNIVERSARY Tony! Toni! Tone! 253
36 SHE DON'T LET NOBODY Chaka Demus And Pliers 253
37 U GOT 2 LET THE MUSIC Cappella 250
38 HERO Mariah Carey 247
39 SHOOP Salt-N-Pepa 246
40 IT KEEPS RAININ' (TEARS FROM MY EYES) Bitty McLean 242
41 REASON TO BELIEVE Rod Stewart 240
42 GANGSTA LEAN D.R.S. 238
43 RAIN Madonna 232
44 RELAX '93 Frankie Goes To Hollywood 217
45 IF I HAD NO LOOT Tony! Toni! Tone! 213
46 ONE LAST CRY Brian McKnight 213
47 GIVE IT UP Goodmen 205
48 HEY JEALOUSY Gin Blossoms 201
49 SOUL TO SQUEEZE Red Hot Chili Peppers 199
50 STAY Eternal 199
51 INSANE IN THE BRAIN Cypress Hill 195
52 NO RAIN Blind Melon 193
53 HERE WE GO Stakka Bo 184
54 I DON'T WANNA FIGHT Tina Turner 181
55 BOTH SIDES OF THE STORY Phil Collins 179
56 CREEP Radiohead 176
57 SHOW ME LOVE Robin S. 175
58 I'M GONNA BE (500 MILES) Proclaimers 174
59 HOPELESSLY Rick Astley 167
60 KEEP ON DANCING DJ BoBo 162
61 BREATHE AGAIN Toni Braxton 160
62 BREAK IT DOWN AGAIN Tears For Fears 160
63 ALRIGHT Kris Kross 154
64 CAN WE TALK Tevin Campbell 150
65 VERY SPECIAL Big Daddy Kane feat. Spinderella, L. Williams & K. Anderson 147
66 WHEN I FALL IN LOVE Celine Dion & Clive Griffin 147
67 COME BABY COME K7 146
68 OOH CHILD Dino 146
69 CHECK YO SELF Ice Cube feat. Das EFX 139
70 EVERYBODY HURTS R.E.M. 138
71 RUFFNECK MC Lyte 133
72 HIGHER GROUND UB40 132
73 SAID I LOVED YOU BUT I LIED Michael Bolton 130
74 SOMEBODY DANCE WITH ME DJ BoBo 128
75 WEAK SWV 125
76 COME INSIDE Intro 124
77 SOMETHING IN YOUR EYES Bell Biv Devoe 124
78 ALLES NUR GEKLAUT Die Prinzen 123
79 SLAM Onyx 122
80 BETTER THAN YOU Lisa Keith 119
81 DREAMS Gabrielle 118
82 HAPPY NATION Ace Of Base 115
83 IT MUST HAVE BEEN LOVE Roxette 115
84 WHOOT, THERE IT IS 95 South 112
85 GOING NOWHERE Gabrielle 111
86 NUFF VIBES EP Apache Indian 105
87 LET ME RIDE Dr. Dre 104
88 SCHREI NACH LIEBE Die Ärzte 104
89 ONE WOMAN Jade 103
90 I CAN'T HELP FALLING IN LOVE WITH YOU UB 40 101
91 ONE LOVE Prodigy 99
92 TOO MUCH INFORMATION Duran Duran 95
93 WILD WORLD Mr. Big 94
94 PLAY DEAD Bjork With David Arnold 93
95 NIGHT IN MOTION U96 90
96 DAZZEY DUKS Duice 89
97 FEELS LIKE HEAVEN Urban Cookie Collective 87
98 TRUE LOVE Elton John And Kiki Dee 86
99 PIECE OF MY HEART Intermission 85
100 SLAVE TO THE VIBE Aftershock 84


AUTUNNO 1993: Il ritorno del Polpettone 

Un periodo di forti contrasti. Il 13 settembre il leader palestinese Yasser Arafat e il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin si stringono la mano dopo aver siglato un accordo di pace a Washington D.C.. Intanto la casa Bianca Russa, la Duma, sede del Parlamento, va a ferro e fuoco. Il 18 novembre in Sud Africa vengono estesi i diritti civili a tutta la popolazione: l'apartheid è definitivamente finita. Tutt'altra cosa il conflitto nei Balcani, che pare eterno e vede il crollo del ponte di Mostar. Altro disastro quello somalo: ricordate "Black Hawk Down"? I fatti narrati in quel film accadono questo autunno. Intanto, Benazir Bhutto diventa la prima donna capo di stato di uno stato mussulmano, il Pakistan. E la musica? Si potrebbe dire che anche musicalmente è un periodo convulso, con una serie di generi che stanno vivendo un grande momento e competono per il dominio delle classifiche. La Generazione X in America ha ormai scombinato le carte e il grunge di Nirvana e Pearl Jam, ormai diventato fenomeno mediatico (e quindi morto?), ha ormai spostato l’attenzione sul rock alternativo, mentre il pop, ormai in pieno cambio generazionale, può contare su star come Mariah Carey. Mentre l'hip hop è in perenne ebollizione, tra jazz, gangsta e vie alternative che producono pietre miliari del genere. Ma a sorpresa il trionfatore mondiale di questi mesi autunnali è un Polpettone che, sputato anni addietro dall’Inferno, ora vi ritorna. E in Europa? Mentre esordisce una band inglese con apparenti problemi di autostima, la parola d’ordine è ballare! E non c’è bisogno del Trattato Maastricht, diventato operativo a novembre, per far varcare le frontiere della neonata Unione Europea ai vari successi danzerecci…

Andiamo col N. 1 del classificone?

Ma prima un'avvertenza. Per fan fanatici:
se DJ BoBo è la vostra unica ragione di vita, vi consiglio di non leggere il presente articolo. L'autore declina ogni responsabilità circa il nocumento che la lettura del presente articolo potrebbe procurarvi.


Meat Loaf - Il Polpettone infernale è tornato, ma quella cosa non la fa!

Meat Loaf - Bat Out of Hell II: Back Into HellNel 1977 è uscito un album di rock iperbarocco e wagneriano intitolato "Bat Out Of Hell". Quel lavoro ha venduto oltre 30 milioni di copie e ha passato più di 10 anni nella UK chart (per l'esattezza 474 settimane al 2008, risultato che lo rende secondo solo a "Rumours" dei Fleetwood Mac). Inutile dire che un simile successo ha dato fama imperitura al suo interprete, Marvin Lee Aday, meglio noto come Meat Loaf. Ma anche una bella rogna. Perchè, a quel punto, qualunque cosa il Polpettone (italica traduzione del suo nome d'arte) avrebbe prodotto sarebbe sicuramente stato oscurato da quel precedente. E infatti così è successo. Anche perchè il grassone, dopo quel successo, va incontro a una serie infinita di rogne. Certe se le va a cercare, come la rottura con l'autore del disco che gli ha dato la fama, Jim Steinman. E con Steinman altrove (tra i due c'è pure una causa legale), intento a scrivere clamorosi hit per altri (uno per tutti, "Total Eclypse Of The Heart" di Bonnie Tyler), il nostro incoccia in una serie di fiaschi che lo portano alla bancarotta.

Ma poi arriva il Natale 1990. A Natale tutti si sentono un po' più buoni, pure i Pipistrelli sputati dall'Inferno. E così il Polpettone e Steinman fanno pace e iniziano a parlare di un nuovo disco, che costituisca il degno seguito di "Bat Out Of Hell". La lavorazione tuttavia va per le lunghe e nel frattempo Meat Loaf passa alla Virgin (MCA per gli USA). E la seconda puntata delle avventure infernali del nostro Polpettone vede finalmente la luce il 14 settembre 1993. 

Meat Loaf - I'd Do Anything for Love (But I Won't Do That)Per lanciare l'album viene pubblicata su singolo una gargantuesca ballatona in pieno stile Steinman, I'D DO ANYTHING FOR LOVE (BUT I WON'T DO THAT). Il pezzo nell'album dura oltre 12 minuti, per cui per le radio viene accorciato a "soli" 7 minuti e 43. Su singolo invece  il pezzo viene ridotto a 5 minuti e 13. Il brano è un duetto con una cantante femminile, accreditata come "Mrs. Loud". Sotto questo nome si cela la vocalist britannica Lorraine Crosby, sebbene la sua parte in tour verrà affidata dall'americana Patti Russo. Il testo (titolo compreso) del pezzo è in perfetta linea con le promesse delle ballatone dei primi anni '90 ("ogni cosa che farò la farò per te", "ti amerò per sempre", ecc...). In questo caso il Polpettone promette che farà tutto tranne quella cosa. E cos'è quella cosa? Che non tornerà sui suoi passi, che non dimenticherà mai come lei si sente in quel momento... Insomma, che non la lascerà sedotta e abbandonata. A suo dire, il Polpettone interpreta nel pezzo un adolescente che sta cercando di trovare il coraggio di dichiararsi all'amata. Vabbè, Meat Loaf ha interpretato alcuni film, tuttavia come adolescente timido forse risulta un po' attempato (all'epoca ha 42 anni). Musicalmente il pezzo ha un arrangiamento (curato da Meat Loaf, Steinman e Todd Rundgren - che aveva collaborato anche al primo album) che non si risparmia nulla. Talmente stracarico in confronto al quale "I Will Always Love You" è un pezzo minimalista. Dopo un intro al piano, parte dolcemente, poi alterna accelerate con rallentamenti aggiungendo sempre più ingredienti, a partire dai cori, e alla fine presenta più esplosioni da inno da stadio erigendo muri del suono a profusione a suon di assoli. Insomma i Queen strafatti in preda a isteria omicida.

Per il video non si bada a spese. Lo dirige Michael Bay e, come qualcuno dirà, costa come tutto il film "Quattro Matrimoni E Un Funerale". La storia raccontata è a metà strada tra la bella e la bestia e il fantasma dell'opera e vede il grassone debitamente truccato duettare con la modella Dana Patrick.

A questo punto resta un quesito. Anzi, il quesito. Venderà? Insomma, siamo nell'era del grunge, dell'R'N'B hip hop, della techno. Certo, le superballate vendono a palate, ma questa è, come detto, più di una power ballad. È un melodramma intero pieno di morti e feriti. La ricetta è la stessa impiegata 16 anni prima in "Bat Out Of Hell". Ma son passati 16 anni e non son pochi... Siamo sicuri che il pubblico stia aspettando un nuovo disco di Meat Loaf?

...Eccome che lo aspettava! Il singolo diventa a sorpresa il più venduto del 1993 in UK, dove arriva al N. 1 il 23 ottobre, scalzando i Take That e restando in vetta qualcosa come 7 settimane. Ma, cosa ancor più clamorosa, raggiunge la vetta in un totale di 28 paesi, USA compresi, dove svetta per 5 settimane a partire dal 6 novembre, detronizzando Mariah. L'unico paese del globo che sembra insensibile al pezzo è proprio l'Italia, ma d'altra parte qua non aveva attecchito neppure il primo successo del Polpettone. Che è il primo a meravigliarsi di cotanto successo.

E l'album non è da meno, arrivando a vendere oltre 15 milioni di copie. Arriva al N. 1 USA il 30 ottobre, ma vi resta una sola settimana, cedendo subito ai Pearl Jam. Invece in UK il disco resta in vetta per 11 settimane non consecutive, interrotte da singole settimane di vetta per Nirvana, Pet Shop Boys, Take That e Phil Collins. Insomma, il Pipistrello sarà pure tornato all'inferno, ma di sicuro è arrivato nel paradiso delle classifiche.

Il testo del singolo è oggetto di dibattiti negli USA, dove viene subito preso come esempio dai soliti gruppi conservatori, subito lanciati nel dire che "quella cosa che il grassone non farà mai" è "fare sesso prima del matrimonio". Asserendo pertanto che il pezzo è a favore dell'astinenza. Ovviamente negli USA il testo proprio non lo si ascolta, eh? Ma che conoscano l'inglese oltreoceano? Ho seri dubbi...

Il singolo varrà a Meat Loaf anche un Grammy. Verrà citato anche nel terribile film delle Spice (dove Meat Loaf vi recita la parte dell'autista) e a quanto pare sarà responsabile della formazione degli Evanescence (questa è grave...). Da notare che finirà anche ai primi posti delle classifiche di fine 1993, ma più precisamente in quelle dei peggiori brani per la critica.


E al N. 2 del classificone c'è proprio il brano che viene scalzato dal N. 1 americano dal Polpettone...

Mariah Carey - L'amante ideale di Mariah. Ma Mottola lo sa?

Mariah Carey - Music BoxBeh, Mariah non può certo lamentarsi, dato che nel momento in cui DREAMLOVER viene detronizzata, ha comunque passato otto settimane sulla vetta della chart USA. La fresca Signora Mottola è all'epoca "la più amata dagli americani" (Whitney permettendo) e proprio con l'album che contiene l'hit, "Music Box", si appresta a diventare definitivamente una superstar a livello mondiale. "Dreamlover" è il primo estratto dall'album ed esce a luglio. E l'11 settembre arriva in vetta, scalzando gli UB40 e diventando il settimo N. 1 della cantante in America nel giro di 4 anni. Il pezzo è stato scritto da Mariah con i produttori Dave Hall e Walter Afanasieff. Il primo, reduce dall'album di debutto di Mary J. Blige, è contattato direttamente dalla cantante. Lei vuole un pezzo allegro. Lui inizia a proporle una serie di loop ritmici. E scelgono un loop di "Blind Alley", pezzo datato 1971 delle Emotions (già campionate/omaggiate - in modo ben più pesante - dalla Carey in "Emotions"). La Carey poi inizia a comporre il testo, che parla di un uomo ideale, e la melodia. Tuttavia il risultato non soddisfa il maritino e così viene chiamato Afanasieff a lavorare sul pezzo. Lui dice che gli dona "colore". E lo fa aggiungendoci organo Hammond, batteria e tastiere. Di fatto il loop di partenza viene arricchito e attualizzato.

Mariah Carey - DreamloverIl pezzo rappresenta il primo vero flirt della Carey con l'hip hop. Infatti utilizza una tecnica produttiva, quella basata sul loop, che è tipica del genere. E "Blind Alley" era già stata impiegata nel 1988 proprio da uno dei pionieri del rap, Big Daddy Kane, in "Ain't No Half-Steppin'". E "Dreamlover" a sua volta verrà campionata. Nel 2002 il Boss infatti la campionerà (!) in un brano del suo album "The Rising", "Let's Be Friends (Skin To Skin)". Stando a quel che dice Wikipedia, quel pezzo di Springsteen può provocare epilessia... Il singolo diventa anche un buon hit internazionale, arrivando al N. 9 UK. Ma per il successo europeo con la S maiuscola, Mariah dovrà aspettare il terzo singolo dell'album, una cover di un pezzo dei Badfinger già diventata un hit colossale nel 1972 per Harry Nilsson...

Intanto l'album, il suo quarto, uscito il 31 agosto, staziona nella parte alta della chart USA, anche se arriverà al N. 1 americana solo a fine dicembre. E diventerà un successo in Europa e UK solo nel 1994.  Ma non temete, si rifarà abbondantemente, diventando il suo più grande successo di vendite a livello mondiale, con oltre 25 milioni di copie vendute.

A quel che racconta la Carey, i testi dei suoi album vengono raccolti su diari su cui la nostra scrive tutto. Ebbene quello su cui ha concepito i testi di "Music Box" le è stato regalato al party per il suo 21esimo compleanno da Cyndi Lauper.

E intanto in ottobre esce il secondo singolo. E purtroppo stavolta è una ballata, genere che nelle mani di Mariah diventa sinonimo di melassa concentrata. Si tratta di HERO, ma ne riparlerò a tempo debito. Intanto godetevi "Dreamlover" finchè dura...

Se negli USA l'autunno il mercato dei singoli è praticamente dominato dalla Carey e da Meat Loaf, in UK c'è un po' più di varietà in vetta e, accanto al Polpettone troviamo un pezzo techno, un pezzo pop-disco e un brano rap. Da quale incominciamo?


Beh, andiamo in ordine cronologico e pertanto iniziamo dal singolo che arriva al N. 1 UK il 28 agosto e vi rimane fino al 25 settembre... Ma per parlarne, andiamo in discoteca...


L'Unione Europea Discotecara

Culture Beat - Il battito vincente di Torsten

Culture Beat - Mr. VainChi sono i Culture Beat? Beh, trattandosi di un progetto dance, sarebbe più opportuno chiedersi cosa sono. Ebbene sul palco sono un duo, formato da una cantante donna e da un rapper maschile. Formazione questa canonica per praticamente tutta la Eurodance dell'epoca (e la rincontreremo varie volte durante questo articolo). Nel caso in questione, la cantante si chiama Tania Evans, mentre il rapper è Jay Supreme. In realtà il progetto è farina del sacco del produttore e DJ tedesco Torsten Fenslau, uno dei pionieri del suono di Francoforte. E in questo caso la formula viene applicata a un hit che si rivela il massimo successo dell'anno in Europa. Dopo aver dominato la Germania per 9 settimane dal 19 giugno al 19 agosto, in autunno arriva al N. 1 in UK (per 4 settimane) e in altre 11 nazioni (Italia compresa), vendendo oltre 4 milioni e mezzo di copie. Il pezzo è MR. VAIN e diventa uno dei classici dell'era techno. La formula, a partire dalla formazione, è tutt'altro che innovativa, ma viene applicata in modo perfetto e di fatto creando un suono personale. E funziona perfettamente anche in radio.

Culture Beat - SerenityIl singolo è tratto dal secondo album del progetto, "Serenity". I Culture Beat non son infatti un nome assemblato all'istante per lanciare il singolo. Tutt'altro. Vengono considerati un progetto fondamentale nella storia della dance tedesca. E l'evoluzione del progetto riflette quella della musica da discoteca. I Culture Beat nascono nel 1989. All'inizio il progetto è dedito all'ambient house. E un singolo, "Der Erdbeermund" ("Cherry Lips" nella versione in inglese), raggiunge il N. 11 tedesco. All'epoca la voce è del cantante di cabaret tedesco Jo van Nelsen. Per il secondo singolo, "I Like You", vengono reclutati Jay Supreme e una cantante, Lana Earl. E dall'ambient ci si sposta verso l'eurodance. Nel 1991 arriva il primo album, "Horizon". Nel 1993 la cantante viene sostituita da Tania Evans e il suono diventa più duro, secondo gli stilemi della techno. E a giugno viene pubblicato il secondo album, con cui avviene il botto.

Va detto che "Mr. Vain" è solo prodotta da Fenslau, mentre è scritta da Steven Levis, Nosie Katzmann e dal rapper Jay Supreme. Ruguardo a chi sia il Mr. Vain del titolo, sembra che si riferisca allo stesso Fenslau. A settembre esce anche il secondo singolo, GOT TO GET IT, che ripete la formula e il successo, arrivando nelle Top 5 di vari paesi europei, Germania e UK comprese. Purtroppo Torsten Fenslau non riuscirà a gustare a lungo il successo. Rimane infatti ucciso in un incidente stradale il 6 novembre. Ha solo 29 anni. La band tuttavia riuscirà a sopravvivergli e il controllo passerà al fratello Frank. E mentre "Mr. Vain" raggiungerà la Top 20 americana, dal secondo album arriveranno altri due grandi hit europei. E sia il produttore sia l'album vinceranno il prestigioso Echo Prize (premio dell'industria discografica tedesca) come produttore dell'anno e come disco tedesco più venduto nel Mondo del 1993. Per tacer di tutti i premi in ambito dance che il singolo si porta a casa.

Il progetto poi si ripresenterà nel 1995. Arriveranno altri due hit, ma i tempi ormai saranno cambiati. Nel 2003 tuttavia "Mr. Vain Recall", versione cash-in, remixata e aggiornata (ma non ce n'era bisogno, dato che l'originale funziona ancora benissimo), del loro grande hit, riporterà i Culture Beat nella Top 10 tedesca.

"Mr. Vain" rappresenta un disco importante anche per un motivo prettamente tecnico: si tratta del primo N. 1 britannico che non viene stampato su 45 giri. Lo si trova infatti solo su cd single o cassetta. Decreta insomma la definitiva fine di un'epoca. "Il 45 giri è morto! Viva il cd single!"


Se i Culture Beat arrivano dalla Germania, gli altri stati dell'Unione non stan certo a guardare... A partire dagli italiani....

Cappella - Il Progetto Rinascimentale di Gianfranco il Magnifico

Cappella - U Got 2 Let the MusicAltro giro, altro progetto dance di successo. Stavolta il manovratore è Gianfranco Bortolotti. Anche in questo caso non si tratta di una cosa creata ad hoc per un singolo hit. Le origini risalgono addirittura a un'altra era geologica (in anni dance), ovvero il 1975. All'epoca si parla di The Cappella-Project, team di autori che scrivono pezzi disco per altri. Il nome si riferisce alla Cappella Sistina e viene scelto per enfatizzare l'idea della rinascita. Se il Rinascimento segna la rinascita della cultura europea, il progetto punta alla rinascita della cutura dance europea.

Cappella - U Got 2 KnowPerò il progetto più che portare alla rinascita, crepa dopo poco, e l'unico che rimane è il Bortolotti, che nel 1987 fonda la Media Records. E nello stesso anno rispolvera il nome Cappella. Coadiuvato da Michele Persona, Mauro Picotto e con il cantante Ettore Foresti, il progetto ottiene nel 1988 un buon successo da discoteca con un pezzo house, "Push The Beat/Bauhaus". Nel 1989 arriva "Helyom Halib" e un piazzamento nella Top 20 UK. Bortolotti a questo punto si dedica alla produzione di grandi successi discotecari per altri nomi. Poi nel 1993 il nome Cappella ritorna nella classifiche. In primavera esplode "U Got 2 Know". Tuttavia il progetto non è ancora completamente assemblato. Infatti il Bortolotti sta ancora cercando una cantante "fissa". Prima viene assoldata Salee, che canta nel singolo che questo autunno definitivamente afferma i Cappella tra i nomi di punta dell'Eurodance dei primi anni '90. Purtroppo, a quanto si dice, Salee non vuol fare i video (o è racchia e non vogliono farglieli fare?), e così nel video compare un'altra fanciulla. Però stavolta non è solo una bonazza dedita al playback. Si tratta della nuova cantante, che da allora diventa voce e immagine dei Cappella: Kelly Overett. La ragazza di Ipswich arriva da un grande successo con gli SL2 (N. 2 in UK con l'inno rave "On A Ragga Tip" nel 1992). A lei viene associato, come regola vuole, il mandingo rappeggiante Rodney Bishop.

U GOT 2 LET THE MUSIC segue la formula applicata in "U Got 2 Know" ma la affina. Il pezzo diventa un enorme successo paneuropeo, arrivando al N. 2 britannico a fine ottobre, fermato solo da Meat Loaf. Il pezzo campiona un pezzo del 1987 di JM Silk "Let The Music Take Control", mentre la melodia arriva del 1984: gli Alphaville di "Sounds Like A Melody". E la sfilza degli hit per il progetto Cappella durerà fino al 1995...


2 Unlimited - No Limits!E ora che ne dite di passare da Brescia (città del Bortolotti) ad Amsterdam? Ovviamente per parlare del progetto Eurodance techno di maggior successo della prima metà del decennio, i 2 Unlimited. In questo caso due produttori belgi (Phil Wilde e Jean-Paul De Coster) e un duo sul palco di nazionalità olandese formato dalla cantante Anita Doth e dal rapper Ray Slijngaard. Inutile lottare, "No Limit" è stato il mega hit europeo della prima metà dell'anno. In UK il loro successo è enorme, anche se la stampa li odia, ribattezzandoli i "2 Untalented". 2 Unlimited - FacesBeh, non li si può certo definire Mozart, tuttavia, a differenza di molti altri progetti analoghi, Anita e Ray non son solo i due burattini dei produttori, ma collaborano alla scrittura dei pezzi. Come testimoniato anche dagli hit dell'album "No Limits" che la band porta nelle classifiche questo autunno. FACES è il terzo singolo estratto e li porta al N. 8 UK e tedesco (e nelle Top 10 di mezza Europa). Il pezzo abbassa un po' il ritmo e presenta un testo, scritto appunto dalla Doth e da Slijngaard, "impegnato". Infatti parla (il livello è quello dei pensierini delle elementari) dei divari sociali che i due vedono girando per il mondo. Il quarto e ultimo esce singolo in novembre, il martello MAXIMUM OVERDRIVE. La popolarità del progetto è tale che quando un loro concerto viene cancellato in Danimarca ne esce una rivolta. Intanto son tra i primi gruppi dance ad esibirsi in Russia. Che li si ami o (più facilmente) li si odi, sono quelli che hanno reso la techno "pop".

The Good Men - Give It UpE ora i The Good Men. Anche i Buonuomini vengono da Amsterdam. Si tratta di Gaston Steenkist ("Dobre") e René Horst ("DJ Zki"). La loro percussiva GIVE IT UP, un mix tra percussioni latine e house, è arrivata al N. 23 UK in agosto. Ripubblicata, tuttavia diventa un grosso hit, arrivando al N. 5 in novembre. E tra un paio d'anni arriverà sotto mentite spoglie al N. 1 UK: la campioneranno i Simply Red per la loro "Fairground". Ah, i due non compariranno più nelle classifiche col nome Good Men. In compenso vi riappariranno con qualche centinaio di altri pseudonimi, tra cui Chocolate Puma e Riva.

DJ BoBo - Dance With MeSe invece vogliamo trovare un'autentica digrazia dobbiamo spostarci nella Svizzera tedesca, dove potremmo imbatterci in Peter René Baumann, meglio (tristemente) noto come DJ BoBo. SOMEBODY DANCE WITH ME è il suo primo hit e arriva nella Top 5 tedesca. Praticamente un rip-off in salsa eurodance di "Somebody's Watching Me", vecchio successo targato 1984 del figlio di Berry Gordy Jr., Rockwell (o meglio di Michael Jackson...). E nelle stesse settimane piazza nella Top 10 teutonica KEEP ON DANCING. L'italo-svizzero BoBo ha mollato una carriera di fornaio (braccia rubate all'artigianato) per darsi alla breakdance e alla carriera di DJ, iniziata nel 1985. Ora è l'artista svizzero di maggior successo mondiale. E continuerà ad esserlo anche nel nuovo millennio, quando sfornerà la terrificante "Chihuahua"...

E ora torniamo in Germania, passando per Trinidad e Tobago...

Haddaway - Life (Everybody Needs Somebody To Love)Nestor Alexander Haddaway infatti arriva da Trinidad. Il ragazzo ha sbancato le classifiche tra primavera e estate con il tormentone "What Is Love" e ora fa il bis con LIFE, che a settembre arriva al N. 6 UK. Coadiuvato dai produttori Dee Dee Halligan e Junior Turello il ragazzo pubblica anche l'album "The Album" che si rivela un successo in molte nazioni europee. Ma il successo varca anche l'Atlantico: il 30 ottobre "What Is Love" raggiunge l'11esima posizione della Billboard Chart.


Ma i britannici sanno rispondere all'assalto dance continentale e sfoderano a loro volta alcuni classici della discoteca dell'epoca. A partire da...

M People - Vita nuova per Heather

M People - Elegant SlummingGli M People però non sono un progetto, sono una vera band. Infatti si tratta di un trio fondato nel 1990 da Mike Pickering (la M del nome del gruppo è la sua iniziale), uno dei DJ del leggendario The Haçienda. E dopo qualche anno di gavetta, nel 1993 esplode. Grazie a una miscela di house, soul e acid jazz e all'inconfondibile voce della cantante Heather SmallMOVING ON UP, il cui testo rientra nella miglior tradizione del genere "sei uno stronzo e dopo averti mollato la mia vita sarà migliore", è il loro terzo Top 10 britannico e diventa il loro maggior successo quando arriva al N. 2, bloccata (purtroppo) da DJ Jazzy Jeff And The Fresh Prince. Nel frattempo il loro precedente hit, "One Night In Heaven", sta ottenendo allori in giro per l'Europa. Il singolo fa da apripista per l'album "Elegant Slumming", che si rivela un grande successo, piazzandosi al N. 2 UK grazie ai quattro Top 10 in esso contenuti. "Moving On Up" diventerà nel 1994 anche l'unico hit del gruppo negli USA e in seguito comparirà nelle colonne sonore di film come "Full Monty" e "Il Club Delle Prime Mogli".

Urban Cookie Collective - High on a Happy VibePiù legati alla tradizione house sono gli Urban Cookie Collective. D'altra parte arrivando da Manchester, la capitale britannica del genere. Dopo il grande hit estivo THE KEY: THE SECRET (N. 2 UK in agosto), che questo autunno comunque scorazza con successo in giro per l'Europa (N. 5 in Germania), il Collettivo del Biscotto Urbano (nota bene: cookie in slang sta per pillola di ecstasy) arriva nella Top 5 UK a novembre con FEELS LIKE HEAVEN. Il progetto è di Rohan Heath, ex collaboratore di A Guy Called Gerald e già membro dei Together, gruppo fondato nel giro dell'Haçienda (ancora quel club) che nel 1990 ha ottenuto un Top 20 in UK con "Hardcore Uproar". Il collettivo vede la partecipazione, tra gli altri, della vocalist Diane Charlemagne. Questa, dopo l'esperienza con i Biscotti, collaborerà con nomi come Goldie e Moby. Dopo questi due hit, il Collettivo non riuscirà più a ripetersi e le posizioni raggiunte dai singoli successivi scenderanno progressivamente. "The Key: The Secret" verrà riesumata, ovvero remixata in due diverse occasioni, nel 1996 e nel 2005. Meglio lasciarle stare e riascoltarsi la versione originale.


Passiamo a qualcosa di più "calmo"?

The Orb - La soffice nuvoletta riposante di Alex

The Orb - Little Fluffy CloudsChe ne dite di rilassarvi un po' in una chill-out room (o camera di decompressione) per riprendervi dalle fatiche della danza (non è che avete usato ausiliari chimici, vero?). Niente di meglio della musica proposta dagli Orb allora per rilassare le vostre stanche membra, il vostro cervello e le vostre coronarie. La band ambient house ha già piazzato nel 1992 un album al N. 1 UK. E questo autunno ottiene il secondo singolo in Top 10 con LITTLE FLUFFY CLOUD. Alex Paterson e Kris Weston (questi gli Orb all'epoca) ripubblicano su singolo quello che è considerato un loro classico. Il pezzo risale al 1990 ed è stato incluso nel loro primo album, del 1991. Inizialmente Paterson ci lavora con il produttore, nonchè ex Killing Joke, Martin "Youth" Glover. Tuttavia Youth ha parecchi lavori da seguire e non entra a far parte degli Orb. E allora Paterson chiama Weston. La nuvoletta in origine non era salita oltre l'87esima posizione, ma negli anni diventa un vero classico della pista da ballo allucinogena. Basti pensare al fatto che il pezzo si basa su un campionamento di un'intervista a Rickie Lee Jones, intenta a descrivere ricordi d'infanzia. La sua voce nasale genera subito leggende: a chi dice che è dovuta all'uso di droga la Jones risponde secca che si trattava di un raffreddore... Ovviamente la Jones non ha gradito il campionamento, e ne è derivata una causa conclusa con un accordo al di fuori del tribunale. Da notare che il pezzo campiona anche l'armonica da "C'era Una Volta il West" di Morricone e una composizione di Steve Reich suonata da Pat Metheny. A differenza della Jones, tuttavia Reich è talmente colpito dal lavoro degli Orb che chiede alla sua casa discografica di non far loro causa.


Riposati sulla nuvoletta? Allora potete ributtarvi anima e corpo sulla pista da ballo, perchè stanno suonando un vero pezzo da 90...

Leftfield & Lydon - Piromania techno

Leftfield - Open up / Cut for lifeEcco un abbinamento a dir poco clamoroso. Tanto che fa esclamare a qualche recensore la frase: lo spirito del '93 che incontra quello del '76! Di che si tratta? Ma dell'eretico (ma non troppo) connubio tra i Leftfield (ovvero il duo elettronico Paul Daley e Neil Barnes) e John Lydon (per quei quattro che non lo sapessero, Johnny Rotten dei Sex Pistols. Non sapete chi è lo stesso? Andate immediatamente a studiare!). Il risultato è la trascinante OPEN UP che arriva N. 13 UK. Da notare che il brano viene censurato negli USA. Infatti nel brano Lydon urla "Burn Hollywood Burn!", e dato che poco dopo l'uscita del pezzo scoppiano grossi incendi in California attorno a Los Angeles (oltre 80.000 ettari in fumo) la cosa viene vista come "di cattivo gusto". Ah, la censura politically correct... Ovviamente il testo non ha nulla a che vedere con gli incendi. In realtà è una ferocissima "ode/critica" all'industria del divertimento californiana, a cui Johnny chiede sarcasticamente di "aprirsi a lui", dato che vorrebbe essere assimilato nel sistema "per fare tanti soldi e per essere più grande di Dio"...


E da Johnny passiamo alla band che più di ogni altra costituirà l'equivalente dance anni '90 dei Sex Pistols, anche se per il momento son semplicemente considerati un gruppo rave...

The Prodigy - Lo scherzetto di Liam

The Prodigy - One LoveI Prodigy piazzano al N. 8 UK il 23 ottobre ONE LOVE. Il singolo in realtà risale a quanche tempo prima. Inizialmente è stato pubblicato da Liam Howlett su un disco con l'etichetta bianca e il titolo "Earthbound I". Questo per fregare i vari DJ che avevano giudicato i Prodigy come una band troppo commerciale e pertanto li snobbavano. E così, "fregati" da una strategia non nuova (applicata più volte dai Bee Gees, per esempio), gli stessi DJ iniziano a dire meraviglie di questo nuovo pezzo, che diventa un grande successo nei club underground. Dopodichè Howlett getta la maschera, lasciando tutti senza parole. Il pezzo miscela canti tribali a una base elettronica in loop, segnando un netto cambiamento del suono della band che, da "cartonesco", diventa più duro e sperimentale. Tale suono caratterizzerà il prossimo album della band, "Music For The Jilted Generation" (che infatti includerà "One Love"). Album che trasformerà la band in un vero e proprio gruppo di culto da N. 1 in classifica.


Orbene. Dopo questa sbornia a 130 e più bpm al minuto, torniamo ai singoli che arrivano al N. 1 UK questo autunno... Ebbene, ai Culture Beat il 25 settembre succede un pezzo rap, pertanto approdiamo in territorio hip hop e R'N'B...


R'N'B & Hip Hop: Gangsta, Cannabis e... Al Bano 

DJ Jazzy Jeff And The Fresh Prince - L'ultimo botto

DJ Jazzy Jeff & the Fresh Prince - Code RedAllora, il temibile duo formato da Jeffrey Townes e dall'allora Principe di Bel Air Will Smith  sta perdendo quota negli USA, dove l'hip hop da party che lo contraddistingue è ormai passato di moda, mentre ottiene il suo maggiore hit britannico con BOOM! SHAKE THE ROOM, N. 1 per 2 settimane dal 25 settembre. Nella stessa settimana il pezzo raggiunge il suo picco in America. Un picco più modesto tuttavia, dato che oltreoceano il pezzo si ferma al N. 13. Il pezzo campiona "Funky Worm", classico funk degli Ohio Players datato 1973, ed è contenuto nel loro quinto e ultimo album, "Code Red". Ultimo, perchè dopo questo disco, nonchè 14 milioni di dischi venduti, 3 American Music Awards e 2 Grammy Awards, i due si separeranno, anche se ufficiosamente. Dopo lo scioglimento, mentre Smith si dedicherà notoriamente alla carriera di Divo di Hollywood con propensione alla realizzazione di rappettini che vampirizzano illustri predecessori, Towners formerà un team di produttori chiamato A Touch Of Jazz e si dedicherà alla produzione per altri, non rinunciando tuttavia a collaborare ai lavori solisti dell'amico.

A proposito della carriera cinematigrafica di Will Smith: Will sta per uscire nei cinema con il notevole "Sei Gradi Di Separazione", in cui recita con Stockard Channing, Donald Sutherland e Ian McKellen. Una bella commedia drammatica diretta da Fred Schepisi tratta da un lavoro teatrale. Se vi piace il Will Smith attore e non l'avete visto ve lo consiglio, anche se sicuramente il ruolo di Will, uno dei suoi migliori, vi spiazzerà.

A dire il vero c'è un pezzo che potrebbe rappresentare l'equivalente americano dei pezzi da party europei. Si tratta dell'orrenda WHOOP! THERE IT IS dei Tag Team, che sta ancora nella Billboard chart dopo aver ossessionato l'intera estate USA. Ne riperlerò pertanto quando si parlerà di quell'estate. Però un'avvertenza. Se pensate che "No Limit" sia fastidiosa, non avete mai ascoltato questa roba, che solo negli USA vende 4 milioni di copie... (e poi vi meravigliate che votano Bush?).

Stakka Bo - Here We GoDecisamente più divertente (e raffinato) il pop-dance-rap con sfumature acid jazz che arriva dalla Svezia, gentilmente offerto da Stakka Bo. Sotto questo pseudonimo si cela Johan Renck, e la sua HERE I GO AGAIN diventa un buon hit europeo che arriva anche nella Top 20 britannica. In seguito Renck diventerà regista e dirigerà videoclip per gente come Madonna, Robbie Williams e Beyoncé.


Ma torniamo negli USA con un pezzo che proprio il 25 settembre arriva al N. 19. Sentite per caso odore di maria?

Cypress Hill - Il cervello malato che abbatte le barriere

Cypress Hill - Black SundayINSANE IN THE BRAIN è il pezzo che lancia definitivamente in orbita il collettivo chicano di Los Angeles, trainando il secondo album "Black Sunday" verso il N. 1 USA (vi debutta direttamente in agosto) e i 4 milioni di copie. Il pezzo permette inoltre al gruppo rap di oltrepassare lo steccato verso il pubblico rock, cementando la fama della Collina dei Cipressi come gruppo crossover e facendogli guadagnare un posto sul palco del celebre festival itinerante Lollapalooza. Il cubano Sen Dog (Senen Reyes) e i losangelini Muggs (Lawrence Muggerud) e B Real (Louis Freese) mettono a punto un suono che piace quasi più ai bianchi che ai neri. Un sound cupo che, unito alla caratteristica voce nasale allucinata di B-Real li rende unici nel panorama hip hop. Basti ascoltare "Insane In The Brain". La traccia è basata su un breakbeat allucinato e ipnotico sul quale si avvicendano i rap cantilenanti di B-Real e Sen Dog. Cypress Hill - Insane In The BrainIl brano è un autentico melting pot, campionando "Say It Loud - I'm Black And I'm Proud" di James Brown, "Good Guys Only Win In The Movies" di Mel & Tim, "All Over The World (La La)" dei The Youngbloods (che compare in chiusura del pezzo) e "Life" di Sly & The Family Stone. Il testo invece lo fa appartenere alla categoria delle "diss song", ovvero di quei pezzi fatti contro qualcun altro. In questo caso il "malato di mente" è il rapper Chubb Rock reo di averli sfottuti in un suo album del 1992. Ma di sicuro la band deve parte della fama anche al fatto di essere di suo "fuori di testa", anche per una vera e propria ossessione per la marijuana (nel libretto di "Black Sunday" ci son 19 punti che ne illustrano la storia e i pregi). Tale amore per la maria fa guadagnare loro il ruolo di portavoce della National Organization To Reform Marijuana Laws. E li fa cacciare dal Saturday Night Live: la fumano in diretta...

Tra l'altro "Black Sunday" è in classifica mentre il suo predecessore, l'acclamato "Cypress Hill", datato 1992, è ancora nella Top 200 di Billboard. È la prima volta che un gruppo hip hop ha due album in contemporanea in classifica. Inutile dire che il pezzo diverrà non solo un classico dell'hip hop, ma comparirà in un'infinità di film e verrà parodiato una marea di volte. Tra queste vale la pena di citare la comparsata "orchestrale" nell'episodio dei Simpson "Homerpalooza", spassosa incursione di Homer nel territorio della musica alternativa USA (come fenomeno da baraccone, ovviamente)... Intanto questo autunno la band piazza il suo primo singolo nella Top 20 britannica, WHEN THE SHIT GOES DOWN.


Negli USA si è definitivamente imposta una corrente hip hop che di fatto segnerà l'intero decennio, nel bene e nel male... Il Gangsta.

E al N. 11 USA il 2 ottobre arriva il suo Profeta.

2Pac - La minaccia per la società approda in classifica

2Pac - I Get AroundI GET AROUND è il primo hit nella Hot 100 per 2Pac Shakur. All'epoca 2Pac è già il Nemico Pubblico N. 1 da un annetto e mezzo. E non tanto per i precedenti penali, già belli corposi. L'11 Aprile 1992 un ragazzo texano, tal Ronald Ray Howard, ha sparato su un poliziotto, ispirato, a suo dire, da un pezzo ("Souljah's Story"), inserito nel disco di debutto del rapper, "2pacalypse Now". E così l'allora Vice Presidente degli USA Dan Quayle fa ritirare l'album dal commercio. Poi, nel febbraio 1993 esce il suo secondo album, "Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z". "I Get Around" è il secondo singolo estratto e, come detto, il suo primo hit. Tuttavia tra febbraio e ottobre il rapper non si annoia, accumulando nell'ordine: un'accusa senza denuncia per uso di cocaina, un'accusa per rissa e possesso di stupefacenti con conseguente arresto e un altro arresto per aggressione con una mazza da baseball. Non male, eh? Diciamo che la credibilità da strada non è mai stata il suo problema.

2Pac - Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z...Nel frattempo, tra un arresto e il successivo, trova il tempo di recitare nel film di John Singleton "Poetic Justice", accanto a Janet Jackson (che per baciarlo in una scena pretende che lui si faccia il test HIV). E dopo il 2 ottobre? Beh, "festeggia" Halloween con l'ennesimo arresto per aver sparato su due poliziotti che stavano minacciando un motociclista nero. Tuttavia stavolta non segue alcun procedimento a suo carico in quanto salta fuori che i due erano strafatti e avevano armi rubate, e che il rapper è davvero intervenuto per difendere l'aggredito. Il mese successivo invece arriva "the big one": si becca un'accusa per stupro da una diciannovenne conosciuta in un club. Sembra che la fanciulla con lui abbia fatto di tutto volentieri, ma che non abbia gradito fare altrettanto con gli amici del rapper. Tale fatto gli costerà una condanna a 1 anno e mezzo. Queste rogne con la legge gli fanno perdere delle parti in alcuni film, tra cui  "Menace II Society" di Allen e Albert Hughes. Conclusione: mena Allen Hughes e rimedia 15 giorni di reclusione. Se la sua carriera musicale sta decollando e lo sta trasformando in uno dei rapper più importanti della storia, la sua vita privata sta accelerando sempre più verso il suo tragico finale anticipato.

Dopo la pagina di nera, torniamo a quella musicale... "I Get Around" presenta il rapper assieme al gruppo che di fatto l'ha lanciato nel 1991, i Digital Underground. Il pezzo campiona tra gli altri un pezzo di Prince del 1985, "The Ladder", nonchè alcuni classici freestyle come "I Can Make You Dance" e "Computer Love"  di Zapp & Roger, che proprio quest'anno conoscono un buon successo (probabilmente grazie proprio alla riscoperta con 2Pac) con una raccolta di successi e un mega-medley. E Roger Troutman (il Roger di Zapp e Roger) tra tre anni collaborerà  direttamente con 2Pac nel suo grande hit "California Love". 


D.R.S. - Gangsta LeanRimanendo in ambito Gangsta, ecco arrivare al N. 4 USA GANGSTA LEAN dei D.R.S. Tuttavia non si tratta di un pezzo rap, anzi. È di una ballata R'N'B, un vero e proprio "slow jam". E che c'entra uno "slow jam" con il "gangsta rap"? Ebbene i D.R.S. (acronimo di Dirty Rotten Scoundrels), formati da Jail Bait (The Merciless), Deuce Deuce (The Shooter), Endo (The Shitstarter), Blunt (The Blunted) & Pic (The Bitch Killer) non sono esattamente il tipico gruppo vocale alla Boyz II Men. Se nella forma ricordano le ballate, nei contenuti parlano di tutt'altri argomenti rispetto alla media degli "slow jam" (amore e sesso). Infatti, come desumibile dai graziosi nomignoli adottati (quelli tra parentesi), i cinque affrontano gli stessi argomenti dei gangsta rapper: violenza di gang, droga, furti d'auto e via dicendo. Il tutto raccontato, come 2Pac o Ice Cube, nell'ottica di un membro di una gang. L'abbinamento tra la formula della ballata e testi molto duri è decisamente interessante e creativo, ma non si rivela un successo. E infatti "Gangsta Lean" resta il loro unico hit. Non per nulla è di gran lunga il pezzo più accessibile per il pubblico dell'album omonimo, essendo una sorta di elegia funebre per tutti gli homies (ovvero gli amici) defunti.

Ah, a proposito, il Gangsta Lean è un termine gergale diffuso nella comunità afro-americana che denota uno stile di guida rilassato, con il guidatore posto in basso e inclinato verso il posto del passeggero. Il termine è stato coniato dai padri del gangsta rap, i N.W.A..


Jodeci - Diary of a Mad Band
I D.R.S. sono tuttavia un esperimento isolato: tutte le altre ballatone R'N'B del periodo sono tutte innocuamente incentrate sulla rima cuore/amore. Partiamo se non altro con un brano dai nobili natali. LATELY è la cover del pezzo datato 1980 di Stevie Wonder (presente sul suo "Hotter Than July") firmata dai Jodeci. Il quartetto sta per pubblicare il secondo album "Diary Of A Mad Band" e lo anticipa con il suo primo e unico Top 10 USA. "Lately" arriva al N. 4 USA il 28 agosto. La versione dei Jodeci è in perfetto stile ballata R'N'B da primi anni '90, con note sostenute per decenni alternate a sguazzamenti in vibrato ripetuti. Insomma, troppo leziosa. Ah, comunque anche i delicati Jodeci non scherzano. Pure due di loro, nel 1993, si beccano una denuncia per molestie sessuali.

Gli Shai, reduci da un grande N. 2 USA l'anno prima ("If I Ever Fall In Love", che verrà rifatta nel 1997 dagli East 17 con Gabrielle), ottengono a settembre il terzo e ultimo Top 10 USA con la boyztomeneggiante BABY I'M YOURS.Tony Toni Toné - Sons of Soul Mentre i Tony Toni Toné, veterani della scena New Jack Swing di fine anni '80, piazzano l'ultimo singolo tra i primi dieci con la sinuosa e raffinata ANNIVERSARY, N. 10 USA il 23 ottobre. La versione del pezzo sull'album "Sons Of Soul" è un autentico tour de force di oltre 9 minuti (è quella che ascoltate cliccando il link). L'album si rivela il maggior successo della band. L'album successivo, datato 1996, invece sarà un fiasco e la band si scioglierà. Il frontman Raphael Saadiq si dedicherà alla carriera solista, formerà i Lucy Pearl e diventerà un affermato produttore, lavorando con gente come D'Angelo e The Roots. Il gruppo, eccetto Saadiq si riunirà su invito di Alicia Keys nel 1993, per cantare nella sua "Diary".


Ma parlando di ballate R'N'B a questo punto dobbiamo parlare di quella che causerà una bega legale in confronto alla quale quelle di 2Pac son (quasi) passeggiate...

Michael Jackson – Orche marine e “orchi” pugliesi

Ad Hollywood vogliono fare un nuovo film per ragazzi. Uno che mostri l'amicizia tra un moccioso e un animale. Il problema è l'animale. Cani, gatti e cavalli son ormai inflazionati. Orsi, cervi, leoni e elefanti son già stati utilizzati. Per tacer di squali, pappagalli, delfini e topi. A un certo punto a uno viene un'idea geniale: perchè non usare un'orca marina! E così fu...

Basil Poledouris - Free WillyIl film viene intitolato "Free Willy" (titolo che in UK causa non poche risatine, dato che "Willy" laggiù viene usato per indicare il pipino...). E per il lancio del film si decide di dotarlo di una colonna sonora pop. E chi meglio dell'eterno ragazzino per cantare il pezzo di punta? Uno che ama tanto gli animali, così tanto che s'è fatto puro uno zoo personale. E che ama tanto i ragazzini. Così tanto che...  ehm, meglio tornare alla colonna sonora. Sta di fatto che il prescelto ha già esperienza in colonne sonore di film che raccontano storie di mocciosi e bestiole. Per l'esattezza un film sull’amicizia tra un bambino e un lurido ratto assassino ("Ben"). Ebbene, Michelino, ovvero The King Of Pop, tuttavia non si spreca granchè e utilizza un brano del suo ultimo album "Dangerous", datato 1991. WILL YOU BE THERE. Si tratta dell'ottavo (!) singolo estratto dall'album, e diventa a settembre il quinto Top 10 USA tratto dall'album (dopo essere stato il settimo Top 10 UK in estate!). In Europa tuttavia il singolo funziona meno bene. Tuttavia questo gospel zuccheroso che potrebbe essere dedicato a Dio o ai suoi fan, porta a Michelino una quantità di rogne incredibile.

Prima rogna: il pezzo si apre con un coro che riprende l'esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven da parte dell'Orchestra di Cleveland. Senza tuttavia citare nei crediti che quell'intro è di Beethoven. E ne deriva una causa legale da 7 milioni di dollari che viene patteggiata fuori dal tribunale (con conseguente comparsa nei crediti dell'intro da Beethoven).

Michael Jackson - Will You Be ThereSeconda rogna: nel 1992 un cantante pugliese noto come Albano Carrisi (purtroppo per lui definito "a little-known singer" dai siti stranieri visitati) fa causa a Michelino accusandolo di aver copiato la sua "I Cigni Di Balakà". Che Michelino stia andando fuori di testa è un dato di fatto, che che nel delirio abbia deciso di copiare Al Bano risulterebbe da immediato elettroshock. Sta di fatto che la causa andrà avanti 7 anni, con tanto di Jackson in tribunale in Italia. Il pretore di Roma lo condannerà a pagare 4 milioni ad Al Bano, ma poi il 3 novembre 1999 la Corte d'Appello darà definitivamente ragione a Michelino, imponendo al Carrisi di pagare le spese legali.

Parte della vicenda è stata già raccontata da Maurizio Targa nella sua monografia Canzoni Rubate, tuttavia resta un dubbio: come mai quelle due canzoni son simili? Perchè, da quanto emerso in sede processuale, entrambi si son ispirati a una canzone popolare indiana (priva di diritti d'autore). Ma se proprio vogliamo spaccare il capello, c'è un pezzo degli Ink Spots "Bless You" che assomiglia non poco ad entrambi. E loro son decisamente arrivati prima sia di Michelino che di Al Bano... Beh, se non altro il fatto che Michelino abbia copiato gli Ink Spot è già un'ipotesi meno fantascientifica...

Purtroppo per Jacko, i tribunali stanno diventando una costante della sua vita, e per cose decisamente più gravi di un'accusa di plagio. La storiaccia è in pieno corso questo autunno e va segnalato il comportamento della "cara sorellina" LaToya, la Jackson più inetta e sfigata, che ne approfitta per farsi pubblicità gettando merda sul fratello...


Ma a proposito di utilizzo di pezzi del passato e di Michelino, a questo punto possiamo parlare di uno dei maggiori hit del periodo, che pure compare nella colonna sonora di "Free Willy"...

SWV - Right Here (Human Nature Remix) Parlo delle Sister With Voice (meglio note come SWV) son uno tra i principali gruppi vocali femminili dell'epoca. Reduci da un N. 1 USA con "Weak", le tre ragazze ora arrivano al N. 2 con RIGHT HERE/HUMAN NATURE. Si tratta di un remix del primo singolo del trio formato da Cheryl "Coko" Gamble-Clemons, Tamara "Taj" Johnson-George e Leanne "Lelee" Lyons. "Right Here" infatti è uscita nel 1992. Poi le ragazze son esplose con ben due Top 10 USA (compreso il già citato N. 1) e ora il remix ad opera di Teddy Riley, che interpola quel pezzo con il classico di Jacko "Human Nature". Il singolo diventa anche il più grande successo delle ragazze in UK, dove si piazza al N. 3 a settembre, unico loro piazzamento nella Top 10 albionica. Poi a novembre le ragazze tornano nella Top 20 UK con DOWNTOWN, pezzo con allusioni erotiche (abbinato a "Human Nature" sul singolo americano) che tuttavia non replica la performance in classifica del singolo precedente. 

Zhané - Hey Mr. D.J. Ma le Sorelle non son l'unico gruppo R'N'B al femminile che sfodera un grosso hit questo Autunno. Ci sono anche le Zhane con HEY MR DJ, N. 6 USA il 30 ottobre. Si tratta di un duo che fa capo all'etichetta discografica e al collettivo newyorkese di DJ e MC chiamati Flavor Unit e capeggiati da Queen Latifah. "Hey Mr DJ" è il loro primo singolo. Il pezzo è stato realizzato dalle ragazze per una compilation hip hop ma funziona talmente bene che si decide di pubblicarlo su singolo. E il suo successo fa loro guadagnare un contratto con la Motown. Le ragazze otterranno hit minori (tra cui "Groove Thang" del 1994) e ritorneranno nella Top 10 USA assieme ai Naughty By Nature nel 1999 (con "Jamboree").

Xscape - Just Kickin' It / W.S.S. Deez NutsE dato che non c'è due senza tre, ecco un altro gruppo femminile. Sono le Xscape e anche loro fanno centro al debutto con JUST KICKIN' IT, N. 2 USA il 23 ottobre e il primo dei loro 5 Top 10 USA. Il quartetto ha debuttato nel 1991 cantando al compleanno del produttore Jermaine Dupri che le ha messe sotto contratto. Dupri negli anni a venire lavorerà col gotha dell'urban R'N'B, tra cui Usher, Nelly, Mariah Carey (della cui resurrezione è in gran parte responsabile) e Janet Jackson. A dire il vero la Jackson non sarà una sua semplice cliente, dato che di fatto diventerà la sua fidanzata (sembra che i due si sposeranno entro il 2008). Janet Jackson - If / One More ChancePerchè sta incursione gossippara? Ma ovviamente per introdurre Janet Jackson! Janet questo autunno mette a segno il secondo hit tratto dal suo fortunatissimo album "janet.", ovvero IF. Il pezzo, con tanto di video orientale, segue il grande successo di "That's The Way Love Goes" (a mio parere uno dei suoi pezzi migliori) ed è un perfetto esempio di pezzo ritmato alla Janet Jackson. Si ferma "solo" al N. 4 USA (a al N. 14 UK), ma non temete, il prossimo singolo, la ballata AGAIN, diventerà il suo settimo N. 1 USA a dicembre.

E nel settembre 1993 la ragazza si annuncia donna sulla copertina di Rolling Stone, apparendo nella celebre foto di Patrick Demarchelier in topless, con le mani dell'allora suo marito René Elizondo, Jr. posizionate a coprirle quello che poi mostrerà alla nazione durante il Superbowl tra qualche anno... D'altra parte "janet." ha rappresentato proprio la scoperta della sessualità da parte della cantante, che passa ai suoni sensuali del nuovo album dal semi-impegnato ma ancora "adolescenziale" "Rhythm Nation". E il 24 novembre la Jackson inizia a Cincinnati il suo secondo tour mondiale, il "janet. Tour", che la terrà impegnata sul palco fino all'agosto 1994. E proprio "If" apre i concerti di quel tour.


Ma c'è una nuova Diva R'N'B all'orizzonte. La produce Babyface e questo autunno ottiene il suo primo Top 10 USA...

Toni Braxton - Una canzone triste che rende felice Toni

Toni Braxton - Toni BraxtonToni Braxton (da pronunciare con tono grave, alla maniera di Fantozzi, in linea con il suo vocione) è l'ultima scoperta di Babyface. Toni è la figlia di un pastore Apostolico dalle visioni ultraconservatrici che quando è ragazzina le fa sudare la visione del noto programma TV "Soul Train". Ma le cose poi cambiano, e a quanto pare, ora papà prega perchè il disco della figliola vada in classifica. E tali preghiere vengono esaudite, dato che ANOTHER SAD LOVE SONG diventa ad ottobre il primo Top 10 USA della cantante, arrivando al N. 8. Tuttavia non è il primo disco di Toni. La ragazza ha esordito nel 1990 con le sorelle nella formazione The Braxtons, che vendono sottoposte a un'audizione da parte di Babyface e L.A. Reid. Toni Braxton - Another Sad Love Song / Another Sad Love Song E i due vedono subito che Toni ha qualcosa di più delle sorelle e pensano a lanciarla come una star solista. I primi due singoli realizzati sono un duetto con Babyface, "Give U My Heart" e "Love Shoulda Brought You Home". In realtà i due pezzi son stati scritti per Anita Baker, ma dato che la soul diva e la sua casa discografica targiversano, vengono subito dirottati verso l'aspirante star. Entrambi le canzoni finiscono nel 1992 nella fortunatissima colonna sonora di "Boomerang", film con Eddie Murphy da noi noto come "Il Principe Delle Donne". Per intenderci, in quella colonna sonora c'è il megahit dei Boyz II Men "End Of The Road". Il successo della colonna sonora mette in luce di riflesso anche Toni che nel 1993 debutta con il suo primo album, "Toni Braxton". E "Another Sad Love Song", produzione di lusso targata Babyface, diventa il primo dei tre singoli da Top 10 tratti dall'album della cantante con il vocione profondo. Album che nel 1994 si piazzerà in vetta alla album chart USA. Janet, Mariah e Whitney, fate largo, è arrivata una nuova Soul Diva in città!

Tra tante Dive USA, anche Albione riesce a piazzarne alcune. Certo non siamo ai livelli di successo delle corrispondenti americane, ma un loro seguito riescono ad ottenerlo.


Dina Carroll - So CloseIniziamo dalla titolare di uno degli album più venduti dell’anno in Britannia, Dina Carroll. Il suo album di debutto, "So Close", uscito nel gennaio 1993, è uno sleeper, ovvero uno di quei dischi che ottengono successo gradulamente nel tempo. E artista e disco fanno il botto definitivo grazie a DON’T BE A STRANGER, gran ballata che arriva al N. 3 in UK a novembre. Si tratta del sesto (!) singolo estratto dall’album. Va detto che la versione su singolo è diversa da quella dell'album, dato che gode di un arrangiamento orchestrale ad opera della London Session Orchestra. Tra novembre e dicembre la ragazza fa un tour britannico di grande successo. E i suoi concerti vengono aperti da quattro ragazze destinate a diventare il gruppo vocale femminile pop R'N'B britannico di maggior successo a cavallo dei '90. Eternal - Always and ForeverSi tratta delle Eternal, che potremmo definire quasi la versione 1.0 al negativo delle All Saints. Ovvero, mentre le All Saints saranno 3 ragazze bianche e una nera, qua il rapporto è invertito. Il gruppo è formato dalle sorelle Easther e Vernie Bennett, da Kéllé Bryan e dalla bianca Louise Nurding. Le quattro sono assieme dal 1992 e ora ottengono il primo clamoroso hit con STAY, un pop R’N’B che fa faville nella UK chart, dove si arrampica fino alla quarta posizione. Replicherà a breve in Europa e riuscirà pure a penetrare la Top 20 USA, diventando l’unico hit americano delle ragazze. E a fine novembre esce il loro primo album, "Always & Forever" (ma erano sbronze quando hanno fatto la foto della copertina?), che arriverà al N. 2 UK.

Lisa Stansfield - So NaturalChi invece è esplosa già da qualche anno è Lisa Stansfield, che, reduce dal successo del singolo inciso per la colonna sonora di "Proposta Indecente", pubblica questo autunno il terzo album, “So Natural”, accompagnato dalla title-track (N. 15 UK). Chi invece sembra destinata a finire nella categoria delle quasi one hit wonder è Gabrielle. Gabrielle - Going Nowhere La ragazza con la benda all'occhio destro (soffre di una ptosi della palpebra) ha esordito questa estate con un autentico colpo di classe, il N. 1 UK DREAMS, ma il successore si ferma solo al N. 9. Mai chiamare un singolo delicato come il secondo GOING NOWHERE, rischiate di metterne in pratica il titolo. Sta di fatto che la ragazza verrà data per finita un po’ troppo presto. Invece sarà responsabile di un bel ritorno nel 1996, a cui seguirà un’altra resurrezione nel 2000. Mi sa che però non ce ne sarà un’altra...


Bitty McLean - It Keeps Rainin' (Tears from my eyes)Il 1993 verrà ricordato come l’anno del grande ritorno in auge del reggae, in tutte le sue forme. E non solo in Europa, ma anche in America. In UK viene premiato soprattutto il lovers rock di IT KEEPS RAININ' (Tears From My Eyes) di Bitty McLean, N. 2 settembrino alle spalle dei Culture Beat. Il pezzo è la cover in salsa giamaicana di un successo del 1961 del grandissimo Fats Domino. UB40 - Promises and LiesL'ex assistente di studio degli UB40 (lo chiamavano il loro "ragazzo del tè") otterrà ancora un paio di hit nella Top 10 UK. Intanto i suoi precedenti datori di lavoro, gli UB40, stanno attraversando il periodo di maggior successo mondiale della lunga carriera grazie a un'altra cover, che a inizio settembre è ancora in vetta negli USA. Si tratta del grande successo dell’estate ’93, ovvero la cover reggae di (CAN’T HELP) FALLING IN LOVE (ne riparlerò a tempo debito). Nello stesso periodo la band pioniera del reggae commerciale UK è nella Top 10 albionica con il secondo singolo estratto dall’album “Promises And Lies”, HIGHER GROUND.

Vanno alla grande anche Chaka Demus & Pliers, che dopo il successo estivo “Tease Me”, replicano con SHE DON’T LET NOBODY (N. 4 UK a ottobre). Ace of Base - Happy NationChi invece mescola il reggae con l’eurodance sono gli svedesi Ace Of Base. Mentre il megahit paneuropeo primaverile-estivo ALL THAT SHE WANTS esplode negli USA (arriva al N. 2 in novembre), la band mette a segno un altro paio di successi nel Vecchio Continente: LIVING IN DANGER si piazza nella Top 20 britannica e la title-track della versione europea del loro album, HAPPY NATION (con tanto di cori alla Enigma) arriva in quella tedesca. Come dite? Che distinguerle l’una dall’altra è comunque un po’ arduo? In effetti usano lo stampino, ma si potrebbe anche arguire che la band di Gotemborg ha sviluppato un sound molto caratteristico che decidono di replicarlo per tutto l'album... In ogni caso la ricetta all'epoca funziona alla grande e il loro più grande hit mondiale sta per arrivare...


E, a questo punto, torniamo ai numeri uno britannici, per parlare della band che scalza Will Smith e il suo compare Jazzy Jeff... E andiamo sul pop più pop...


Miscellanea Pop 

Take That feat. Lulu - La boy band va in discoteca

Take That - Relight My Fire (feat. Lulu)Eccola qua, la boy band N. 1 d'Albione. Al momento praticamente sta contendendo la scena ai "cattivi" East 17. Ma la guerra sta volgendo a favore dei Pigliati Questa sono già arrivati al secondo N. 1 britannico. Arriva dopo l'estiva "Pray", con video che li mostra come efebici sirenetti da calendario sulla spiaggia. Ora invece tornano (quasi) alle origini, o meglio al loro primo Top 3 UK, ripescando un classico disco. Se un anno fa toccava a "Could It Be Magic", ora è il turno di RELIGHT MY FIRE, inno disco di Dan Hartman datato 1979. L'originale, con la voce di Loleatta Holloway (si, la cantante di "Love Sensation" che ha fatto causa ai Black Box) e i fiati degli MFSB, è uno strepitoso power disco energetico. La versione dei Take That, ovviamente, è inferiore, anche se, in tutta sincerità, è comunque più divertente delle molte cover karaoke fatte da svariate altre boy band. Al posto della Holloway viene chiamata una vecchia gloria del pop UK, Lulu, già in fase di rilancio dall'inizio dell'anno. Take That - Everything ChangesNel frattempo esce anche il secondo album dei cinque, "Everything Change", che arriva sparato al N. 1 UK il 23 ottobre. Seguiranno altri due N. 1 UK consecutivi: era dai tempi dei Beatles che una band non otteneva un simile risultato. E di questo pagheremo le conseguenze per buoni 10 anni, dato che i Take That renderanno il format boy band particolarmente appetibile a molti produttori/manager. Se non altro loro hanno un gusto camp che manca agli altri e che li rende meno antipatici. D'altra parte all'epoca son quasi la versione gay dei New Kids On the Block. Poi li si ripulirà un poco, limando gli aspetti più "ambigui", giusto per non traumatizzare troppo le ragazzine, ma non avranno mai il classico bastone nel deretano dei Westlife o non si vedranno i giunti snodabili delle articolazioni come nei Backstreet Boys. E, cosa fondamentale, si scrivono gran parte dei propri pezzi. E forse per questo motivo quando si riformeranno, nel nuovo millennio, riusciranno ad apparire come un'onesta pop band senza risultare "uomini di 30-40 anni un po' imbolsiti che pensano ancora di fare le mosse da checche isteriche 20enni".


Parlando di ragazzuoli che amano accompagnarsi a vecchie ciabatte e che non disdegnano recuperare classici disco, ecco a voi...

Pet Shop Boys - I Ragazzi del Negozio di Animali (ri)fanno la Gente del Villaggio

Beh, stavolta la tardona l'han lasciata a casa. Han già fatto il loro dovere con Dusty e Liza. Però han recuperato un pezzo disco. Se c'è una cosa che a Lowe e Tennant riesce bene è fare le cover. Basti pensare a quella stratosferica Hi-NRG di "
Always On My Mind", che abbatte muri sonici a colpi di camp. O alla sberleffo a Bono che è "Where The Streets Have No Name". Ora i due ci ripropongono, in una sfolgorante versione elettronica, GO WEST, hit che fu dei Village People. Praticamente uno dei pezzi più camp della storia. E il duo lo sa e ci sguazza.

Pet Shop Boys - Go WestIl brano viene dapprima eseguito dai due a una serata di raccolta fondi contro l'AIDS che si tiene all'Haçienda (succede tutto in quel club!) nel 1992. I due vengono invitati dal grande regista Derek Jarman, che ha già diretto alcuni loro video, come "It's A Sin" e "Rent". Il pezzo viene scelto da Chris Lowe e nonostante Neil Tennant quella sera non si ricordi per intero il testo, il duo decide di farne un singolo. Tuttavia quella prima registrazione non è stata pubblicata. E il duo registra una nuova versione che, nell'autunno 1993, diventa il secondo singolo estratto dall'album "Very". "Go West", come molti altri brani pop, si basa sul canone di Pachelbel, ma la cover dei due lo unisce addirittura all'inno nazionale sovietico e ci aggiunge un coro maschile di Broadway che scimmiotta un coro russo.

Pet Shop Boys - VerySe l'originale è semplicemente un invito verso un paese utopico, questa loro versione, complici anche alcune variazioni del testo, si presta a interpretazioni più varie. Se i due da un lato si riferiscono sottilmente al sopravvivere alla crisi dell'AIDS (tema questo ricorrente nei testi dei due, basti pensare alla melanconica "Being Boring"), c'è anche chi ha interpretato il pezzo come un invito, non privo di ironia, al blocco dell'Est ad abbracciare il Mondo Occidentale (ipotesi per altro sostenuta dal divertente video in computer grafica). La loro versione diventa un enorme hit, arrivando al N. 2 UK e, in seguito, al N. 1 tedesco. Si tratta dell'ultima volta che i Ragazzi del Negozio di Animali entrano nella Top 3 UK. La loro versione rilancia anche l'originale e in breve "Go West" viena adottata da molte tifoserie britanniche. Il singolo lancia al N. 1 anche l'album "Very", che il 9 ottobre interrompe per una settimana il regno di Meat Loaf. Da menzionare la strana copertina, in plastica morbida a pallini: un vero e proprio omaggio al kitsch degli anni '70. Il titolo viene scelto dal duo perchè "è molto Pet Shop Boys". E molto pop.

Da notare che nel 2005, al Live 8, i due suoneranno il pezzo proprio a Mosca, godendo di un vero coro: quello del pubblico russo.


Frankie Goes to Hollywood - Relax
In ottobre approda nella Top 5 UK anche un altro brano del passato. Stavolta tuttavia si tratta delle versione originale (accompagnata ad alcuni remix tra cui un paio di Jam & Spoon) interpretata dagli interpreti originali. Si tratta della celeberrima RELAX (versione video pulita: per quella censurata dovrete aspettare quando parlerò dell'inverno 1983/84!). Ebbene, festeggiato il decennale, viene riproposta dai Frankie Goes To Hollywood. Il singolo viene usato per lanciare un greatest hits della band di Liverpool, "Bang! The Greatest Hits Of Frankie Goes To Hollywood", che approda al N. 4 degli album UK. E dal quale verranno estratti, puntualmente, anche gli altri tre grandi hit tratti dal primo album della band. Se il 20 novembre rientra in classifica "Welcome To The Pleasure Dome" (N, 18), per Natale toccherà a "The Power Of Love" (N. 10) e in febbraio avremo il remix di "Two Tribes". Per la serie c'è ancora un po' di succo da spremere...



Come i Frankie, molti altri protagonisti degli anni '80  si dedicano a raccolte che ne celebrano la carriera, come un  un personaggio che torna con un vero e proprio "Greatest Hits" e che sta imboccando una brutta strada...

Bryan Adams - Perdonarlo? Giammai!

Bryan Adams - So Far, So GoodIl buon Bryan torna in novembre con l'album "So Far So Good", che raccoglie alcuni hit della sua carriera, partendo da quelli inclusi nel suo terzo album, "Cuts like A Knife", con il quale ha fatto il botto negli USA. La raccolta diventa un successo mondiale, arrivando al N. 1 in mezza Europa. Purtroppo il biondo, come ormai consuetudine, ha voluto infilarci dentro pure un inedito (a dire il vero avrebbero dovuto essere due, ma il pezzo che avrebbe dato il titolo all'album non è stato finito in tempo). E il paragone con quanto fatto dal nostro il passato è decisamente impietoso.

Bryan Adams - Please Forgive Me / Can't Stop This Thing We Started Allora, 8 anni prima Bryan è arrivato in vetta alla classifica ameircana con una ballata fatta bene e dedicata al Paradiso (inclusa ovviamente nella raccolta). I britannici però all’epoca lo snobbano. Premieranno in compenso tra un po’ di anni una tamarrissima cover dance di quel pezzo. Due anni prima, il nostro ha sfornato una ballatona che ha praticamente sfondato a ogni livello, vendendo camionate di copie e restando in vetta alla UK chart per 16 interminabili settimane (e alla USA chart per 7). Un record assoluto. Si può dire che sia stato il singolo che ha definitivamente traghettato il mercato nell’era CD single. D'altra parte, come dimostrato dal Polpettone (vedi sopra), dichiarazioni sullo stile: "ti amo al punto che farò di tutto per te” sembrano funzionare alla grande nei primi '90, specie se abbinate a film. Quella onestissima ballata (inclusa nella raccolta) è tuttavia la causa originaria di tutti i mali che affliggeranno il nostro per il resto del decennio. Viene infatti colpito dalla "Sindrome da Chicago" (alludendo alla band, non alla città). Ovvero, se con una ballata ha ottenuto un così stratosferico successo, perchè non farne altre? E perchè a sto punto non farle ancor più romantiche? E così eccolo che ti piazza come inedito PLEASE FORGIVE ME, ballatona scritta col fido patner in crime Mutt Lange. Musicalmente una specie di "Wonderful Tonight" dei poveri, mentre il testo è un tuffo carpiato nella melassa, con lui che canta che lei è l'unica e che lo deve perdonare se lui la ama così tanto... L'unione delle due cose è un brutto segno, specie se si considera che il soggetto anni prima era capace di pezzi come "Summer Of '69". Piace a parecchi, dato che va al N. 2 UK e al N. 7 USA. E come per i mutui americani, l'esito di tale eventi si rivelerà in tutta la sua drammaticità anno dopo anno. Passi per il triangolo con i due massimi marchettari del pop, Rod Stewart e Sting, ma quella terrificante esibizione al Pavarotti & Friends è davvero grave. E quando lo vedremo alle prese con un arrangiamento con chitarra flamenco vestito da simil-zorro, nel 1995, capiremo che l'abbiamo perso per sempre...

Prince - PeachPure Prince pubblica un "Greatest Hits", ma dato che il piccoletto vuole fare le cose in grande, lo realizza in due volumi. Praticamente è rappresentata quasi tutta la sua discografia, con l'eccezione della colonna sonora di "Batman". E la doppia raccolta è accompagnata dal singolo inedito PEACH (nessun link, dato che il nano ha l'idiosincrasia per i video in rete - e poi ci si meraviglia che le giovani generazioni non lo conoscono! Idiota!). Colui che avrebbe voluto essere Prince (e magari anche Michael Jackson), ovvero Terence Trent D’Arby, è tornato invece in primavera con il terzo album, "Symphony or Damn". Terence Trent D'Arby - She Kissed MeGli è andata decisamente meglio rispetto al disastroso secondo passo, ma non siamo di certo di fronte ai fasti del suo folgorante debutto. Dall'album vengono  tratti 4 Top 20 UK, di cui due autunnali: a settembre SHE KISSED ME (con video dedicato a Russ Meyer e alle sue donnine) e la ballata LET HER DOWN EASY a novembre. Con il successivo "Vibrator", del 1995, invece farà un buco nell'acqua. Dal 2001 dichiarerà che Terence è morto e che è rinato come  Sananda Maitreya, nome con cui incide tuttora. Da notare che Terence nel 1999 diverrà il cantante degli INXS dopo la tragica scomparsa di Michael Hutchence. E proprio gli INXS tornano con il deludente "Full Moon, Dirty Hearts", da cui viene tratta come primo singolo la cacofonica THE GIFT, N. 11 UK.



Ma ci son anche grandi dei decenni precedenti che tornano con nuovi lavori. Come un
 veterano che arriva per la sesta e ultima volta nella Top 3 USA...

Billy Joel - Il passaggio del tumultuoso fiume dei sogni

Billy Joel - River of DreamsIl musicista newyorkese è uscito in estate con THE RIVER OF DREAMS, album e singolo. Le copertine dei dischi presentano dipinti dell'allora signora Joel, la modella Christie Brinkley. L'album diventa un grande successo, arrivando al N. 1 USA a fine agosto e rimanendo in vetta per 3 settimane, vendendo oltre 5 milioni di copie. E il successo viene ripetuto nell'intero globo. Merito del singolo omonimo, un top 10 mondiale che arriva al N. 3 sia negli USA che in UK a settembre. Il pezzo, anche noto come "In The Middle Of The Night" (Joel in concerto la chiama spesso con questo titolo), omaggia la musica gospel e il suono black degli anni '50-'60 (cosa non nuova a Joel, basti pensare all'intero album "An Innocent Man" del 1983) ed è ispirato a un sogno di Billy. Anche se poi nel pezzo parla di cercare un senso nella vita e analizza il suo rapporto con la fede.

Da notare che il pezzo viene lanciato prima in Gran Bretagna. Narra infatti la leggenda che un DJ newyorkese in visita in Inghilterra abbia registrato il pezzo e, tornato negli States, lo abbia trasmesso nel suo programma, generando una serie di telefonate delle radio concorrenti alla Sony, tutte furiose perchè pensavano che la casa discografica gli avesse dato il promo in esclusiva. E così la Sony si è trovata costretta a distribuire il singolo con un anticipo di due settimane rispetto al previsto... Ah, i tempi prima di internet e del peer to peer...

Billy Joel - The River of Dreams / No Man's LandIl singolo e l'album sono tuttavia gli ultimi grandi successi di Joel. Non che il pubblico gli volti le spalle. Tutt'altro. Semplicemente, "The River Of Dreams" è l'ultimo album pop del cantautore. Un album in cui affronta molti temi personali, quasi a voler chiudere un discorso. Non per nulla l'album si chiude con "Famous Last Words". Si potrebbe osservare che Billy ha definitivamente (o quasi) attraversato il fiume. Da allora si dedicherà a composizioni classiche, almeno fino al 2007, anno in cui farà uscire una nuova canzone pop inedita. Nel frattempo tuttavia rivisiterà la sua straordinaria carriera attraverso trionfali concerti, spesso in compagnia di altri grandi, come Elton John. Gli ultimi due son stati tenuti il 16 e 18 luglio 2008 allo Shea Stadium prima della sua demolizione, davanti a 125.000 spettatori. Assieme a lui, giusto qualche nome di relativa importanza, tipo un certo Paul McCartney, e poi Tony Bennett, Don Henley, John Mayer, John Mellencamp, Steven Tyler, Roger Daltrey e il signore di cui sto per parlarvi ora. E si tratta del tipo che vende più dischi di tutti in America nel corso degli anni '90...


Garth Brooks - Garth salta nel fuoco e sfonda in UK

Garth Brooks - In PiecesL'ultima fatica (la quinta) del country man si chiama "In Pieces" e arriva trionfalmente al N. 1 USA il 18 settembre, scalzando proprio Billy Joel. Venderà oltre 8 milioni di copie. Il country pop di Troyal Garth Brooks è quasi senza rivali in America. Resta in vetta per 5 settimane non consecutive (interrotte per una settimana dai Nirvana), per poi cedere definitivamente a Meat Loaf e Pearl Jam. Ma la notizia clamorosa è che stavolta Garth vende molto bene anche all'estero: nel 1994 arriverà al N. 1 in Australia e al N. 2 in UK. La scelta di distribuirlo internazionalmente deriva dal fatto che il disco riesce ad entrare nella classifica country in Gran Bretagna grazie alla vendita delle copie di importazione.

A dire il vero, nonostante tutte le copie che vende, il cowboy vorrebbe racimolare qualche altro quattrino, per cui impone alla Capitol, la sua etichetta, di non distribuire il suo disco nei negozi che vendono cd usati, in quanto questa pratica porta a una riduzione degli incassi per diritti d'autore. Proprio vero, più ne hanno più ne vogliono. Ovviamente ne deriva una serie di cause anti-trust che obbligheranno alla fine la Capitol a distribuire il disco a tutti i negozi...

Il lavoro ha un tono molto più leggero e "live" rispetto ai precedenti. Tra i pezzi più importanti, "Standing Outside The Fire", pezzo che mette in musica il detto "chi non risica non rosica" (ovvero chi non ha il coraggio di saltare nel fuoco non vive), con un famoso video con un ragazzo down che vuole darsi a una gara sportiva ma poi casca rovinosamente (si ferisce come se gli fosse andato addosso un bus). Con tanto di padre prima contrario che lo incita a rialzarsi da solo per evitare un nuovo caso Dorando Pietri. E che porta il ragazzo ringalluzzito a passare il traguardo. Il video verrà considerato il più involontariamente umoristico dell'anno. Un altro estratto, la ballata "The Red Strokes" (praticamente Elton John che si da al country),  diverrà il suo unico Top 20 UK (nel 1994).

Va detto che tuttavia l'atteggiamento dei media britannici nei suoi confronti (e del country americano) sarà di estrema sufficienza... E con sufficienza viene accolto anche la nuova produzione di un altro big degli anni '80...


Phil Collins - Chi fa da se, stavolta vende meno...

Phil Collins - Both SidesRitorno non proprio esaltante per Phil Collins, che realizza l'album "Both Sides", anticipato dal singolo moraleggiante BOTH SIDES OF THE STORY (praticamente la pelosa "Another Day In Paradise" Parte Seconda). Album che segna l'inizio dell'irreversibile declino commerciale del batterista dei Genesis, nonché di uno dei maggiori fabbricahit degli '80. Negli USA si ferma al N. 13, una cosa a dir poco clamorosa (il predecessore, "...But Seriously" era arrivato in vetta). In Europa va meglio. L'album infatti vola subito al N. 1 di molte nazioni, tra cui UK e Germania, tuttavia alla fine venderà nettamente meno dei predecessori, anche per la mancanza di successivi hit. Non che il primo singolo sia esattamente un grande hit. Si ferma infatti al N. 7 UK e al N. 25 USA, posizione bassina considerato il nome in gioco. L'album viene considerato da Collins il più personale della carriera. Questo anche perchè è stato interamente realizzato da Collins, che per la prima volta non ricorre agli abituali collaboratori (e ai fiati dei Phenix Horns). Lo produce da solo e vi suona tutti gli strumenti. Lo fa all'insaputa della casa discografica, che di punto in bianco si ritrova sul tavolo un suo nuovo album. Collins d'altra parte non sta passando un periodo facile: il suo secondo matrimonio sta naufragando (il divorzio, strombazzatissimo dai tabloid, avverrà nel 1996). E nel lavoro ci vuole mettere tutti i sentimenti che prova all'epoca. Come già accaduto per il suo debutto solista "Face Value". Ma quello che in quell'album suonava fresco, ora è diventato semplice ripetizione di una formula che, al di là di qualche variazione, viene applicata in toto, semmai in forma più dimessa del solito. In Europa tutto sommato il nome conta ancora e il pubblico spesso acquista a busta chiusa. Ma negli USA dal 1989 è successo di tutto musicalmente parlando, e l'adozione della solita formula non basta, anzi, gli si rivolta contro. Di fatto da questo album Collins non riuscirà più a sfornare un hit in America. E l'Europa comunque seguirà a breve.

Madonna - RainUn'altra grandissima degli anni '80 che sembra aver un po' perso lo smalto è Madonna. Con “Erotica” la signora ha fatto il primo passo falso. Riscontrabile anche vedendo l’andamento dei singoli nelle classifiche. Certo, la Signora piazza comunque dei Top 10 su ambo le sponde dell’Oceano, ma “Erotica” diventa il suo primo (e unico) album che non riesce a piazzare almeno un N. 1 in UK o negli USA. L’ultimo estratto è RAIN (in sintesi: l'amor è come la pioggia), uno dei pezzi più convincenti del disco, che dopo aver figurato benino nelle chart europee, arriva al N. 15 USA. Qualcuno sta ipotizzando che abbia imboccato il viale del tramonto. Avrà ragione?


C'è invece un grandissimo vecchio che irrompe a novembre al N. 2 della album chart di Billboard e al N. 5 della UK chart...

Frank Sinatra - Il ritorno (in compagnia) di Blue Eyes

Frank Sinatra - DuetsSi tratta di Ol' Blue Eyes, ovvero il quasi 78enne Frank Sinatra, che torna con l'album di duetti "Duets". L'album lo vede interpretare classici in coppia con altri grandi del pop: Luther Vandross, Aretha Franklin, Barbara Streisand, Julio Iglesias, Gloria Estefan, Tony Bennett, Natalie Cole, Charles Aznavour, Carly Simon, Liza Minnelli, Anita Baker, Bono e Kenny G. Inutile dire che la qualità delle collaborazioni ricorda le montagne russe. In realtà si tratta di duetti un po' artificiali, dato che le parti vengono registrate separatamente, in studi diversi, e assemblate in seguito. L'operazione commerciale segna il ritorno di Sinatra alla Capitol, per cui Sinatra ha inciso per 9 anni, dal 53 al 1962. poi l'etichetta è stata mollata per la Reprise, fondata da Sinatra stesso. Il disco è il primo lavoro inedito di Blue Eyes dal 1984, anno del deludente "L.A. Is My Lady" (che si fermò al N. 58 USA), e diventa il suo maggior successo tra gli album USA dai tempi ormai lontanissimi di "Stranger In The Night" (1966!). Se poi si considera che il suo ultimo album nella Top 10 USA risale al 1967. L'album segna un record: Sinatra diventa il più vecchio titolare di un album nella Top 2 USA. Prima di lui solo Louis Armstrong, che ha raggiunto la vetta con "Hello Dolly!" a "soli" 62 anni... E pure un record di longevità, dato che il primo piazzamento in classifica del crooner risale al 1939...

Per lanciare l'album viene impiegato il duetto con un agonizzante (si era seduto su un bicchiere rotto prima di inciderla, vero?) Bono, I'VE GOT YOU UNDER MY SKIN, pezzo datato 1936 del grandissimo Cole Porter, già inciso (con ben altra voce) da Sinatra nel 1956.

Elton John - Duets Cole Porter e duetti... Evidentemente ci deve essere un'epidemia tra le cariatidi del pop, dato che l'abbinamento è sfruttato anche da Elton John, che pubblica anch'egli un "Duets", scomodando a sua volta k.d. Lang, P.M. Dawn, Little Richard, Don Henley, Kiki Dee, Chris Rea, Tammy Wynette, George Michael, Nik Kershaw, Gladys Knight, RuPaul, Marcella Detroit, Paul Young, Bonnie Raitt e Leonard Cohen. L'album arriverà al N. 5 UK e viene anticipato da un duetto con l'eterna protetta Kiki Dee, un pezzo di Porter scritto nel 1956 per il film "Alta Società" (rifacimento dell'ancor più bello - e non musicale - "Scandalo a Filadelfia" con il trio d'assi Katherine Hepburn, Cary Grant e James Stewart). Si tratta di TRUE LOVE, in origine cantato da Bing Crosby e Grace Kelly (il "vero amore" del titolo è anche il nome della barca dei due). La versione di Elton e Kiki arriva al N. 2 UK a fine novembre, battendo il piazzamento della versione originale arrivata al N. 4. Chissà perchè tuttavia la versione del '56 mi sembra più fresca di quella del '93... Ah, da notare che tra gli interpreti di "Alta Società" c'era pure Sinatra...

In "Duets" Elton piazza anche alcune cover di suoi vecchi hit, tra cui quella, molto trash, del N. 1 mondiale che ha interpretato proprio con Kiki Dee nel 1976, DON'T GO BREAKING MY HEART. La esegue con il travestito Ru Paul e diventerà tra qualche mese un Top 10 in UK (e pure la canterà a San Remo).



Paul Weller - Wild WoodUn altro grande dei decenni passati torna a settembre, ma con un lavoro che si rivela un grande successo non solo di pubblico ma anche di critica. Parlo dell'ex Jam ed ex Style Council Paul Weller. Dopo l'album di debutto solista del 1992, realizza l'acclamato "Wild Wood", che arriva al N. 2 UK. Anticipato in estate dalla bella "Sunflower", l'album esce in contemporanea con il singolo della title-track (qui in versione live), un gioiello acustico in cui Weller riflette su se stesso. Dopo il mod-punk dei Jam e il soul-jazz degli Style Council, Paul si da al rock acustico. Quello di Neil Young e dei Traffic. Il lavoro viene salutato come il raggiungimento della maturità da parte di Paul, che lo concepisce in campagna (e si sente, anche per il continuo richiamo alla natra che emerge nei testi), dove si è trasferito con la famiglia. L'album si porterà a casa un premio Ivor Novello e di fatto può essere considerato come il lavoro che da il via al recupero delle sonorità degli anni '60 che di fatto caratterizzerà il Brit Pop. Non per nulla, il Padrino dei Mod tra breve sarà eletto anche Padrino del Brit Pop...


E parlando di gente trasferita nella campagna inglese...

Kate Bush - La ragazza elastica balla con le scarpette rosse

Kate Bush - The Red ShoesTorna anche Kate Bush, con RUBBERBAND GIRL, che arriva a settembre al N. 12 UK e diventa una delle sue rare incursioni nella Hot 100 americana. Da notare che la Bush non è la prima ad aver utilizzato un titolo "elastico". Infatti gli Spinners hanno ottenuto un grande hit nel 1976 con "The Rubberband Man". Tornando al singolo della Bush, questo anticipa il suo settimo album, che esce a novembre, "The Red Shoes", realizzato con la collaborazione, tra gli altri, del compositore Michael Kamen e di Prince. Kate Bush - Rubberband GirlL'album è accompagnato da un breve film in cui la Bush compare con l'attrice Miranda Richardson ("Ballando Con Uno Sconosciuto", "La Moglie Del Soldato") e il grande coreografo Lindsay Kemp. Il film e l'album di fatto sono ispirati al classico del cinema britannico "Scarpette Rosse", del duo delle meraviglie Michael Powell e Emeric Pressburger. Se il film verrà in seguito "disconosciuto" dalla Bush, l'album si rivela un buon successo, arrivando al N. 2 UK. Dopo aver giocato con sintetizzatori e sovraregistrazioni, Kate torna a un suono semplice, quasi "live". Non è tuttavia un periodo facile per Kate. Finisce la sua storia con Del Palmer, e perde la madre e l'amico Alan Murphy. Alle persone care scomparse dedica anche un pezzo dell'album, la bella "Moments Of Pleasure". Tra le persone a cui dedica il pezzo c'è anche uno degli autori di "Scarpette Rosse", Michael Powell. Lo aveva incontrato prima della sua morte, nel 1990. 

Dopo aver indossato le Scarpette Rosse, Kate decide di allontanarsi dai riflettori. L'album resterà il suo unico del decennio. Per risentirla si dovranno aspettare 12 anni.



Kate è decisamente un personaggio eccentrico, quasi al limite della follia creativa, continuamente in bilico sulla lama del rasoio tra genio e pazzia. Ma il 1993 vede la definitiva affermazione di un'altra artista che è decisamente fuori come una terrazza. E pure lei collabora con un compositore specializzato in colonne sonore...

Björk & David Arnold - La prima volta (in Top 20) di Betulla

Björk - Play DeadBjörk Guðmundsdóttir, ex cantante degli Sugarcubes ha esordito come solista questa estate con l'album “Debut”. Tuttavia ottiene il suo primo vero hit solo questo autunno, con il singolo PLAY DEAD. La splendida seducente ballata elettronica è tratta dalla colonna sonora del noir “Young Americans” e la vede collaborare con il compositore David Arnold, che riesce ad “imbrigliare” senza snaturare la vocalità estrema della nostra. Arnold ha scritto il pezzo con un altro grande, Jah Wobble, già membro dei P.I.L. di John Lydon. Con un testo che parla di "fare il morto nell'anima" per evitare dolori sentimentali, il brano diventa il primo vero hit della cantante islandese, arrivando al N. 12 UK e diventando un buon hit in vari paesi europei. Björk - Venus as a Boy Di fatto è il pezzo che lancia commercialmente la carriera di Bjork, che vedrà l'album "Debut" diventare progressivamente un clamoroso successo da Top 3 britannica. E sempre questo autunno, da quell'album, la folle dell'isola di ghiaccio e fuoco, estrae VENUS AS A BOY. Il pezzo, prodotto, come tutto l'album, da Nellee Hooper, dall'arrangiamento elettronico minimalista basato su un rumore simile a quello di una bottiglia usata come percussione, su cui progressivamente si innestano archi, parla di una persona a cui l'artista è molto legata. Lei non vuole assolutamente dire tuttavia a chi si riferisce, anche se i sospetti vanno sul DJ Dom Thrupp, suo fidanzato all'epoca. Il famoso video culinario è diretto da Sophie Muller.



Ma ora torniamo ai concerti allo Shea Stadium di Billy Joel per parlare della band di un altro partecipante all'evento. E passiamo al settore più rock...


Rock: l'Alternative Nation va in classifica

Aerosmith - Vi presentano piangendo Alicia

"I was cryin' when I met you, now I'm tryin' to forget you"

Aerosmith - Cryin'I cattivi ragazzi di Boston son tornati in primavera con l'album "Get A Grip". l'album è partito come un fulmine, ma si è anche afflosciato un po' prima del tempo, anche a causa del successo, leggermente inferiore alle attese, dei primi due singoli, "Livin' On the Edge" e "Eat The Rich". Ma col terzo singolo le cose cambiano completamente. E gli Aerosmith si ritrovano con uno dei loro maggiori hit. CRYIN'. Una power ballad con un riff d'intro al fulmicotone che arriva il 9 ottobre al N. 12 USA e ripete il successo in mezzo mondo. Merito anche del celeberrimo video in cui compare una ninfetta bionda che diventerà da giorno a notte una star di MTV. Alicia Silverstone. La ragazza grazie alla trilogia di video degli Aerosmith di cui è protagonista e di cui "Cryin'" è il primo tassello, raggiunge una fama clamorosa. La lolita diventa l'oggetto del desiderio di ogni spettatore del video, grazie anche a un piercing all'ombelico che, secondo Wikipedia, viene sdoganato proprio da questo video. Da notare tuttavia che la ragazza durante le riprese dei video incontra la band una sola volta. Un po' poco come musa ispiratrice... D'altra parte le riprese vengono effettuate in luoghi separati. La band viene ripresa nella chiesa in cui era solita pregare la celebre omicida di fine '800 Lizzie Borden. Da notare che nel video di "Cryin'" compare un altro attore destinato a fama: Josh Holloway, il Sawyer di "Lost". Nel successivo video di "Crazy" invece Alicia farà coppia con la figlia di Steven, Liv, destinata a divenatre ancor più famosa di Alicia...

Da notare che il video ufficiale su youtube è censurato: sfuma infatti prima della sequenza finale, in cui la bella fa il ditino al moroso stronzo... Il pezzo parla di una relazione che all'inizio sembra fantastica ma che poi si trasforma in un incubo. Una potenziale metafora del rapporto di Steven con le droghe.

Da notare che il pezzo verrà cantato da Steven Tyler assieme a Christina Milian nel film "Be Cool" con John Travolta e Uma Thurman.

Il video vincerà l'MTV Award più grosso nel 1994, davanti a una concorrenza clamorosa, costituita da "Sabotage" dei Beastie Boys, "Everybody Hurts" dei R.E.M. e "Heart-Shaped Box" dei Nirvana.


Tornando al 1993, ma rimanendo in ambito MTV Awards, va segnalato il trionfo del grunge, con "
Jeremy" dei Pearl Jam che si porta a casa il premio grosso (dovremo poi aspettare anni per rivedere un video della Marmellata di Perle). E "In Bloom" dei Nirvana che vince come miglior Video Alternativo. E Kurt Cobain per ringraziare si cala i pantaloni sul palco (l'immagine non viene inquadrata). D'altra parte Cobain non sa esattamente cosa fare di fronte ai premi dell'industria. Li ritira ma al contempo li critica. Non per nulla nel 1992 è comparso sulla copertina di Rolling Stone con una maglietta con al scritta "Corporate magazines still suck" (le riviste del sistema fanno ancora schifo). La fama lo ha travolto e lui non sa cosa fare. 

Nirvana - La scatola dei misteri del cuore di Kurt

Nirvana - In UteroAllora, Cobain è rimasto insoddisfatto da "Nevermind". Quel lavoro è arrivato al momento giusto, toccando i nervi di una generazione. Ma è troppo pop e laccato per lui. Tanto che fin dal 1992 va in giro dicendo che il prossimo album sarà "più punk". Un'anteprima di pochi secondi del nuovo lavoro si ha agli MTV Awards del 1992 (forse l'edizione più entusiasmante della storia dello show), con Kurt che intona "Rape Me" (violentami) facendo gelare il sangue ai vari produttori dello show (che avevano vietato quel pezzo), per poi passare alla prevista "Lithium"... Il nuovo lavoro si dovrebbe chiamare "I Hate Myself And I Want To Die" (purtroppo, col senno di poi, questa non sarà una semplice frase ad effetto), ma i discografici propendono per un titolo leggermente meno "forte". E così si arriva a "In Utero", da una poesia della gentile signora Cobain, Courtney Love. Per il terzo album della band, Kurt punta al lavoro meno commerciale possibile, quasi a voler recuperare quella "verginità" perduta col successo di "Nervemind". Un lavoro senza compromessi, che causa non pochi mal di testa ai discografici. Di fatto la lavorazione del nuovo album dei Nirvana, diventati una "priorità" diventa una guerra continua con la casa discografica, sempre più atterrita dalle intenzioni della band. Cobain manda loro le cassette delle registrazioni fatte a Chicago con la produzione di Steve Albini (già produttore dei Pixies). Si sente rispondere che le canzoni non sono "ascoltabili". Ne viene fuori un tira e molla che farà dubitare addirittura dell'uscita del disco. Nonostante qualche ritocco con Scott Litt (con bran incazzatura di Albini), il lavoro che ne esce è tutt'altro che "mainstream". E Cobain è convinto che non venderà. E si prodiga per rendere il disco poco commerciale.

A partire dall'inquietante copertina, con davanti la figura di un manichino anatomico trasparente femminile con ali, e sul retro feti su un tappeto di fiori circondati da simboli. E con una serie di canzoni come la già citata "Rape Me" o "Pennyroyal Tea" (dedicata a un metodo abortivo omeopatico). Per tacer di "Moist Vagina", che i discografici, oramai imbottiti di calmanti, riescono a tener fuori dall'album. Verrà recuperata sul lato B di "All Apologies".

Nirvana - Heart-Shaped Box Wal-Mart decide - temporaneamente - di bandire il disco, per via della copertina. Eppure il disco, volutamente anticommerciale, vende. E vende fottutamente bene. Arriva al N. 1 sia negli USA sia in UK, e in America vende nel giro di tre mesi un milione e mezzo di copie (diventeranno in seguito oltre 5 milioni). E il primo singolo estratto, HEART-SHAPED BOX, diventa un hit che arriva nella Top 5 UK a inizio settembre. Il pezzo a dire il vero si doveva intitolare "Heart-Shaped Coffin" (bara a forma di cuore)... Il titolo del brano è ispirato alla scatole di dolci collezionate da Courtney Love. Sembra che Courtney ne abbia regalata una a forma di cuore a Kurt quando i due si son conosciuti. E il testo del pezzo sembra dedicato alla relazione tra i due. Sembra, perchè come tutti i testi di Cobain, è piuttosto criptico. I denigratori della Love infatti sottolineano la descrizione di un rapporto in cui Kurt è in dipendenza e sotto controllo, intrappolato e invischiato come in una pozza di catrame (qualcuno vede in questo un riferimento alla  sua tossicodipendenza - all'Eroina Tar). Narra la leggenda che Cobain l'abbia scritta nel guardaroba della sua casa in 5 minuti. Sembra che la Love stessa abbia aiutato Kurt a scriverlo. Pertanto se il pezzo verte sulla loro relazione, visto come la descrive, qualora Courtney abbia partecipato alla scrittura, c'è da supporre fosse così fatta da non capire che stavano scrivendo...

Ovviamente questa è solo una delle possibili interpretazioni. Kurt in un'intervista dice che gli è stato ispirato da un documentario su bambini malati di cancro. Nelle note dell'album invece dice che è dedicato a una teoria della Sociologa Camille Paglia. Teoria che parla della percezione dei genitali femminili come fiori marcescenti nella letteratura psicanalitica. E infatti la Love subito dirà che è dedicata alla sua patata. Beh, se così fosse, il titolo originario (con riferimento alla bara) farebbe subliminalmente il paio con la copertina dell'ultimo album dei Metallica...

Sta di fatto che il pezzo esprime il malessere di Kurt. E lo esprime anche sonoramente, tanto che l'assolo dissonante di Kurt nel pezzo viene interpretato da Krist Novoselic come un tentativo di sabotare la loro carriera...

Non che il video sia da meno. Il video è diretto da Anton Corbijn, il collaboratore fisso dei Depeche Mode. Con feti appesi agli alberi, crocefissi e immagini di morte in ospedale. Provocazioni? O forse Kurt sta mandando un segnale che molti fingono di non capire. Tra pochi mesi purtroppo tutto diventerà molto chiaro...


Ad autunno inoltrato esce anche il secondo lavoro dell'altra big band del grunge...

Pearl Jam - Contro il sistema. Con ogni mezzo

Pearl Jam - Vs.Kurt Cobain non ha mai amato la band di Eddie Vedder, definendoli come gruppo da radio FM, finto alternativo, che era salito sul carro vincente. Ovviamente la cosa non è esattamente così e nel frattempo Kurt si è ricreduto. Se i Nirvana sono punk al midollo, i Pearl Jam sembrano più "borghesi" (attingono maggiormente al rock classico americano) ma esprimono lo stesso malessere. E si ribellano alle logiche commerciali come i Nirvana. Allora, lo scenario è questo: vestire camicie di flanella è diventato di moda e gli stilisti buttano fuori linee di abbigliamento grunge. I cloni musicali stanno spuntando come amanite da tutti gli angoli del paese, e la scena di Seattle è diventata argomento da talk show per casalinghe. Ed Eddie Vedder e compari osservano inorridi tutto il baillame che li circonda. Quando Times li definisce "giovani rocker arrabbiati che danno voce alla passioni e alle paure di una generazione" indicandoli alla stregua di "nuovi hippy" e Eddie diventa il più sexy secondo "Play Girl" è troppo. E così la band decide che il previsto secondo album, inizialmente intitolato "Five Against One", ma poi diventato "VS", sia promosso in sordina, esattamente all'opposto di quanto previsto dalla macchina promozionale delle major. la band centellina le interviste, decide di non girare più video e si lancia in un nuovo tour, che inizia il 28 ottobre. Praticamente adotta un atteggiamento simile a quello dei Led Zeppelin. In occasione del tour la band ingaggia anche una nuova battaglia, mettendo un tetto ai prezzi dei biglietti. È il primo atto di quella guerra contro il sistema dei prezzi dei biglietti che sfocerà in un'autentica disfida contro Ticketmaster.

L'album vede in copertina una foto del bassista Jeff Ament, con una pecora che morde la rete di un recinto: la band sta cercando di evadere dalle gabbie che i media stanno cercando di costruirle attorno.

Pearl Jam - GoE l'album? Com'è? Beh, anche i Pearl Jam adottano un suono più duro e sporco rispetto al primo album. Un po' come i Nirvana, anche se comunque i Pearl Jam non si avvicinano neppure lontanamente alle tendenze autodistruttive di Cobain. I testi toccano alcuni nervi scoperti come il razzismo ("W.M.A."), i media ("Blood") o l'ossessione americana per le armi ("Glorified  G."). Vengono poi ripresi alcuni temi già presenti nel predecessore "Ten", come gli abusi famigliari ("Daughter") (ovviamente tutti i video non sono ufficiali, ma fatti da fan - con l'eccezione di "Daughter", guardate cosa ha fatto la Sony pur di far comparire il pezzo su video - devono essere stati davvero disperati). GO, il primo singolo, è un disperato appello a non essere abbandonato, e secondo alcuni, parla di un minore soggetto ad abusi. A chi gli chiede di cosa parli, Eddie sarcasticamente risponde "ma ovviamente parla del mio camion".

Le cassandre li danno per destinati al tonfo e invece è un trionfo. Trainato dalla furiosa "Go", vende 950 mila copie in una settimana. Un record all'epoca. E passa cinque settimane in vetta alla album chart USA. Schiaccia a tal punto la concorrenza che molti album vengono posticipati per evitare uno scontro diretto.

Purtroppo tanto Nirvana quanto Pearl Jam, al di là dell'innegabile successo, si son resi conto che il grunge ormai è una moda. L'onda è diventata uno tsumani. I Pearl Jam decideranno di cavalcarla a loro modo, creandosi una specie di bozzolo protettivo, rifiutando tutte le strategie imposte dal marketing. Kurt Cobain deciderà semplicemente di scendere... nel più risolutivo dei modi.



Il botto della scena di Seattle intanto ha portato sotto i riflettori anche le scene underground di mezza America, subito setacciate dalle varie case discografiche alla ricerca della nuova gallina dalle uova d'oro. Questo porta all'invasione delle chart da parte di molte nuove band provenienti dai quattro angoli degli States. Beh, non tutte son appena emerse, alcune son già in circolazione da qualche tempo, come una band losangelina...

Red Hot Chili Peppers - Soul to SqueezeLos Angeles: la L.A. dei sobborghi infiniti che si estendono oltre l'orizzonte e in cui si verifica il melting pot tra razze e culture, è il teatro perfetto per lo sviluppo di una scena dominata dal crossover tra rock, funk e hip hop. E se i chicani Cypress Hill attuano un crossover tra hip hop e rock, i Red Hot Chili Peppers hanno ormai messo a punto la propria formula, basata sul mix piccante tra hard rock e funk. I Peperoncini hanno sfornato nel '91 il loro album capolavoro, "Blood Sugar Sex Magic". Ora tuttavia propongono un singolo che fa da colonna sonora a un filmetto intitolato "Coneheads". le Teste di Cono sono protagoniste di scenette al Saturday Night Live e ora passano sul grande schermo. Il film non funziona. La canzone va decisamente meglio, anche se l'impressione è che stia al film come i cavoli a merenda. Si tratta infatti di un pezzo scritto sulla falsariga di "Under The Bridge", in cui Anthony Kiedis parla della propria battaglia contro la tossicodipendenza... Da notare che il singolo è il primo realizzato dalla band dopo la famosa fuoriuscita di John Frusciante. A dire il vero il pezzo viene registrato con Frusciante. Infatti risale al 1991 e doveva far parte di "Blood Sugar Sex Magic". Tanto che era già uscito su singolo nel 1991. Ora viene riproposto con tanto di video circense diretto da Kevin Kerslake. Girato ovviamente senza Frusciante.

Ma a propositon di Crossover californiano tra generi, c'è una colonna sonora che è composta da brani realizzati da accoppiate tra gruppi hip hop e rock. Si tratta della soundtrack di "Judgement Night", film d'azione con Emilio Estevez. Tra i brani di punta, la cupissima collaborazione al fulmicotone tra Faith No More e i feroci samoani californiani Boo-Yaa T.R.I.B.E., ANOTHER BODY MURDERED. Un prototipo del nu-metal a venire.


Sempre dalla California arrivano numerose band che più che al punk si rifanno al folk anni ’60, anche se le case discografiche e i media trovano molto comode associarle al grunge per il look vagamente hippy, basato su camicie di flanella e capelli lunghi. Se gli Spin Doctors hanno aperto le danze, questo autunno è il momento dei...

Blind Melon - La ragazzina ape e il melone cieco

Blind Melon - Blind MelonLa band del Melone Cieco si è formata a Los Angeles per azione del chitarrista Roger Stevens e del bassista Brad Smith. La band diventa poi un quintetto, con un frontman come Shannon Hoon, amico di Axl Rose e già corista per i Guns 'N' Roses (ha cantato anche nei due "Use Your Illusions"). La band ottiene un contratto con la Capitol (mai come nei primi '90 i discografici americani son propensi a mettere sotto contratto nuove rock band) e nel settembre 1992 pubblica l'album di debutto, intitolato come la band. Il mix tra folk rock psichelico e rock sudista (Stevens e Smith son nativi del Mississippi) tuttavia attrae il pubblico solo dopo un anno, grazie al successo del bel singolo da Top 20 USA NO RAIN (grazie anche al memorabile video con la ragazzina - Heather DeLoach - vestita da ape che compare anche sulla copertina dell'album). Il pezzo è stato scritto da Smith ed è dedicato alla sua ragazza, che all'epoca soffriva di depressione. L'album arriva al N. 3 USA e di fatto la band si trova in paradiso, comparendo pure "al naturale" sulla copertina di Rolling Stone. Tuttavia avrà vita breve: nel 1995 pubblicherà ils econdo album, il più sperimentale "Soup", ma un mese dopo, Hoon, sempre più dipendente dalle droghe, il 21 ottobre morirà per overdose.

Altra band californiana dalla vita breve sono i 4 Non Blondes di San Francisco della cui strafamosa WHAT’S UP, grande hit estivo, parlerò in altra occasione. La band si sfalderà con la dipartita della leader Linda Perry, che diventerà autrice di successi stratosferici per Christina Aguilera e Pink, tra gli altri.


Da Minneapolis arriva invece una band che ottiene il più grande successo della carriera grazie anche a un'idea furba e geniale...

Soul Asylum - Il "Chi L'Ha Visto?" del rock USA

Soul Asylum - Grave Dancers UnionIn questo caso ci troviamo di fronte a una band nata all'inizio degli anni '80 dalle ceneri di un gruppo locale chiamato i Loud Fast Rules. "Grave Dancers Union" è il loro sesto album. Il primo risale al 1984 ed è stato prodotto nientemeno che da Bob Mould degli Hüsker Dü. Nel 1988 la band ha formato per la A&M Records. Il loro primo album per la A&M è "Clam Dip & Other Delights", con titolo e copertina che sfottono un famoso disco del boss dell'etichetta, Herp Albert (con il bassista Karl Mueller in copertina nei panni che furono della modella Dolores Erickson). Narra la leggenda che Alpert non abbia gradito. E dopo un secondo album, praticamente passato inosservato, il gruppo molla l'etichetta. La band, sull'orlo dello scioglimento tiene alcuni concerti acustici che le fa guadagnare l'attenzione della Columbia, per la quale pubblica il sesto album nel 1992. Anche in questo caso il successo per il gruppo capitanato da Dave Pirner arriva con un anno di ritardo rispetto alla pubblicazione del disco, grazie al singolo RUNAWAY TRAIN. Il singolo prima arriva al N. 5 USA, per poi entrare nelle Top 10 di mezzo mondo, arrivando al N. 7 UK.

Soul Asylum - Runaway TrainIl pezzo, un folk rock ritmato, porta al successo la band. Tuttavia è l’idea collegata al video diretto da Tony Kaye a dare la spinta definitiva al pezzo. Infatti il brano, che tratta di un ragazzo che fugge da casa, è accompagnato da un video in cui compaiono i visi di ragazzini scomparsi nel nulla, quei visi che compaiono negli USA sulle confezioni del latte. Lo stesso Pirner chiude il video con un appello: "Se avete visto uno di questi ragazzini, o siete uno di loro, per favore chiamate questo numero di telefono". Sebbene MTV tagli questa parte (adducendo che non son mica una TV di servizi sociali!), VH1 la mantiene. Del video vengono realizzate più versioni, mostrando foto di scomparsi locali per ognuna delle principali nazioni. Della versione americana ne vengono fatte tre versioni, differenti per le foto. E sembra che grazie a questo "Chi L'ha Visto?" musicale molti dei ragazzini siano stati ritrovati. Va detto che tuttavia non tutte le storie finiranno bene: alcuni ragazzini scomparsi in realtà si rivelerannno vittime di omicidi, come nel caso del video australiano, che raffigura alcune di quelle che si riveleranno vittime di un serial killer.

Ma se c'è una cosa che di sicuro si trova grazie al video è il successo. E il brano si porterà a casa il Grammy come miglior pezzo.

Da ricordare la parodia del video datata 1996 ad opera di Weird Al Yankovic con vari "scomparsi" della scena musicale...

The Lemonheads - Come On Feel the LemonheadsVenature folk emergono anche nel nuovo album dei Lemonheads di Boston, "Come On Feel The Lemonheads" che esce il 12 ottobre. La band del telegenico Evan Dando (proclamato tra le 50 persone più belle da "People"), con il precedente "It's A Shame About Ray" è stata salutata come “the next big thing” dalla critica. Nonostante il successo del bel singolo INTO YOUR ARMS, N. 14 UK e N. 1 della Modern Rock chart USA per 9 settimane, e nonostante l'album arrivi al N. 5 UK, a Dando e soci non riesce il grande salto, ovvero il passaggio al mainstream americano. E i successi problemi con la droga di Evan non aiuteranno. La band sfornerà un altro album nel 1996 per poi sciogliersi. Si riformeranno nel 2004, ma oramai il treno sarà passato...


Chi invece sembra aver trovato un’ottima corrispondenza ad amorosi sensi con le radio e le classifiche USA sono i debuttanti...

Gin Blossoms - Gelosia e alcol

Gin Blossoms - New Miserable ExperienceI Gin Blossoms ottengono il primo hit con l'orecchiabile jangle HEY JEALOUSY, N. 25 USA (dove rimane in classifica mesi e mesi). Va detto che anche in questo caso il successo è a scoppio ritardato. Anzi, la storia del pezzo è alquanto complicata e anche tragica. Il brano risale al 1989 e compare nell'album di debutto della band, "Dusted". Poi, nel luglio 1992, il brano, ri-registrato, viene pubblicato su singolo. Ma in piena furia grunge nessuno ci bada. Poi viene ripubblicato nell'estate 1993 e stavolta funziona. Va detto che vengono realizzate 3 versioni del video prima che la A&M decidesse di approvarne una. La canzone è stata scritta dal chitarrista Doug Hopkins e parla della sua ex, che stava cercando di riconciliarsi con lui. Tuttavia Hopkins ha seri problemi di alcol e viene licenziato dalla band durante la lavorazione del disco "New Miserable Experience". E quando il singolo diventa un hit senza di lui, entra in depressione. Finirà suicida il 5 dicembre 1993. A dire il vero la band ha più di qualche legame con l'alcol. A partire dal nome: sta a indicare i capillari rotti che compaiono sul viso dei vecchi alcolisti. E per evitare un'eccessiva associazione con le bevande alcoliche, una strofa del pezzo viene cambiata da "You can trust me not to drink" a "You can trust me not to think".

E mentre Hopkins lascerà il pianeta, la band starà ottenendo un altro grande hit, "Found Out About You".


Se le ultime band trattate in fondo non fanno altro che rileggere il folk rock del passato adattandolo agli anni '90, ci son invece band che riescono a elaborare un proprio suono, partendo apparentemente da qualcosa simile al muro del suono di distorsioni del grunge, ma aggiungendoci tuttavia influenze orchestrali.

Come una band che arriva da Chicago...

Smashing Pumpkins - Il sogno di Billy il gelataio

Smashing Pumpkins - Siamese DreamDalla Città ventosa arriva infatti il gruppo "non grunge" che più viene associato al grunge e al contempo non sembra un clone di uno dei "quattro grandi di Seattle" (per la cronaca, Nirvana, Pearl Jam, Alice In Chains e Soundgarden). In realtà il loro suono affonda le radici nel rock gotico britannico, a cui vengono aggiunte influenze psichedeliche e shoegazing, volte alla costruzione di muri sonori che all'epoca vengono inevitabilmente associati a quelli grunge. Si chiamano Zucche che Esplodono. E nel 1993 le Zucche esplodono per davvero. Gli Smashing Pumpkins sono la creatura di Billy Corgan. Un tipo pignolo con un ego smisurato che ha la mania del controllo. E che fisicamente, un po' cicciottello, precomente stempiato, non sembra proprio la rockstar ideale. Per tacer di quella voce stridula. Ma il tipo ci sa fare. La band, formata anche dalla bassista D'Arcy Wretzky, dal chitarrista James Iha e dal batterista Jimmy Chamberlin, è arrivata al secondo album. E l'album, "Siamese Dreams", prodotto da Butch Vig, futuro Garbage e già produttore di "Nevermind" e del loro album di debutto "Gish", è essenzialmente una creatura di Corgan. L'attenzione rivolta al rock alternativo dopo il botto dei Nirvana ha messo Corgan in una strana posizione: se l'album riesce la band ha il successo assicurato. ma se fallisce, il tram è perso per sempre. E questo lo porta alla depressione e alla smania di perfezionismo a tutti i costi. E a estromettere i compagni in un impeto di onnipotenza che lo porta a suonare quasi tutte le parti strumentali. Poi ritorna sui propri passi e richiama gli altri. I lavori son inoltre stati complicati dalla tossicodipendenza di Chamberlain, che peggiora giorno dopo giorno.

Il lavoro che ne risulta è un disco molto elaborato produttivamente, quasi in controtendenza con il resto del rock alternativo dell'epoca. Va detto che l'ossessiva ricerca del successo e della perfezione rende Corgan e compari molto criticati all'ambiente del rock alternativo: in effetti non si può dire che Corgan abbia l' "integrità" di un Cobain o di un Vedder. Bob Mould arriva a definirli "i Monkees del Grunge".

Smashing Pumpkins - Today / Hello Kitty Kat / ObscuredMa torniamo al disco che da alla band l'agognato successo. O meglio, al singolo che ne viene estratto questo autunno. Se la potente e sarcastica (proprio contro certi atteggiamenti della scena alternativa) CHERUB ROCK ha aperto le danze in estate, ora è il momento dell'onirica TODAY, in cui emergono chiaramente le influenze shoegazing della band. A dire il vero il pezzo esprime i sentimenti di Corgan durante la lavorazione dell'album. La Virgin vuole fare di loro i "nuovi Nirvana". I compari della scena indie di Chicago li danno per "venduti". E Billy, come già detto, non regge e finisce in depressione col blocco dello scrittore. E ci scrive questo pezzo sopra, il primo composto per l'album. Beh, se questo significa avere il blocco... Nonostante suoni come un pezzo leggero, l'intento di Billy è quello di scrivere un brano che dica che oggi è il più bel giorno perchè non potrebbe andare peggio, per cui domani sarà sicuramente migliore... Di fatto parla di depressione e voglia di suicidio, seppur in modo ironico e quindi un po' criptico per l'ascoltatore. Di fatto, il pezzo quando viene registrato su demo sembra addirittura provocare un peggioramento della situazione: quando i discografici ascoltano il demo son convinti di avere tra le mani un hit. E tale reazione positiva che comporta? Che Corgan va ancora più in crisi, sentendosi ancor più sotto pressione. Il video che vede Billy nei panni di un gelataio cita "Zabriskie Point" di Antonioni.

Nonostante i natali funerei, "Today" viene considerato il pezzo che definitivamente porta le Zucche nel Mainstream.


Sebbene le Zucche vengano da Chicago e non facciano esattamente grunge (ammesso sia chiaro che sia il grunge), alcuni loro pezzi, come "Cherub Rock", hanno una tipica struttura da pezzo grunge. Strofe melodiche sommesse alternate al ritornello in cui esplode un muro del suono con distrosioni in evidenza. E tale struttura appartiene anche al brano con cui debutta una band britannica che si appresta a diventare una delle più importanti dei 15 anni successivi e che per tale canzone viene frettolosamente etichettata da alcuni come i "Nirvana britannici"...

Radiohead - Problemi di autostima per Thom?

"But I'm a creep,
I'm a weirdo
What the hell am I doin' here?
I don't belong here"

Radiohead - Pablo HoneyC'è questo tipo inglese di nome Thom Yorke. Non si può certo definire bello. Tutt'altro. Ha pure un'espressione da narcolettico che non aiuta di certo. E questo tipo deve aver avuto non pochi problemi con l'altro sesso. Tanto che la sua autostima sembra finita sotto un camion. E anche quando sarà ricco e famoso, ci sarà sempre un senso di insicurezza nel vivere una possibile relazione. Tanto che nel 2007 scriverà una canzone in cui di fatto rivala tutta la difficoltà del rapportarsi all'altro, del sentirsi sotto esame. Ma torniamo al 1993. Anzi, andiamo all'anno in cui viene scritta, il 1987. Thom all'epoca non è nè ricco nè famoso. È uno sfigatissimo studente della Exeter University. E deve aver conosciuto un'autentica fata. Sapete, una di quelle lampadine assolute (che c'entrano le lampadine? Vabbè, leggete qua). Che ovviamente manco si deve essere accorta di lui... E lui ci scrive una canzone in cui, in confronto all'oggetto dei suoi desideri, si definisce "un verme strisciante"... Scherzi a parte, a meno che non si abbia un ego spropositato, il pezzo descrive perfettamente i sentimenti di un essere normale che ama perdutamente una stragnocca che ovviamente è incapace di percepirlo nel suo campo visivo.

Radiohead - CreepQuel pezzo, acustico, viene poi proposto, qualche tempo dopo, alla band che Thom forma con Colin Greenwood. Quella band ottiene il contratto discografico nel 1991 e l'anno dopo pubblica il suo album di debutto, "Pablo Honey", che include quel brano. Intitolato CREEP. Il pezzo musicalmente è basato sulla melodia del classico "The Air That I Breathe", scritto da Albert Hammond e Mike Hazlewood e diventato un clamoroso successo per gli Hollies. E dato che nessuno è profeta in patria, i britannici snobbano il disco alla grande. A dire il vero "Creep" non viene proprio programmata dalle radio britanniche perchè ritenuta troppo "deprimente". Ma nel 1993 accade l'inatteso: il pezzo inizia a circolare tra le college radio USA e tra agosto e settembre arriva nella Top 40 USA. E così i britannici si accorgono della band e del brano che, ripubblicato, finalmente arriva nella Top 10 UK, piazzandosi al N. 7.

Anche nel caso di "Creep" c'è una censura. La versione dell'album "Pablo Honey" dice "You're so fucking special", che nella versione radiofonica (e del video linkato) diventa "You're so very special".  Con gran scorno di Thom che dice che così si rovina la canzone, slavandone la rabbia. E in effetti...

Da notare che l'inserimento del pezzo nell'album di debutto avviene quasi all'ultimo momento. i produttori (Paul Kolderie e Sean Slade, già al lavoro con Dinosaur Jr. e Buffalo Tom) stanno faticando con un paio di brani e in quel momento viene loro l'idea di inserire quel pezzo improvvisato dalla band durante le prove e che è stato introdotto da Yorke come "il nostro pezzo alla Scott Walker"... La registrazione viene effettuata al primo colpo. Il brano ha un andamento lento fino al ritornello, in cui si assiste a un'eplosione di distorsioni. Sembra che l'autore di queste sia Jonny Greenwood, che intendeva in tal modo dare più energia a un pezzo che giudicava "moscio"...

Il successo del pezzo fa si che la band lo ribbattezzi "Crap"... Anzi, la band è quasi infastidita dal successo di questo pezzo che oscura il resto dell'album. Tanto che ci scriverà su un pezzo che figurerà sul secondo album, "My Iron Lung". Dichiarazione d'odio per la gente che ha  dato importanza solo a quella canzone. E la band eviterà spesso e volentieri di suonare "Creep" dal vivo. Da ricordare anche la versione acustica che compare nel quintuplo bootleg del 2002 "Towering Above The Rest".


James - LaidE tra le band britanniche del momento, va segnalato il ritorno ad ottobre dei James con il terzo album. Dopo il deludente e tronfio "Seven" la band torna saggiamente a un suono più acustico (complice anche un tour come supporto di Neil Young) e  realizza il nuovo album con la produzione di Mago Merlino, ovvero Brian Eno. La lavorazione vede il produttore e la band collaborare a tal punto che non ne esce solo un album, ma due. Infatti all'album "commerciale" "Laid" segue lo sperimentale "Wah Wah", frutto delle improvvisazioni effettuate dalla band in sala di registrazione. L'album segna un altro buon successo (N. 3 UK) e consente alla band di ottenere anche un discreto seguito negli USA. Merito dei due singoli estratti, SOMETIMES e LAID, quest'ultima dal testo decisamente senza veli.

Levellers - LevellersBuon successo anche per gli anarcoidi Levellers del rosso (di pelo e di idee) Mark Chadwick, che miscelando punk e musica tradizionale pubblicano il secondo album, intitolato con il nome della band. Veri e propri comunisti (i guadagni vengono messi in un conto da cui viene prelevata una cifra fissa uguale per ciascun membro al giorno - praticamente una paghetta), devono il nome, sembra, a un movimento popolare democratico britannico del 17esimo secolo. Il 1993 non è un buon anno per la band, segnata dalla tossicodipendenza del cofondatore e bassista Jeremy Cunningham. Sta di fatto che la lavorazione del disco è quanto mai tribolata e il risultato non soddisfa per niente i Livellatori. Ma soddisfa evidentemente il pubblico, dato che diventa il loro primo grande successo, volando al N. 2 della chart britannica. Grazie anche ai singoli estratti, l'estivo BELARUSE e THIS GARDEN, quest'ultimo N. 12 UK questo autunno con tanto di didgeridoo.

Crowded House - Together AloneE parlando di didgeridoo, andiamo in Oceania, da dove provengono i Crowded House. La band neozelandese è reduce dal successo clamoroso di "Woodface" e il 18 ottobre pubblica il nuovo album, "Together Alone". La band di Neil Finn, giunta al quarto album, cambia direzione, chiamando a produrre Youth. Anticipato a settembre dalla bella DISTANT SUN, l'album si piazza al N. 4 UK (mentre c'è ancora in classifica il predecessore, uscito nel 1991), e viene salutato come il miglior lavoro della band. A dire il vero è anche un po' l'album che chiude un ciclo per la band. Infatti verrà seguito da una raccolta di successi, da una di b-side e da un disco dal vivo. Per risentire un nuovo album di studio di inediti del gruppo, il quinto, si dovrà attendere 14 anni...


Certo i 14 anni di attesa sono addirittura superati dai 15 (ma sarebbe più opportuno dire 17) passati ad attendere (per il momento invano) il fantomatico nuovo album di studio della band di cui sto per parlarvi...

Guns N' Roses - Ritorno alle origini al sugo

Il 23 novembre esce il nuovo album dei Guns N' Roses. Beh, non è esattamente un album di cose nuove, dato che si tratta di una raccolta di cover.

Va detto che parte dei brani risale addirittura alle sessioni dei due "Use Your Illusion". Avrebbero dovuto entrare nel terzo cd del progetto. Poi, nel 1992 la band pensa di pubblicare gli inediti in un E.P., ma poi cambia idea e passa a registrare altri brani per fare un album completo. Di fatto l'ultimo album di studio fino al momento del gruppo losangelino.

Guns N' Roses - Il titolo, ""The Spaghetti Incident?"" (si, con le virgolette e il punto interrogativo), sembra derivi da una battaglia a base di spaghetti tra Axl Rose e il precedente batterista Steven Adler, che poi la cita nella causa che intenta per separarsi dalla band come "The Spaghetti Incident". L'album vede la luce dopo la fine del leggendario e famigerato Use Your Illusion World Tour e comprende una serie di cover di band anni '70 e '80, tra cui Stooges, New York Dolls, Damned, U.L. Subs e anche i Soundgarden. Axl ci infila anche una cover di un pezzo di Charles Manson in coda, come traccia fantasma. Cosa che crea malumori con i compari e ovviamente causa non poche polemiche con i media. Un altro pezzo fuori dal mazzo diventerà singolo nel 1994, si tratta di "Since I Don't Have You", cover del successo del gruppo doo wop The Skyliners datato 1959.

Il disco viene anticipato dal singolo AIN'T IT FUN, cover del gruppo punk americano anni '70 The Dead Boys, che arriva nella Top 10 UK (N. 9). Nel singolo partecipa come ospite anche il cantante degli Hanoi Rocks Michael Monroe, di cui Axl è fan.

L'album si piazza al N. 2 UK, mentre ottiene un successo minore negli USA, dove si ferma al N. 4 e precipita rapidamente dalle charts. In effetti i fan non hanno gradito molto... E da allora aspettano...


E ora una piccola digressione (scema) dalle classifiche riguardo alla lampadina di Thom Yorke...

Teoria della lampadina e del ragno peloso.

Elaborata nel settembre 1993 nel bel mezzo del centro storico di Padova mentre l'autore sta andando al cinema a vedere "Jurassic Park" con "Il Duca", un compagno di corso.

Siete in campagna. Magari su un terrazzo o una veranda illuminati. Osservate la lampada e notate che attorno ad essa volano dei farfalloni notturni. Questi si avvicinano alla lampada e zac! Si scottano e cadono come pere mature al suolo. Ebbene, se portate il vostro sguardo appena poco più in basso della lampada, osserverete che sotto di essa c'è la tela sapientemente costruita da un previdente ragno peloso che così ghermisce le falene.

Cambio scena. Siete in una città e state vagando per il centro. Osservate i gruppi unisex post-adolescenziali vaganti (notate bene: tale teoria non si applica in età più giovanile). Mentre i branchi di maschi in genere sono formati da soggetti piuttosto uniformi tra loro (traduco: fighetti con fighetti, sfigati con sfigati, ecc...), i gruppi di femmine in genere sono caratterizzati da una certa differenziazione tra i soggetti con in genere un elemento di spicco (che chiameremo "gnocca") e elementi di contorno (traduco: sono una strana mescolanza che comprende gnocche, tipe medie e cozze).

Che c'entra questo con l'immagine bucolica di prima? Semplice! Nei gruppi femminili, la più gnocca ha la medesima funzione della lampadina. Questa attira i farfalloni (i maschi). Tuttavia essendo gnocca, può permettersi di dare bastonate a destra e manca (traduco: fare la stronza promettendola e poi facendola vedere con la teleferica). E così i pretendenti, drammaticamente respinti, crollano disperati al suolo. Ed è allora che si può capire la funzione della mescolanza nel gruppo femminile. Una delle amiche, meno avvenente, se non una vera cozza, si avvicina al malcapitato approfittando del suo stato di temporanea debolezza. E gli dice: "eh, lo so che è la mia migliore amica... Ma è veramente una stronza! Tu invece avresti bisogno di una ragazza diversa, una sensibile, che ti può capire..." E così il farfallone viene ghermito dal ragno peloso...

Da notare che la potenza della lampadina è alquanto relativa. Certo, se girate per Milano durante la Settimana della Moda, la lampadina deve avere un wattaggio elevatissimo. Ma se finite a bazzicare situ
azioni in cui le femmine si distinguono dai maschi solo tramite esame dei cromosomi (come la mia vecchia Facoltà), beh, allora è sufficiente la potenza di una candela (come dimostrato dalle stragi compiute all'epoca dalle uniche che si avevano scoperto che la barba non è una carattere sessuale femminile particolarmente attraente...).

 


USCITE CHIAVE


Di alcune uscite fondamentali (Nirvana, Pearl Jam) abbiamo già parlato. Ce ne son altre di cui si avranno più occasioni di parlare in futuro, ma possiamo comunque intrattenerci su cinque lavori...

Snoop Dogg - DoggystyleIncominciamo dal debutto di uno dei rapper più importanti, ovvero Snoop Doggy Dogg (all'anagrafe Calvin Cordozar Broadus Jr.), ex membro della gang dei Crips. Esordisce il 23 novembre con "Doggystyle", realizzato per la Death Row sotto la sapiente guida di Dr. Dre. In realtà Snoop non è esattamente al debutto, dato che ha partecipato massicciamente all'album del Dottore, "The Chronic". Di fatto è l'album che lancia definitivamente il G-funk, ovvero quell'hip hop gangsta West Coast basato principalmente su basi suonate direttamente e sull'uso minimo di campionamenti di pezzi funk. Il suono è stato di fatto creato dal Dottore e ora viene celebrato da "Doggystyle", caratterizzato dall'inconfondibile flow in stile rilassato del rapper di Long Beach e da testi non esattamente "politically correct", molto duri, sessisti e al limite dell'idiozia. Ma realistici. Alle critiche Snoop risponde che semplicemente ritrae l'ambiente in cui è cresciuto e che conosce, usando il linguaggio e gli atteggiamenti propri di quella realtà. D'altro canto dice che non ha nessuna intenzione di celebrare lo stile di vita da gangster del ghetto. Lui semplicemente lo descrive, realizzando una specie la versione anni '90 di "Superfly" di Curtis Mayfield. Il titolo si riferisce allo stile e al nome dell'autore, giocando tuttavia col nome della nota posizione sessuale, che da noi non chiama in causa i canini, ma gli ovini. Grazie a pezzi come WHO AM I (WHAT'S MY NAME)?, GIN AND JUICE e SNOOP DOGG WORLD debutterà al N. 1 USA a dicembre con oltre 800.000 copie vendute in una settimana. Complice anche la "credibilità" dell'artista, la cui fedina penale è già bella sporca quando debutta, e si può dire che sia stato tolto dalla strada dalla musica. All'epoca è addirittura accusato di omicidio di un membro di una gang. Viene arrestato dopo la sua partecipazione agli MTV Music Awards e si proclama innocente e di aver agito per legittima difesa. Verrà prosciolto nel 1996. Comunque di questo album riparleremo.


Wu-Tang Clan - Enter the Wu-Tang (36 Chambers)Se la West Coast è rinata grazie a Dr. Dre e ai suoi accoliti gangsta, la East Coast esplode con l'arrivo di un album epocale: "Enter the Wu-Tang (36 Chambers)" dei newyorkesi Wu-Tang Clan. Un Clan formato da 9 rapper incazzati e grossi. Di quelli che di solito vengono mostrati dai conservatori WASP per mostrare come siano cattivi e pericolosi i neri.  E che rispondono ai nomi, o meglio nomignoli di Method Man, Ol' Dirty Bastard, Ghostface Killah, Raekwon, GZA, RZA (Robert Diggs, il leader e fondatore della crew), U-God, Masta Killa e Rebel Ins. Praticamente un Wonder Team. La loro strategia è invadere il mercato espandendo l'hip hop come le api assassine: e infatti i progetti musicali collettivi e solisti si sprecheranno. Musicalmente siamo all'opposto del G-Funk. Basi ritmiche secche e minimali realizzate da RZA. E testi che parlano di varie spacconerie e di vita nei ghetti della New York anni '90, ma in modo agli antipodi del gangsta. Le rime sono ricercate e spesso con riferimenti raffinati alla cultura pop, ricche in metafore e umorismo caustico. Nell'album i testi sono filtrati attraverso il lessico delle arti marziali e della tradizione dell'antica Cina (Wu-Tang proviene dalle Montagne Wudang dello Hubei, culla delle arti marziali praticate in monasteri). Di fatto il collettivo si basa su una filosofia che mescola quelle orientali legate alle arti marziali, la nazione islamica e i fumetti. Nei brani i diversi MC praticamente esibiscono i rispettivi stili, quasi come se fossero tecniche di combattenti di arti marziali.

PROTECT YA NECK ha anticipato l'album e ha fatto guadagnare alla band un contratto discografico che consente ai membri anche di sviluppare carriere soliste. Per far capire che non siamo in territorio "pistole e puttane", basti pensare alla leggenda che sta alla base del titolo dell'album. La stessa che è alla base di un film di Arti Marziali del 1978, "The 36th Chamber of Shaolin", idolatrato dalla crew (che inserisce nel disco molti campionamenti di film kung fu). Si parla di un giovane che apprende le arti marziali in un monastero Shaolin. La Wu-Tang si riferisce a quella della spada, la più ambita, per arrivare alla quale bisogna superare 35 livelli o prove, chiamate camere. Il giovane nel film riesce a superarle tutte e istituisce una 36esima camera. La leggenda a cui si è ispirato il film racconta che, in seguito, i monaci hanno perfezionato l'arte della spada utilizzandola solo per scopi difensivi, contro i guerrieri Manchus, fino a che un gruppo di monaci traditori, chiamti Wu-Tang Clan si alleano con i nemici e distruggono il monastero. I maestri Wu-Tang quindi viaggiarono per il Mondo, istruendo nuovi allievi, salvo poi decimarsi l'un altro in una cieca lotta per il potere, portando all'estinzione della tecnica. Tuttavia la tecnica non è perduta per sempre: nascerà un nuovo Clan che riaprirà il ciclo. E indovinate dove rinasce negli anni '90 il nuovo Clan? Il Clan in questione si definisce in possesso delle 36 camere (tecniche) dell'hip hop. Il 36 ha basi numerologiche: 9 uomini (quelli del Clan) per 4 (le camere del cuore, nonché le stanze base che si devono superare per diventare monaco Shaolin). Il successo di un tale progetto eccentrico che di fatto si sottrae a ogni categoria dell'epoca è grande nell'ambito hip hop, di fatto costituendo un caposaldo dell'Hardcore Hip Hop (noto anche come Hip Hop Alternativo). E l'album verrà ricordato come probabilmente il più importante del genere e uno dei lavori chiave del decennio. Tra i pezzi, da citare anche C.R.E.A.M. ("Cash Rules Everything Around Me") e METHOD MAN. Certo, apprezzare un lavoro del genere è alquanto ostico per chi non è di madrelingua inglese, in quanto risulta difficile capire la genialità dei testi, a meno che non si voglia mettersi a studiare...

"From the slums of Shaolin, Wu-Tang Clan strikes again. The RZA, the GZA, Ol' Dirty Bastard, Inspectah Deck, Raekwon the Chef, U-God, Ghostface Killah and the M-e-t-h-o-d Man!"


A Tribe Called Quest - Midnight MaraudersE arriviamo alla terza via dell'hip hop dell'epoca: l'hip hop jazzato degli A Tribe Called Quest di Q-Tip, Phife Dawg e Ali Shaheed Muhammad, che, reduci dal capolavoro "The Low End Theory", realizzano il 9 novembre il terzo album, "Midnight Marauders". Il titolo deriva dal fatto che di solito si ascolta la musica di notte e che i tre sono "predatori di ascoltatori". L'album è caratterizzato da una produzione con basi jazz-funk arrivate dritte dagli anni '70 e opportunamente rielaborate, creando beat  irresistibili. Il lavoro segna il maggiore successo commerciale per il trio, che ottiene un buon hit con AWARD TOUR, a cui partecipa Trugoy dei De La Soul. Altri pezzi da tenere  a mente: STEVE BIKO (Stir It Up), MIDNIGHT (con Raphael Sadiiq), ELECTRIC RELAXATION e OH MY GOD, con Busta Rhymes alle prime armi. Testi ispirati, ironici e raffinati, dai contenuti sociali. E una copertina che presenta sul retro il who's who dell'hip hop nel 1993.


E dopo sta sbornia hip hop (d'altra parte il genere è nel suo periodo d'oro), passiamo al rock alternativo, che è la'ltro genere, come avete potuto leggere, che sta decisamente bene.

The Afghan Whigs - GentlemenIl 5 ottobre esce "Gentlemen", debutto su major dei The Afghan Whigs di Cincinnati, Ohio. La band, nata nel 1986 e guidata dal tormentato e carismatico Greg Dulli, ha inciso per la Sub Pop di Seattle e ora è all'Elektra, ma a differenza di molte altre band coetanee non riuscirà a fare il grande salto, nonostante una notevole mix tra R'N'B e punk rock. In "Gentlemen" non si affrontano tanto i temi cari al grunge, quanto si fa un'analisi della sessualità maschile. Basti pensare a BE SWEET, che inizia con l'inequivocabile "Ladies, let me tell you about myself /  I got a dick for a brain / And my brain is gonna sell my ass to you". C'è tuttavia spazio anche per il punto di vista femminile, rappresentato dalla straziata MY CURSE, affidata alla vioce di Marcy Mays degli Scrawl. Tra i successi da college radio USA: DEBONAIR e WHAT JAIL IS LIKE. La band realizzerà altri due album, per poi sciogliersi nel 2001, non prima tuttavia di aver aperto in concerto per gli Aerosmith.


Danny Elfman - Tim Burton's The Nightmare Before ChristmasE concludiamo con una cosa che davvero c'entra poco con il resto. Una colonna sonora di un musical. Un musical animato per l'esattezza, che esce il 29 ottobre 1993. Parlo di "Nightmare Before Christmas", autentica delizia partorita dal grande Tim Burton e dall'animatore (e regista ufficiale) Henry Selick. La storia di Jack Skellington, Re di Halloween che sogna di sostituirsi a Babbo Natale è la summa della poetica burtoniana. Lo lancia la Casa del Topo, atterrita tuttavia dal fatto che il film sia un "prodotto di nicchia" e possa spaventare i bambini. Si ritroverà tra le mani un classico che provvederà a spolpare a dovere col merchandising nei lustri a venire. Come ogni film burtoniano che si rispetti, ha la sua colonna sonora firmata da Danny Elfman. Le colonne sonore di Elfman si riconoscono all'istante grazie a quelle orchestrazioni con tocco gotico che le contraddistingono. Ma con questa soundtrack Elfman fa di più: crea un vero musical. Ora, mettiamo in chiaro una cosa. Suor Renata non ha fatto un brutto lavoro per la versione italiana, che tutto sommato è decente, specie se confrontata a certi altri orrori (basti pensare alla tragica versione italiana di "Phanthom Of The Opera"). Ma la versione doppiata non regge il confronto con la versione originale (inutile begare, l'inglese è più adatto al musical). Tra le chicche, la presentazione di Halloween con "This Is Halloween", la brillante "What's This", scoperta del Natale da parte di Jack (doppiato da Elfman), la melanconica "Sally's Song" (affidata a Catherine O'Hara) e la divertente "Oogie Boogie's Song", realizzata pensando alle partecipazioni di Cab Calloway nei cartoon di Betty Boop.  Da rivedere a Halloween o a Natale. Per ragazzini svegli e adulti che mantengono in vita il fanciullino (il rimbambimento è altra cosa). Magari in coppia con il quasi gemello "La Sposa Cadavere".

Ah, nel 2006 uscirà una special edition della colonna sonora, con reinterpretazioni da parte di gente come Marilyn Manson, Fiona Apple e Fall Out Boy.

Periodo ricco direi...

Nel prossimo appuntamento, puntata di Halloween. E accogliendo la richiesta di Andrea, stavolta affronterò un periodo immediatamente succesivo a uno trattato in estate: per cui marcia indietro di 10 anni, per parlare di ragazze dell'alta società, destini mutevoli, maniaci della danza, eclissi cardiache e feste che durano tutta la notte...

Marco

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